"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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sabato 9 ottobre 2010

Lago, prima della passeggiata - IV

Nubi sul lago

8 ottobre 2010
(http://www.contegemona.it/)

Lago di Cavazzo
Continua a far discutere il progetto di potenziamento della centrale di Somplago. Verranno installate due turbine reversibili per il pompaggio dell’acqua, durante la notte, dal lago dei Tre Comuni al bacino di Verzegnis.
Dubbi e perplessità circolano ormai da mesi. C’è chi sostiene che l’opera avrà un elevato impatto ambientale e chi sottolinea la vantaggiosa ricaduta sull’occupazione. Valutazioni opposte. Si sono anche raccolte firme e attivati comitati. Edipower sostiene che gli studi e le ricerche effettuate da enti specializzati dimostrano che il progetto è compatibile con l’ambiente sotto tutti i punti di vista: geologico, idrogeologico, ecosistema naturale ed ittico. La politica, da parte sua, non possiede una linea condivisa. Nemmeno dopo la visita alla centrale, alcuni giorni fa, della II commissione regionale, guidata dal neo-presidente del consiglio Maurizio Franz, che ha incontratoGiuseppe Monteforte, direttore Progetti Edipower, e Salvatore Marchese, capo nucleo di Udine. Non c’è una linea comune, riconosciuta e perseguita dalle amministrazioni del territorio e dagli enti istituzionali. Sembra che ci si diriga inesorabilmente verso l’attuazione del progetto senza un’analisi approfondita.
Infatti dall’incontro della commissione sono emerse due tesi che ancora non convincono. La prima sostiene che l’opera non avrà alcun impatto ambientale. Anzi. Migliorerà l’ecosistema del lago perché vedrà una variazione del livello dell’acqua ridotta ad un solo metro, oscillando tra i 195.40 e 194.40 sul livello del mare, una sostanziale riduzione dei fanghi ed una variazione della temperatura dell’acqua di fatto nulla e con nessun impatto sul bacino ittico. Sarà vero? Secondo Edipower sarebbe anche inutile «la realizzazione di un modellino in scala perché per riprodurre le varie simulazioni fisiche la scala necessaria sarebbe imponente». Ma se si sviluppano modellini in scala per analizzare la deviazione del corso d’acqua nei fiumi quali il Danubio e il Reno, non è davvero possibile avere tale riscontro analitico anche per una centrale idroelettrica?
La seconda tesi riguarda l’effetto positivo che l’ampliamento avrà sul tessuto occupazionale della zona. L’opera richiederà infatti la manodopera di circa 200 persone. Questo dice Edipower. Ma molti si chiedono se davvero le imprese che realizzeranno l’opera assumeranno persone della zona e soprattutto quale il futuro occupazionale a lavori ultimati. Insomma, dubbi e incertezze non ancora dissipati. Che spingono singoli, gruppi, comitati a mobilitarsi in difesa del loro lago. Domenica prossima 10 ottobre.

1 commento:

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