"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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mercoledì 29 settembre 2010

Lago, il sindaco di Trasaghis replica all'ex sindaco Rabassi

Il sindaco di Trasaghis replica alle dichiarazioni dell'ex sindaco Rabassi che, in coda a un suo interento nel quale criticava la sospetta rapidità della concessione ministeriale al progetto Edipower, ribadiva il proprio parere negativo sull'operato dei Comuni rivieraschi in merito alla condotta tenuta nella gestione della "questione Edipower".
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Picco: centrale, la nostra posizione è chiara

da: Messaggero Veneto — 28 settembre 2010

TRASAGHIS. Si riaccende la polemica tra ex e nuovi amministratori a Trasaghis. Al centro della disputa, una volta ancora, l’ampliamento della centrale di Somplago e le recenti dichiarazioni dell’ex sindaco di Trasaghis Dino Rabassi, che si è ironicamente complimentato con i protagonisti della vicenda per la celerità con la quale è stato approvato dal punto di vista burocratico il progetto di raddoppio della centrale e in particolar modo con gli amministratori dei Comuni coinvolti «per aver dato il loro preventivo, quanto premuroso, studiato e valutato parere positivo, pur se successivamente parzialmente rivisto». Dichiarazioni mal digerite dall’attuale sindaco di Trasaghis. Augusto Picco: «Rabassi – ha detto il primo cittadino – non perde occasione per polemizzare con gli amministratori dei paesi coinvolti nel progetto. La nostra posizione, contrariamente a quanto vuole far credere Rabassi, è sempre stata chiara e lungimirante: dapprima abbiamo deliberato delle prescrizioni da inserire nel progetto, tra l’altro tutte inserite nel documento di Via a tutela del paesaggio e dell’ambiente e contemporaneamente abbiamo chiesto alla Regione di affidare uno studio approfondito ad un gruppo di specialisti al fine di valutare ogni possibile rischio sul Lago». «Detto ciò, una volta ancora – aggiunge il sindaco Augusto Picco –, dobbiamo ricordare a Rabassi il ruolo esclusivamente collaborativo che hanno avuto i Comuni in tutta la vicenda a cui era stato chiesto solamente un parere da parte del Ministero dell’Ambiente». «Prendiamo atto anche che Rabassi era abituato ad altri tipi di tempistiche – conclude Augusto Picco – visto che ha ironizzato su una presunta velocità burocratica di alcuni dei passaggi. In realtà le cose stanno in maniera molto diversa, considerato che ci sono voluti due anni per la conclusione del’iter di valutazione e molta strada deve essere fatta ancora prima che il progetto venga effettivamente realizzato».
Dario Venturini

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