"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

mercoledì 29 settembre 2010

Lago, intervento dell'ex sindaco di Trasaghis, L. Tomat

Si deve rinominarlo lago di Edipower

da: Messaggero Veneto — 28 settembre

Non so se quanto segue sarà uno sfogo, se non meriti alcuna attenzione o se, in questo tipo di società che si sta delineando, faccia scuotere la testa, ma alcune considerazioni vorrei farle comunque. Penso che la memoria di ognuno, di tanto in tanto, risalga ai tempi e ai luoghi del passato e che, oltre a riviverli nei sogni, spinga a rivederli e rivisitarli. Per avanzare tranquilli nel futuro mi sembra necessario conoscere bene il punto di origine, altrimenti ci si ritrova in una megalopoli indistinta e impazzita, senza passato e senza futuro. E così, abbiamo fatto un bel giro tre amici e io qualche giorno fa. Con affetto abbiamo visitato i luoghi della gioventù nella valle del lago dei Tre Comuni o di Cavazzo o di Alesso o del Drago sorgente dalle acque o di Bordano, ma potrebbero essere dodici i nomi, come dodici sono i paesi. Con triste ironia abbiamo discusso sulla proposta di molti di rinominare il lago e la sua valle, dopo lo scempio "in fieri", con un solo nome anziché con tanti. Tutto ciò a significare che alla fine i paesi della valle stanno raggiungendo il grosso "risultato": mentre loro baruffavano e baruffano sul nome, istigati dai famigli, il lago e la sua valle stanno passando al padrone reale e vero e quindi stanno diventando rispettivamente "lago di Edipower" – pardon "bacino di Edipower" – e "Val di Edipower". E che ci fosse almeno qualche giusto controllore, legale o tecnico per evitare tutto questo! Vogliono fare il potenziamento della centrale mediante pompaggio in barba a tutti. Per tenere tranquillo il popolo van raccontando la favola secondo la quale niente cambia e che, anzi, il lago migliorerà con l’acqua che prende la funivia e torna nel bacino di Verzegnis per ridiscendere nel lago di Cavazzo in un ciclo continuo, che esso migliorerà a tal punto che i pesciolini nuoteranno tranquilli... ma sul dépliant di Edipower. Strano paese questo. Abbiamo ripensato le vicissitudini della valle fino al maggio ’45, la strage di Avasinis, il bombardamento di Alesso, gli sfollamenti degli abitanti. Allora le nostre case furono occupate dai cosacchi e non c’era Zamberletti per gli sfollati. Poi ci hanno spiegato che per il bene generale bisognava rassegnarsi alle devastazioni. Bisognava costruire la Centrale Sade, gli elettrodotti, l’oleodotto transalpino della Siot, con la stazione di pompaggio di Somplago piazzata proprio presso il lago, in mezzo alla valle, e infine l’autostrada Udine-Tarvisio a mettere i piedi sulla testa di Somplago e a spaccare tutta la valle e le sue montagne. Così, ci hanno rullati. A farlo, questa volta, non sono stati né i tedeschi, né i cosacchi, né i fascisti, né i titini. A rullarci nuovamente con il pompaggio idroelettrico stanno lavorando i "nostri"! I paesi dopo il terremoto sono assai cambiati e, anche se non sono più quelli di prima, sono decisamente migliorati sotto tanti aspetti come nel resto di tutta la zona terremotata. Lo diciamo a onor del vero e a dimostrazione che non ci lamentiamo per abitudine. Alla fine abbiamo convenuto che il punto migliore da cui vedere il lago e una parte della valle è la rupe di Cesclans con la sua pieve. Ci siamo andati. Quella di Santo Stefano Protomartire di Cesclans è la chiesa madre di tutta la valle. È stata magnificamente rimessa in piedi dopo il terremoto con il contributo della Regione o dello Stato – suppongo –, ma non c’è ombra di cartello che lo scriva alla futura memoria. È situata in una posizione magnifica, alta sulla valle, da cui domina il lago. Uscendo dalla cinta ho notato addossato alla stessa il quadro comando del sistema di illuminazione esterna della pieve con ben evidenziata la scritta "Edipower". Messaggio chiaro! Tale scritta mi ha ricordato che anche nella chiesetta di San Candido, situata sotto la rupe, c’era un’analoga riferita alla Sade. Con un po’ di malizia ho considerato che per completare e non discriminare i "benefattori" della valle mancherebbe la pubblicità di riconoscenza alla Siot e ad Autostrade. Mi è venuto in mente il passaggio del Vangelo di San Matteo che recita: "Poi Gesù entrò nel tempio e ne scacciò tutti quelli che vendevano e compravano nel Tempio, rovesciò i tavoli dei cambiamonete e i seggi dei venditori di colombe". Certamente non sono l’interprete più indicato dei testi sacri e non voglio giudicare chi ha concesso di esporre quelle scritte, ma confesso che non ce la vedo una chiesa o un luogo sacro con cartelli pubblicitari di "benefattori" interessati a scambi non certo spirituali. Edipower "generosamente" illumina sì la pieve, ma spegnerà il lago con il suo progetto per trarre elevati profitti. Preferisco di gran lunga la severa, rigida semplicità della chiesa del mio paese, povera, che parla schietto, che può anche scontrarsi con qualcuno, ma che sta con la gente e non con don Rodrigo e i suoi maramaldi. Tornando a casa abbiamo discusso delle prime approvazioni del progetto Edipower da parte dei Comuni pervenendo alla convinzione che la maggior parte dei consiglieri sia stata indotta all’errore da una presentazione del progetto, che taceva le sue conseguenze negative sul lago, mentre evidenziava inesistenti miglioramenti del suo ambiente. Solo alcuni di loro sapevano e non hanno parlato. Va dato atto che alcuni di quei consiglieri si sono resi conto del proprio errore e ora stanno contrastando lo scempio del lago che si vuol perpetrare.
Loredano Tomat, già sindaco di Trasaghis

