"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

venerdì 31 luglio 2009

Torna Lak&Roll ... tema dominante "aga, cil e vert"


Nuova edizione per "Lak&Roll", il 1° agosto, dalle 17, nell'area dello stagno ecologico sul Lago dei Tre Comuni.



La quinta edizione dell'incontro musicale "Lak&Roll", sempre nelle vicinanze del Lago dei Tre Comuni (area stagno ecologico) ha come sottotitolo "Aga, cil e vert", per integrare il messaggio musicale con un contributo ambientalista, con la presentazione del progetto "Aghe dal cil - Agua dal cielo" finalizzata alla racolta di fondi per la costruzione di cisterne per la raccolta dell'acqua piovana a Cochabamba, in Bolivia.
Il I agosto, dalle 17, alcuni dei migliori musicisti friulani (Lino Straulino, Loris Vescovo, Stefano Fedele, Priska, Batucando, e altri) si alterneranno sul palco, intervallati dalle escursioni poetiche di Fernando Gerometta e Luigina Lorenzini.
La manifestazione è promossa dalla Pro Loco di Alesso, col contributo della Biblioteca Comunale, del Comune di Trasaghis, della Comunità Montana del Gemonese, della associazione "Chei di Peonas".
E' un'occasione ulteriore per discutere dell'acqua e del Lago, beni preziosi, spesso contesi.

mercoledì 29 luglio 2009


Sul Messaggero Veneto del 28 luglio è apparsa questa lettera che invita a riflettere sul presente e sul futuro del Lago. Il dibattito è aperto!


LAGO DI CAVAZZO

Gli abitanti della valle non hanno più fiducia

Gli organizzatori della festa del pesce che ha avuto luogo come ogni anno a Somplago di Cavazzo, nelle vicinanze della centrale elettrica, hanno goduto, per il grande afflusso di persone, di un grande e meritato successo. Sbaglierebbe però chiunque scambiasse la grande partecipazione popolare a questa festa come un atto di acquiescenza ai progetti di Edipower, padrona della centrale. Edipower sta infatti progettando una seconda galleria a pressione per alimentare due nuove turbine reversibili con cui pompare di notte nel bacino di Verzegnis l’acqua accumulata di giorno nel lago di Cavazzo, così da sfruttare più volte la stessa acqua. Ciò aumenterà i guadagni degli azionisti di Edipower, ma provocherà delle notevoli e ripetute variazioni del livello del lago, per non parlare della continua movimentazione delle acque e dei depositi di pantano che aumenteranno in conseguenza di tali fenomeni. Di fronte alle perplessità, alle osservazioni e alle critiche di persone anche tecnicamente preparate, Edipower afferma che la variazione di livello non supererà il metro e che non dovrebbero esserci dei cambiamenti o delle conseguenze sia nella qualità delle acque sia nella loro fruibilità. Ma queste rassicurazioni non convincono le nostre comunità che hanno già ascoltato discorsi rassicuranti fatti negli anni Cinquanta dalla Sade, negli anni Sessanta dalla Siot, in merito alla costruzione della centrale di pompaggio dell’oleodotto, e negli anni Settanta con l’autostrada che ha sfregiato per sempre la valle del lago. Oggi qualcuno vorrebbe rassicurarci anche sull’elettrodotto Wurmlach-Somplago e su una nuova autostrada che dovrebbe collegare la A-27 con la A-23, passando sopra il nostro territorio. Sia chiaro a tutti che gli abitanti della valle del lago di Cavazzo non hanno più alcuna fiducia in discorsi fatti solo per mascherare l’avidità di alcuni a scapito del decadimento dell’ambiente e della qualità del vivere di molti. È bene che Edipower ricordi che l’Enel produceva utili anche senza pompare le acque e con un’oscillazione di livello che negli anni Sessanta era stabilita tra quota 194,10 e quota 194,70, per poi ridursi ulteriormente, per un tacito accordo con le amministrazioni comunali, fino a un’oscillazione di soli trenta centimetri, poiché essa perseguiva l’obiettivo di stabilizzare al massimo il lago al fine di ripristinarne la naturalità. Profitto sì, ma nel rispetto dell’ambiente e delle popolazioni. Oggi, di fronte all’insistenza con cui Edipower porta avanti i propri disegni, sarebbe opportuno che le amministrazioni comunali di Trasaghis, Bordano, Cavazzo e Verzegnis illustrassero questo progetto ai loro cittadini in modo che essi possano fare democraticamente, mediante dei referendum, le proprie scelte.

Remo Brunetti Cavazzo Carnico

(Messaggero Veneto — 28 luglio 2009 pagina 14 sezione: UDINE)


venerdì 24 luglio 2009

Un ricuart da Màbila


Zuan Cucchiaro al à scrit su "Dalès un timp par vivi" chesta puisia par ricuardâ la Màbila, che a veva fat cent agns tal mês di frevâr passât.

A Màbila


Oh Màbila Màbila,

benedeta nôna.

