"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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mercoledì 29 luglio 2009


Sul Messaggero Veneto del 28 luglio è apparsa questa lettera che invita a riflettere sul presente e sul futuro del Lago. Il dibattito è aperto!


LAGO DI CAVAZZO

Gli abitanti della valle non hanno più fiducia

Gli organizzatori della festa del pesce che ha avuto luogo come ogni anno a Somplago di Cavazzo, nelle vicinanze della centrale elettrica, hanno goduto, per il grande afflusso di persone, di un grande e meritato successo. Sbaglierebbe però chiunque scambiasse la grande partecipazione popolare a questa festa come un atto di acquiescenza ai progetti di Edipower, padrona della centrale. Edipower sta infatti progettando una seconda galleria a pressione per alimentare due nuove turbine reversibili con cui pompare di notte nel bacino di Verzegnis l’acqua accumulata di giorno nel lago di Cavazzo, così da sfruttare più volte la stessa acqua. Ciò aumenterà i guadagni degli azionisti di Edipower, ma provocherà delle notevoli e ripetute variazioni del livello del lago, per non parlare della continua movimentazione delle acque e dei depositi di pantano che aumenteranno in conseguenza di tali fenomeni. Di fronte alle perplessità, alle osservazioni e alle critiche di persone anche tecnicamente preparate, Edipower afferma che la variazione di livello non supererà il metro e che non dovrebbero esserci dei cambiamenti o delle conseguenze sia nella qualità delle acque sia nella loro fruibilità. Ma queste rassicurazioni non convincono le nostre comunità che hanno già ascoltato discorsi rassicuranti fatti negli anni Cinquanta dalla Sade, negli anni Sessanta dalla Siot, in merito alla costruzione della centrale di pompaggio dell’oleodotto, e negli anni Settanta con l’autostrada che ha sfregiato per sempre la valle del lago. Oggi qualcuno vorrebbe rassicurarci anche sull’elettrodotto Wurmlach-Somplago e su una nuova autostrada che dovrebbe collegare la A-27 con la A-23, passando sopra il nostro territorio. Sia chiaro a tutti che gli abitanti della valle del lago di Cavazzo non hanno più alcuna fiducia in discorsi fatti solo per mascherare l’avidità di alcuni a scapito del decadimento dell’ambiente e della qualità del vivere di molti. È bene che Edipower ricordi che l’Enel produceva utili anche senza pompare le acque e con un’oscillazione di livello che negli anni Sessanta era stabilita tra quota 194,10 e quota 194,70, per poi ridursi ulteriormente, per un tacito accordo con le amministrazioni comunali, fino a un’oscillazione di soli trenta centimetri, poiché essa perseguiva l’obiettivo di stabilizzare al massimo il lago al fine di ripristinarne la naturalità. Profitto sì, ma nel rispetto dell’ambiente e delle popolazioni. Oggi, di fronte all’insistenza con cui Edipower porta avanti i propri disegni, sarebbe opportuno che le amministrazioni comunali di Trasaghis, Bordano, Cavazzo e Verzegnis illustrassero questo progetto ai loro cittadini in modo che essi possano fare democraticamente, mediante dei referendum, le proprie scelte.

Remo Brunetti Cavazzo Carnico

(Messaggero Veneto — 28 luglio 2009 pagina 14 sezione: UDINE)


2 commenti:

  1. C'è una raccolta firme per fermare Edipower?

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  2. Si attendono prese di posizioni ufficiali ed esaurienti. C'è però fermento in giro....

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