Lago, il sindaco di Trasaghis replica all'ex sindaco Rabassi

Il sindaco di Trasaghis replica alle dichiarazioni dell'ex sindaco Rabassi che, in coda a un suo interento nel quale criticava la sospetta rapidità della concessione ministeriale al progetto Edipower, ribadiva il proprio parere negativo sull'operato dei Comuni rivieraschi in merito alla condotta tenuta nella gestione della "questione Edipower".
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Picco: centrale, la nostra posizione è chiara

da: Messaggero Veneto — 28 settembre 2010

TRASAGHIS. Si riaccende la polemica tra ex e nuovi amministratori a Trasaghis. Al centro della disputa, una volta ancora, l’ampliamento della centrale di Somplago e le recenti dichiarazioni dell’ex sindaco di Trasaghis Dino Rabassi, che si è ironicamente complimentato con i protagonisti della vicenda per la celerità con la quale è stato approvato dal punto di vista burocratico il progetto di raddoppio della centrale e in particolar modo con gli amministratori dei Comuni coinvolti «per aver dato il loro preventivo, quanto premuroso, studiato e valutato parere positivo, pur se successivamente parzialmente rivisto». Dichiarazioni mal digerite dall’attuale sindaco di Trasaghis. Augusto Picco: «Rabassi – ha detto il primo cittadino – non perde occasione per polemizzare con gli amministratori dei paesi coinvolti nel progetto. La nostra posizione, contrariamente a quanto vuole far credere Rabassi, è sempre stata chiara e lungimirante: dapprima abbiamo deliberato delle prescrizioni da inserire nel progetto, tra l’altro tutte inserite nel documento di Via a tutela del paesaggio e dell’ambiente e contemporaneamente abbiamo chiesto alla Regione di affidare uno studio approfondito ad un gruppo di specialisti al fine di valutare ogni possibile rischio sul Lago». «Detto ciò, una volta ancora – aggiunge il sindaco Augusto Picco –, dobbiamo ricordare a Rabassi il ruolo esclusivamente collaborativo che hanno avuto i Comuni in tutta la vicenda a cui era stato chiesto solamente un parere da parte del Ministero dell’Ambiente». «Prendiamo atto anche che Rabassi era abituato ad altri tipi di tempistiche – conclude Augusto Picco – visto che ha ironizzato su una presunta velocità burocratica di alcuni dei passaggi. In realtà le cose stanno in maniera molto diversa, considerato che ci sono voluti due anni per la conclusione del’iter di valutazione e molta strada deve essere fatta ancora prima che il progetto venga effettivamente realizzato».
Dario Venturini

domenica 26 settembre 2010

Lago, ancora cinque giorni per fare segnalazioni ed esprimere pareri

Abbiamo detto più volte, e anche con soddisfazione, che, soprattutto negli ultimi due mesi, il Blog è cresciuto notevolmente, sia per la modalità di presentare documentazione e motivi di interesse, sia nella capacità di attirare (e, auspicabilmente, di mantenere) nuovi lettori.
E' dunque ai lettori (e in particolare ai nuovi) che si rivolge una sorta di appello.


Segnalate il Lago tra i "Luoghi del Cuore"

 
A fine settembre si chiude l'iniziativa promossa dal FAI per la raccolta segnalazioni dei "luoghi del cuore" da salvaguardare. Il Blog ha sostenuto caldamente la proposta di segnalare il Lago, e qualche risultato lo ha ottenuto; si chiede però un ulteriore sforzo, da parte di coloro che sono interessati alla salvaguardia del Lago e non l'hanno ancora fatto, di partecipare alla segnalazione, secondo le modalità descritte nella colonna a fianco: è una maniera semplice, ma significativa, per far rimarcare il proprio intendimento di consapevolezza ambientale.