Ce biela sorpresa

che j tu nus âs fat

pal prin dal an

su la scjalinada da glesia,

ingarofolada como una regjina,

cercenada di ducj i coscrits,

di ogni jeta!

E ducj ti rimiravin,

ducj cj saludavin.

Coscrìta di cinc voltas,

ducj a varèssin volût,

se a vessin podût, domandâci

intuna vorêla

una rôba pizzula

ma tant granda,

chê di dàur la rècipa

di chel grant segrêt

che ducj e nissun conòs,

e a na lu varessin palesât

a anima viva,

nomo a nô di Delès:

ce pretindi di pui da vita?

Mandi, Màbila, e ancjamò…

a jodisi!

Zuan

mercoledì 22 luglio 2009

Solidarietà con i terremotati abruzzesi

Dalla Direzione Didattica di Trasaghis (che comprende le Scuole dell’Infanzia di Avasinis di Trasaghis, Bordano, Rivoli di Osoppo e Venzone e le Scuole Primarie di Alesso di Trasaghis, Bordano, Osoppo e Venzone) arriva la conferma di come il concetto di solidarietà, memori dell’esperienza del dopo-terremoto del 1976, sia entrato nel sentire comune.

Alla fine dell’anno scolastico, dopo le vicende sismiche che hanno interessato l’Abruzzo, tutti gli insegnanti si sono attivati nelle rispettive classi e, con il coordinamento della vicaria E.Vidoni, hanno realizzato una raccolta di fondi da destinare ad una scuola abruzzese di periferia. In poco tempo si sono arrivati a sfiorare i 5.000 € grazie alla sensibilità dei genitori che hanno ricordato in tal modo la solidarietà ricevuta dalla nostra gente in occasione del terremoto di 33 anni fa.

Quale destinatario dei fondi è stato individuato l’Istituto comprensivo di Pizzoli, in provincia de L’Aquila, in una delle zone maggiormente colpite dal terremoto. La dirigenza dell’Istituto ha sentitamente ringraziato per i fondi della sottoscrizione prontamente ricevuti, prospettando di fare un gemellaggio nel prossimo anno scolastico fra la comunità scolastica abruzzese e le scuole della Direzione Didattica di Trasaghis.

E’ un sentito ringraziamento quindi quello che il Dirigente Scolastico prof.ssa Nadia Imbriani e tutto il personale della scuola vogliono porgere alle famiglie degli alunni, che hanno dimostrato di saper tenere in grande considerazione il mondo della scuola dimostrando grande solidarietà nei confronti di una regione così duramente provata.

domenica 19 luglio 2009

Nuovo numero di “Dalès un timp par vivi”

E’ uscito il n. 53 del periodico “Dalès un timp par vivi” , un appuntamento che prosegue da più di vent’anni.

Sul numero di luglio, dopo l’editoriale di don Gjulio, dal titolo “I torni a vora”, si può leggere una riflessione di Tonino Cucchiaro sui “Zovins di Cresima”.

Luigi Stefanutti propone una pagina legata a una esperienza personale (“Rivedersi dopo 43 anni”) e la 19° puntata di “Lâ in mont cu las vacjas”.

La sezione di storia presenta i lavori di Pieri Stefanutti sui “Segni di fede: màinas, pitùras, ancònas” (24° puntata di “Dalès storia di lucs e di int” e di Decio Tomat a proposito di “Brevi note sull’origine dei cognomi”.

Zuan Cucchiaro, dopo aver proposto una poesia dedicata alla centenaria “Màbila”, propone tre racconti in friulano: “Rangjâsi”, “Naja pais” e “La dibisugna a spiza l’ingegn”.

Il notiziario si chiude con una versione del canto popolare “Il cjant dal pastor” proposta da Giulia Cucchiaro e con la poesia “Un omp di pais” di Andreina Di Santolo.

Sulle pagine del blog proporremo alcuni di questi testi perché possano essere letti anche lontano dal paese che li ha ispirati.

venerdì 17 luglio 2009

Da Alesso, una nuova avventura

Salve! Una nuova presenza nell'affollato mondo di Internet. Sgomitare per farci vedere, sentire? Giammai (o, come dicevano le nonne, malafenò!).
Innanzitutto perchè. Parliamo DI Alesso, scriviamo DA Alesso, un paese friulano dalle parti di Gemona (do you remember, visitatore casuale, l'avrai sentita nominare tante volte, la capitale del terremoto del 1976). Ecco, allora, che delimitiamo già un po' il "bacino d'utenza": proponiamo uno spazio informativo, una palestra di discussione, un momento di riflessione su come si vive, su quel che capita, di che ci si arrabatta tra il Palar ed il Lago. Ecco allora il pensiero, l'idea, il sogno di offrire alcune pagine che possano essere viste e visitate, che possano suscitare interesse e collaborazione fra quanti, sparsi ai quattro angoli del mondo, hanno motivo d'interessarsi di quest'angolo di Friuli (pensiamo a quanto ha significato il fenomeno dell'emigrazione).
Arrivederci dunque ai prossimi appuntamenti.

Of course: J doprarìn ancja, cà e là, il dalessàn. Mandi a ducj!