"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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sabato 24 luglio 2010

Lago, il parere (scontato) degli industriali

Luci promuove l’ampliamento della centrale

da: Messaggero Veneto — 23 luglio 2010

CAVAZZO CARNICO. «Prima di parlare è sempre meglio conoscere e approfondire le cose. Con questa visita mi sono fatto un’idea di quanto poco impattante è una centrale di questo tipo. L’energia è un bene prezioso, la utilizziamo tutti e per questo va prodotta. Qui ci sono state presentate strategie e prospettive dell’azienda. Spiace però constatare che ogni volta che si vuol intraprendere un progetto c’è sempre un Comitato contro che si costituisce. Sarebbe invece più opportuno affrontare con concretezza le questioni, cercando di analizzare la situazione con obiettività e senza preconcetti, guardando oltre per progredire e non per regredire». E’ quanto ha dichiarato il presidente di Confindustria Udine, Adriano Luci, a margine della visita che, assieme al capodelegazione di Tolmezzo Federico Gollino e al direttore Ezio Lugnani, ha effettuato alla centrale Edipower di Somplago. A illustrare alla delegazione confindustriale il progetto di ampliamento della centrale è stato il capo nucleo Salvatore Marchese. Gli studi e le ricerche effettuate, riportati nello Studio di impatto ambientale prodotto per la procedura Via (valutazione d’impatto ambientale) dimostrano, ha spiegato, la compatibilità ambientale del progetto che mira alla valorizzazione delle fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica. Il progetto prevede l’ampliamento dell’impianto mediante l’installazione di due gruppi reversibili per una potenza complessiva di circa 124 MW e la realizzazione di una seconda galleria (lunga 8,5 km), in affiancamento alla galleria esistente, al fine di permettere il pompaggio dell’acqua tra il lago di Cavazzo e il serbatoio di Ambiesta. L’istallazione dei due nuovi gruppi reversibili consentirà, a parità di acqua utilizzata, un’ aumento della produzione e della potenza nelle ore di maggior richiesta, con una diminuzione della produzione da fonte termoelettrica fossile.Inoltre, l’ampliamento di Somplago costituisce il naturale completamento dell’impianto in quanto era già stato previsto al momento della costruzione della centrale negli anni ’50. Tale ampliamento utilizzerà, pertanto, opere già realizzate completamente o in parte senza la necessità di doverne costruire ex-novo. Il progetto non prevede alcuna modifica delle concessioni di derivazione attualmente in essere e quindi non comporta, è stato detto, alcun incremento dell’acqua attualmente utilizzata, né variazione alcuna dei livelli attuali massimi e minimi nei laghi di Cavazzo e Verzegnis con escursioni che rimarranno pari a quelle attuali già inferiori a quanto previsto dai disciplinari. Nella fase precedente l’avvio dell’iter autorizzativo, iniziato nel settembre del 2008, è stata promossa una serie di studi e ricerche (geologiche, idrogeologiche, biologiche) da parte di enti specializzati che hanno indirizzato a scelte progettuali non impattanti. L’ampliamento della Centrale di Somplago, ha concluso l’esponente di Edipower, comporterà circa 25-30 mesi di attività, a partire dall’ottenimento delle autorizzazioni, l’impiego di 60 addetti nella fase di picco e un investimento pari a circa 100 milioni di euro, con rilevanti ricadute positive sull’indotto locale.


COMMENTO: C'era qualcuno che si sarebbe aspettato un parere diverso da parte degli industriali?
(A&D)

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