Partecipate al sondaggio sul destino del Lago
Analogamente, a fine settembre si chiude anche il nostro sondaggio "Sul Lago, mandate a dire all'Imperatore": la formulazione di un parere diretto e circostanziato su quello che si ritiene debba essere il destino del Lago. Invitiamo quindi tutti i frequentatori del Blog che non l'avessero ancora fatto ad esprimere il proprio parere: un gesto semplice e anonimo ma capace di far "sentire il polso" su quel che si dice e si pensa a proposito del Lago. Se il numero delle risposte raggiungerà una percentuale significativa, "Alesso&Dintorni" si impegna a trasmettere formalmente il risultato del sondaggio ai potenziali "Imperatori", a "chei che àn las mans in pasta" (con la naturale premessa che la segnalazione non arriva da "sudditi" ma da cittadini liberi).

Coraggio, allora: fino a giovedì 30 aspettiamo le vostre segnalazioni e i vostri giudizi!

sabato 25 settembre 2010

Lago, mozione della Lega .... alla ricerca di un sostegno bi-partisan

Enore Picco l'aveva promesso, nell'assemblea del 10 settembre ad Alesso: avrebbe presentato in Consiglio regionale una  mozione per chiedere l'effettuazione di uno studio indipendente sul Progetto Edipower e sulla quale chiedere un sostegno trasversale ai consiglieri, indipendentemente dall'appartenenza partitica.

I bollettini informativi della Regione hanno così sintetizzato l'iniziativa:


Il gruppo della Lega Nord ha deciso di presentare una mozione in

cui impegna la Regione ad affidare “al di là della procedura di

VIA, a un gruppo di qualificati specialisti di chiara fama un

autonomo, ampio e approfondito esame di tutti gli aspetti del

progetto di Edipower spa, dei suoi impatti sul territorio, delle

possibili alternative”.

Il documento, che ha nel consigliere regionale Enore Picco il

primo estensore, sollecita anche la “costruzione di un veritiero

modello idraulico in scala di funzionamento del progetto, in modo

da rendere chiare e visibili le reali conseguenze della

realizzazione del progetto sull’ambiente, sul territorio e in

particolare sul bacino di Verzegnis, sul lago di Cavazzo o dei

Tre Comuni, sulla Val del Lago, sull’asta del Tagliamento. Tutto

ciò per disporre degli elementi certi per assumere decisioni

fondate, responsabili e condivise”.

Picco non nasconde le sue perplessità al cospetto di un progetto

imponente, i cui numeri sono emblematici: il raddoppio, da 66 a

110 metri cubi al secondo, della portata d’acqua turbinata e

scaricata nel lago è già un elemento che dovrebbe indurre alla

riflessione. “Non si ravvisa il rischio di squilibri ambientali?”

si chiede il leghista, che rileva che “l’oscillazione del livello

dell’acqua del lago di Cavazzo dopo l’eventuale ampliamento della

centrale è tutta da verificare”.

Picco ricorda che il lago è “naturale, non un bacino artificiale,

e andrebbe valorizzato e non brutalizzato”. E conclude: “Sino a

oggi, la Regione si è avvalsa solo di dati forniti da Edipower

per valutare la fattibilità dell’intervento. È chiaro a tutti

che, così, la SpA si trova a vestire i panni sia del controllore,

che del controllato: ovvero, Edipower Spa legittima la fondatezza

del suo progetto attraverso un’analisi prodotta in casa.

Francamente, considerata la posta in palio, ci sembra doveroso

vagliare ogni ipotesi ed evitare decisioni frettolose che

potrebbero compromettere l’assetto ambientale del territorio”.


Pare comunque di poter capire che, visti i pronunciamenti (questa volta autenticamente bi-partisan!) dei politici presenti nel sopralluogo a Somplago, difficilmente l'iniziativa andrà a buon esito.
Su questo, e su tutta la tematica in generale, continuate ad esprimervi!
(A&D)

Lago, sopralluogo della Commissione del Consiglio regionale a Somplago - IV

Il Messaggero veneto del 24 settembre ha dedicato due articoli alla visita della III commissione del Consiglio Regionale a Somplago. Il primo ricalca le cronache degli interventi, mentre il secondo dà spazio alle dichiarazioni dell'ex sindaco Rabassi che si interroga sulla sospetta rapidità della concessione ministeriale.
A proposito, siamo alle solite. Ricordate la discussione di qualche settimana indietro sulla presunta approvazione del progetto Edipower da parte del Ministero? Tutti ne parlavano, ma nessuno ne sapeva niente. Poi si seppe che l'approvazione, data per certa, era solamente giunta "sul tavolo del Ministro per la firma". Ora, per inciso, pare che tale firma sia stata posta.
Ma è possibile che tutte le parti in causa, così solerti nel promuovere comunicati stampa, non si sentano in dovere di fornire alla popolazione DATI CERTI e AGGIORNATI sull'andamento della questione? (A&D)

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Somplago, Edipower difende il progetto per il potenziamento della centrale

Messaggero Veneto — 24 settembre 2010 pagina 17

Produrre energia, salvaguardare l'ambiente. Sono questi i due temi che hanno fatto da sfondo alla visita conoscitiva effettuata dalla II Commissione del Consiglio regionale, guidata dal presidente Maurizio Franz alla centrale idroelettrica di Somplago interessata a un progetto di ampliamento dell'impianto, al momento in corso di autorizzazione. Un sopralluogo importante per la Commissione - ha sottolineato Franz - per approfondire la conoscenza del progetto e acquisire informazioni e dati utili a una valutazione da sviluppare poi in tutte le sedi, anche all'interno dei singoli gruppi politici, proprio in considerazione delle evidenti ricadute sul sistema energetico e sul tessuto produttivo regionale, ma anche delle necessarie garanzie di tutela ambientale. L'attuale assetto della centrale, le caratteristiche del progetto di ampliamento (con l'installazione di due gruppi reversibili per una potenza complessiva di circa 124 MW e la realizzazione di una seconda galleria di 8,5 km, in affiancamento a quella esistente per permettere il pompaggio dell'acqua tra il lago di Cavazzo e il serbatoio di Ambiesta), lo stato dell'iter autorizzativo iniziato due anni fa e la compatibilità ambientale, sono stati illustrati da Giuseppe Monteforte, direttore progetti Edipower, e da Salvatore Marchese, capo del nucleo idroelettrico di Udine che raggruppa gli impianti idroelettrici situati in Friuli Venezia Giulia - 8 principali tra cui Somplago e 18 minori - che utilizzano le acque del torrente Cellina, dei fiumi Isonzo e Tagliamento e di alcuni affluenti di quest'ultimo. Prima di avviare l'iter autorizzativo, Edipower ha fatto realizzare una serie di studi e ricerche da enti specializzati per analizzare l'impatto del progetto sul territorio - ha spiegato Monteforte sottolineando che le indagini geologiche, idrogeologiche e sull'ecosistema naturale e delle specie ittiche del lago di Cavazzo dimostrano che il progetto è compatibile con l'ambiente.


Polemico l'ex sindaco Rabassi: «Concessioni mai così veloci»

Messaggero Veneto — 24 settembre 2010

Intervento polemico dell’ex sindaco di Trasaghis Dino Rabassi sul comportamento di politici e amministratori in merito al potenziamento della centrale di Somplago. «Ci è giunta notizia che pochi giorni fa, il ministro dell’Ambiente, ha firmato il decreto di VIA favorevole ai lavori per il potenziamento. La firma era da tempo data per scontata da noi dei Comitati e non ci abbatte più di tanto anzi, ci da ancor più energia per continuare la lotta contro l’ennesimo sopruso perpetrato in danno del lago e del Friuli intero». «Se però siamo giunti così velocemente a questo punto - aggiunge Rabassi - va riconosciuto che qualcuno, dimostratosi su altri aspetti del tema assai lento, si è impegnato a fondo nel bruciare le tappe. Come dipendente pubblico raramente ho incontrato tanta celerità. Come cittadino mi corre quindi l’obbligo di manifestare profonda ammirazione per cotanto zelo e celerità politico – burocratica, ringraziando per l’esempio fornitoci. Grazie quindi agli Amministratori dei Comuni interessati per aver dato il loro preventivo, quanto premuroso, studiato e valutato parere positivo, pur se successivamente parzialmente rivisto».

venerdì 24 settembre 2010

Lago, sopralluogo della Commissione del Consiglio regionale a Somplago - III

Quel che dice "Il Gazzettino" della visita della Commissione a Somplago.


CAVAZZO La commissione regionale Attività produttive ha visitato ieri l’impianto che si vuole potenziare

Centrale Edipower sotto esame

Rassicurazioni sulla compatibilità con l’ambiente. I sindaci: «Vigileremo sulle falde acquifere»

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Il Gazzettino, Venerdì 24 Settembre 2010
«Oltre a tutte le garanzie fornite alle argomentazioni sollevate dai consiglieri, al più presto invieremo alla Regione gli ulteriori documenti richiesti a maggio. Le indagini geologiche, idrogeologiche e sull'ecosistema naturale e delle specie ittiche del lago di Cavazzo dimostrano che il progetto è compatibile con l'ambiente». Così Giuseppe Monteforte, direttore progetti Edipower ha accolto ieri i consiglieri regionali appartenenti alla II Commissione consiliare Attività Produttive guidata da Maurizio Franz, saliti in visita alla Centrale idroelettrica di Somplago per verificare cosa potrà significare il raddoppio dell'infrastruttura, il cui contestato iter progettuale, dopo il Via regionale attende ora l'autorizzazione unica da parte della Conferenza di servizi.
Monteforte ha rassicurato sui possibili effetti sull'habitat acquatico dovuti a eventuali variazioni della temperatura media e alla velocità di escursione del livello dell'acqua, «che - ha sottolineato - saranno marginali». A trasmettere le diverse questioni sollevate dai contrari all'opera, i vari consiglieri regionali Agnola, Santin, Della Mea, Marsilio, Populin, Asquini, Cacitti, Picco. Proprio Asquini ha insistito sugli aspetti relativi all'impatto del cantiere, sull'entità della manodopera che potrà trovare impiego (circa 200 persone), sulle oscillazioni dei livelli dei due bacini (9 metri per l'Ambiesta e 1 per quello di Cavazzo), sulla conseguente possibile formazione di fanghi (esclusa). I dirigenti Edipower hanno ribadito che il «grosso dei lavori di ampliamento è già stato completato dagli anni Cinquanta in poi, per ultimare ciò che manca (galleria) serviranno circa 3 anni e mezzo; inutile invece sarebbe la realizzazione di un modellino in scala (come richiesto dai comitati, ndr) perché per riprodurre le varie simulazioni fisiche la scala necessaria sarebbe imponente». Presenti anche i quattro sindaci dei comuni interessati (Cavazzo, Verzegnis, Bordano e Trasaghis), a nome loro ha parlato Dario Iuri: «Anche se l'ampliamento non dovrebbe creare ulteriori problemi - ha affermato - non verrà meno l'attenzione dei Comuni per le falde acquifere, tanto che installeranno apparecchiature che verifichino interazioni con le sorgenti».

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Attenzione alla frase attribuita a un dirigente Edipower: "inutile invece sarebbe la realizzazione di un modellino in scala perché per riprodurre le varie simulazioni fisiche la scala necessaria sarebbe imponente". Chi ne sa di più sul piano tecnico potrebbe e dovrebbe intervenire. Altrimenti anche la tecnica sembra non essere  più costituita da metodologia oggettiva ma diventi ua sorta di bandiera al vento utilizzabile a seconda delle convenienze. (A&D)

Lago, sopralluogo della Commissione del Consiglio regionale a Somplago - II

Interessantissimo contributo del sito "Carnia.la" che, a poche ore dello svolgimento del sopralluogo della III commissione  regionale a Somplago ha raccolto interessanti dichiarazioni di amministratori e politici a proposito degli ultimi sviluppi del problema. Come si è già accennato anche su queste pagine, si sta assistendo forse a un mutamento assai significativo del fare informazione  anche nelle nostre remote contrade valdelaghine, col sopravanzare dell'importanza dello strumento Web. E' forse il caso, allora, di inserirsi pienamente nelle potenzialità di questi nuovi servizi, per esempio approfittando dell'interattività consentita.  (A&D)

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Centrale di Somplago, Carnia.La interroga i consiglieri regionali: tutti d’accordo sul potenziamento, a parte Picco

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La diga sul lago di Verzegnis
Tutti convinti, o quasi. Se si fa eccezione per il leghista Enore Picco, sono positivi i commenti che Carnia.La ha raccolto tra i consiglieri regionali sul progetto di ampliamenti della centrale idroelettrica di Somplago. I componenti della seconda commissione del Consiglio regionale, guidati dal presidente Maurizio Franz (Ln), assieme ai consiglieri della montagna carnica, hanno fatto visita stamane alla centrale di proprietà dell’Edipower. Abbiamo interpellato telefonicamente i consiglieri per avere un parere sul progetto (che tra le altre cose prevede l’installazione di una seconda turbina che pompi l’acqua in salita dal lago di Cavazzo a quello di Verzegnis).
Enio Agnola (foto: consiglio.regione.fvg.it)
ENIO AGNOLA (Idv), vicepresidente della II commissione: “Il sopralluogo è stato molto utile e mi ha consentito di avere un’idea abbastanza precisa sul progetto.Quello che è stato rappresentato dall’azienda(Edipower, ndr) e convalidato dai sindaci, mi ha trasferito un dato di tranquillità. Come vicepresidente ho chiesto che fosse inserito a verbale della commissione. L’intervento avrà delle conseguenze sul territorio come quelle attuali o addirittura minori. Edipower si è detta disponibile a installare controlli indipendenti e automatizzati sui livelli e gli sbalzi dei laghi attraverso display visibili in tutti i comuni interessati. Inoltre ha fornito impegni precisi di sistemazione dei materiali. Ne sono uscito molto confortato e ho visto i quattro sindaci convinti (di Cavazzo Carnico Dario Iuri, di Verzegnis Luciano Sulli, di Trasaghis Augusto Picco, e di Bordano Gianluigi Colomba, ndr). Ora spero che si ricomponga la frattura sul territorio fra i sentimenti dei comitati e quelli delle amministrazioni”.
Enzo Marsilio (foto: consiglio.regione.fvg.it)
ENZO MARSILIO (PD)“È stato un Incontro molto istruttivo, che ha chiarito dubbi e polemiche sollevate relativamente ai problemi segnalati sull’innalzamento e abbassamento delle quote dei due bacini. La giornata è stata positiva perché ha illustrato a quelli che non la conoscevano, l’importanza e la qualità del progetto. Viste quelle che sono le integrazioni e prescrizioni del VIA nazionale che recepiscono le richieste dei sindaci interessati, penso che il progetto debba trovare attuazione in tempi più brevi possibili. Inoltre il momento economico è difficile e cento milioni di euro di investimento sono importanti a livello di ricaduta sul territorio, in più saranno  migliorate alcune situazioni del vecchio impianto, ad esempio relativamente alla vecchia discarica di inerti”.
Enore Picco (foto: consiglio.regione.fvg.it)
ENORE PICCO (Ln)Siamo alla solita bella sceneggiata di Edipower, secondo cui va tutto bene e guai se non ci fosse Edipower in Carnia e che ci saranno grossissimi vantaggi per tutti eccetera. In realtà il progetto è insufficiente e il decreto ministeriale ha dimostrato che era all’acqua di rose. Il problema di fondo è poi legato a un peccato originale, quello commesso dai sindaci coinvolti, che hanno dato il proprio parere favorevole in tempi strettissimi, mentre un progetto così lo si deve discutere con la gente e con i tecnici, ma il ruolo del sindaco non è di fare il tecnico, bensì il politico e dev’essere in grado di capire che prima del parere serve un’analisi. Sta succedendo invece che si subiscono imposizioni dal alto e ci sono interessi troppo grandi, mentre il sindaco dovrebbe portare avanti quelli della propria comunità e non dire: prendo tutto e faccio il Superenalotto, magari sistemando qualcuno al lavoro con nomi e cognomi che già si sanno. Capiamo perfettamente l’importanza dell’energia, ma non possiamo pensare di essere amministrati da chi dà il proprio parere in una settimana. Noi rilanciamo la proposta di uno studio terzo, perchè qui si impiega più energia a pompare l’acqua in alto di quella che scende…”.
Luigi Cacitti (foto: consiglio.regione.fvg.it)
LUIGI CACITTI (Pdl)“La visita, che per me non rappresentava una novità, è stata sicuramente positiva, perché ha dato la possibilità di far conoscere la realtà ai consiglieri di fuori zona, dato che a volte cisi trova a discutere in Consiglio temi che si conoscono poco. Da parte mia la presentazione del progetto – veloce, ma sintetica e corretta – mi ha fatto convincere ancor di più sulla bontà dello stesso e mi ha fatto capire che l’azienda ha svolto un attento studio delle tematiche dando garanzie sulle problematiche che sono state adeguatamente affrontate. Mi fa piacere che i quattro sindaci abbiano voluto approfondire il tema e in maniera cosciente si siano schierati a favore, a differenza di altri che cavalcano l’onda protesta. Gli allarmismi e i problemi sono stati sfatati tutti. Prendo spunto da questo per dire che è ora di finirla con questo metodo di mettere in piedi comitati per fomentare il cittadino e dare informazioni scorrette; infatti poi è difficile sfatare questi miti secondo i quali qualsiasi cosa diventa un macigno per l’ambiente. Chi fa questo, dovrebbe possedere la sensibilità per non creare allarmismi. Ad esempio il dislivello delle quote dei laghi oggi non e controllabile, ma sono stati messi i presupposti affinché ciò avvenga. Poi sottolineo che questa azienda rinuncia a contratto che dura fino al 2029 limitandolo, visto che si abbasserà il livello consentito di oscillazione delle quote dei laghi, il che significa salvaguardare l’aspetto ambientale e turistico. Quindi dobbiamo stare attenti ad atteggiamenti presi solo per assecondare quello che si ritiene essere il pensiero dei cittadini anche quando sbagliano, solo per prendere voti.Governare significa anche avere la pazienza di spiegare ai cittadini che sbagliano, se serve. Lo dice uno che è disposto al dialogo, e mi dispiace quando trovi gente che non ti ascolta, perché sa già come la pensa e sembra non aspettare altro  che criticarti a prescindere”.
APPROFONDIMENTI
Il comunicato dell’agenzia Consiglio Notizie:
II Comm: visita alla centrale di Somplago (UD)
23 Settembre 2010, ore 16:14
(ACON) Somplago (UD), 23 set – MPB – Produrre energia, salvaguardare l’ambiente. Sono questi i due temi che hanno fatto da sfondo alla visita conoscitiva effettuata dalla II Commissione del Consiglio regionale, guidata dal presidente Maurizio Franz (LN), alla centrale idroelettrica di Somplago (UD) interessata a un progetto di ampliamento dell’impianto, al momento in corso di autorizzazione.
Un sopralluogo importante per la Commissione – ha sottolineato Franz – per approfondire la conoscenza del progetto e acquisire informazioni e dati utili a una valutazione da sviluppare poi in tutte le sedi, anche all’interno dei singoli gruppi politici, proprio in considerazione delle evidenti ricadute sul sistema energetico e sul tessuto produttivo regionale, ma anche delle necessarie garanzie di tutela ambientale.
A confermare il rilievo della visita agli impianti e dell’incontro con i vertici della Edipower, l’invito esteso da Franz ai consiglieri eletti nella circoscrizione di Udine – c’erano Alessandro Colautti (Pdl) presidente della IV Commissione, con Luigi Cacitti (Pdl) e Enore Picco (LN)- e ai sindaci di Cavazzo Carnico Dario Iuri, di Verzegnis Luciano Sulli, di Trasaghis Augusto Picco, e di Bordano Gianluigi Colomba.
L’attuale assetto della centrale, le caratteristiche del progetto di ampliamento (con l’installazione di due gruppi reversibili per una potenza complessiva di circa 124 MW e la realizzazione di una seconda galleria (lunga 8,5 km), in affiancamento a quella esistente per permettere il pompaggio dell’acqua tra il lago di Cavazzo e il serbatoio di Ambiesta), lo stato dell’iter autorizzativo iniziato due anni fa e la compatibilità ambientale, sono stati illustrati da Giuseppe Monteforte, direttore progetti Edipower, e da Salvatore Marchese, capo del nucleo idroelettrico di Udine che raggruppa gli impianti idroelettrici situati in Friuli Venezia Giulia – 8 principali tra cui Somplago e 18 minori – che utilizzano le acque del torrente Cellina, dei fiumi Isonzo e Tagliamento e di alcuni affluenti di quest’ultimo.
Prima di avviare l’iter autorizzativo, Edipower ha fatto realizzare una serie di studi e ricerche da enti specializzati per analizzare l’impatto del progetto sul territorio – ha spiegato Monteforte sottolineando che le indagini geologiche, idrogeologiche e sull’ecosistema naturale e delle specie ittiche del lago di Cavazzo dimostrano che il progetto è compatibile con l’ambiente. I possibili effetti sull’habitat acquatico del lago di Cavazzo dovuti a eventuali variazioni della temperatura media e alla velocità di escursione del livello dell’acqua sono risultate del tutto marginali rispetto alla situazione attuale. Il progetto non prevede, inoltre, alcuna modifica delle concessioni di derivazione e quindi non comporta alcun incremento dell’acqua attualmente utilizzata dalla centrale. Inoltre, l’escursione di livello del lago di Cavazzo sarà contenuta fra le quote 195.40 m e 194.40 m sul livello del mare.
Affermazioni che hanno risposto ad alcuni dei quesiti posti dai consiglieri presenti, i vicepresidenti Enio Agnola (Idv) e Paolo Santin (Pdl), Sandro Della Mea, Enzo Marsilio e Paolo Pupulin (PD) e Roberto Asquini (Gruppo Misto). Proprio Asquini ha insistito sugli aspetti relativi all’impatto del cantiere e sulle questioni evidenziate da comitati contrari chiedendo, tra l’altro, chiarimenti anche sull’entità della manodopera che potrà trovare impiego (circa 200 persone), sulle oscillazioni dei livelli dei due bacini (9 metri per l’Ambiesta e 1 per quello di Cavazzo), sulla conseguente possibile formazione di fanghi (esclusa).
Picco, poi, sottolineando che il lago è un bene di tutti, ha posto l’accento sulla necessità di individuare con i sindaci gli interventi e le opere di compensazione da realizzare sul territorio. In sintonia su questo punto i sindaci. Iuri, parlando anche a nome dei colleghi, ha ricordato gli approfondimenti condotti dalle amministrazioni circa il progetto: anche se l’ampliamento non dovrebbe creare ulteriori problemi, ha affermato, non verrà meno l’attenzione dei comuni per le falde acquifere, tanto che installeranno apparecchiature che verifichino eventuali interazioni con le sorgenti. (foto; immagini tv)
giovedì 23 settembre 2010

giovedì 23 settembre 2010

Lago, sopralluogo della Commissione del Consiglio regionale a Somplago

Giornata importante per gli sviluppi del "caso raddoppio centrale di Somplago": la II commissione consiliare regionale ha visitato la centrale, ricevendo da Edipower informazioni e dettagli. Erano presenti anche gli amministratori locali e altri esponenti politici. Sarà interessante approfondire quanto emerso nel corso dell'incontro.
Il primo organo di informazione che ha tentato un bilancio dell'evento è stato il sito "Alto Friuli":


Nuove 'garanzie' dall'Edipower
sul raddoppio della Centrale di Somplago

Produrre energia, salvaguardare l'ambiente. Sono questi i due temi che hanno fatto da sfondo alla visita conoscitiva effettuata dalla II Commissione del Consiglio regionale, guidata da Maurizio Franz alla centrale idroelettrica interessata a un progetto di ampliamento al momento in corso di autorizzazione.Nuove 'garanzie' dall'Edipower
 sul raddoppio della Centrale di Somplago
Si è tenuta presso la centrale idroelettrica Edipower di Somplago, la visita della II commissione regionale guidata dal Presidente Maurizio Franz. Hanno preso parte all’incontro anche Dario Iuri, Sindaco di Cavazzo Carnico, Luciano Sulli, Sindaco di Verzegnis, Augusto Picco, Sindaco di Trasaghis e Gianluigi Colomba, Sindaco di Bordano.

Nel corso dell’incontro, Giuseppe Monteforte, direttore Progetti Edipower, e Salvatore Marchese, capo nucleo di Udine hanno illustrato la centrale idroelettrica di Sompalgo nell’attuale assetto e le caratteristiche del progetto di ampliamento dell’impianto al momento in corso di autorizzazione.

“Prima di avviare l’iter autorizzativo per l’ampliamento della Centrale di Somplago,Edipower ha fatto realizzare una serie di studi e ricerche da enti specializzati di primaria importanza, per analizzare l’impatto del progetto sul territorio. Le indagini geologiche, idrogeologiche e sull’ecosistema naturale e delle specie ittiche del lago di Cavazzo dimostrano che il progetto è compatibile con l’ambiente” ha dichiarato Monteforte “I possibili effetti sull’habitat acquatico del lago di Cavazzo dovuti a eventuali variazioni della temperatura media e alla velocità di escursione del livello dell’acqua sono risultate del tutto marginali rispetto alla situazione attuale. Il progetto non prevede, inoltre, alcuna modifica delle concessioni di derivazione e quindi non comporta alcun incremento dell’acqua attualmente utilizzata dalla centrale. Infine si conferma che l’escursione di livello del lago di Cavazzo sarà contenuta fra le quote 195.40 e 194.40 metri sul livello del mare”.

L’ampliamento di Somplago, "costituisce il naturale completamento dell’impianto in quanto era già stato previsto al momento della costruzione della centrale negli anni ’50. Tale ampliamento - ha proseguito Montefote - utilizzerà, pertanto, opere già realizzate completamente o in parte senza la necessità di doverne costruire ex-novo e comporterà circa 25 - 30 mesi di attività, a partire dall’ottenimento delle autorizzazioni, l’impiego di 60 addetti nella fase di picco e un investimento pari a circa 100 milioni di euro, con rilevantiricadute positive sull’indotto locale".


Affermazioni che hanno risposto ad alcuni dei quesiti posti dai consiglieri presenti, i vicepresidenti Enio Agnola (Idv) e Paolo Santin (Pdl), Sandro Della Mea, Enzo Marsilio e Paolo Pupulin (PD) e Roberto Asquini (Gruppo Misto). Proprio Asquini ha insistito sugli aspetti relativi all'impatto del cantiere e sulle questioni evidenziate da comitati contrari chiedendo, tra l'altro, chiarimenti anche sull'entità della manodopera che potrà trovare impiego (circa 200 persone), sulle oscillazioni dei livelli dei due bacini (9 metri per l'Ambiesta e 1 per quello di Cavazzo), sulla conseguente possibile formazione di fanghi (esclusa).

Picco, poi, sottolineando che il lago è un bene di tutti, ha posto l'accento sulla necessità di individuare con i sindaci gli interventi e le opere di compensazione da realizzare sul territorio.

In sintonia su questo punto i sindaci. Daro Iuri, parlando anche a nome dei colleghi, ha ricordato gli approfondimenti condotti dalle amministrazioni circa il progetto: anche se l'ampliamento non dovrebbe creare ulteriori problemi, ha affermato, non verrà meno l'attenzione dei comuni per le falde acquifere, tanto che installeranno apparecchiature che verifichino eventuali interazioni con le sorgenti.


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Attenzione al seguente passo citato nell'articolo:
"Picco, poi, sottolineando che il lago è un bene di tutti, ha posto l'accento sulla necessità di individuare con i sindaci gli interventi e le opere di compensazione da realizzare sul territorio."
E' una sintesi forzata dell'articolista oppure il consigliere (che peraltro, come promesso, ha presentato un'interpellanza in Regione per chiedere la nomina di una commissione indipendente per l'esame del Progetto Edipower) ha messo la parola Fine alle discussioni e al dibattito? Lo capiremo, forse, nei prossimi giorni. (A&D)