"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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sabato 23 ottobre 2010

Val del Lago, energia vo' cercando ... - 1

Ricordate la lettera di "Carnia in Movimento" di qualche settimana fa? Stabiliva un inquietante parallelismo tra le vicende dei progetti dell'elettrodotto e del raddoppio della Centrale. Ora, sempre in tema di abbinamento di tematiche, il signor Fausto Marchetti di Osoppo, sul  Messaggero Veneto del 22 ottobre 2010, lega il tema del progettato parco eolico di Trasaghis a quello dell'approvazione del progetto Edipower: "Essendo nato e residente a Osoppo, ritengo di conoscere molto bene il territorio del comune di Trasaghis e le sue caratteristiche morfologiche e ambientali. Vorrei che il signor Picco, o chi per lui, mi chiarisse il luogo, o la zona, dove dovrebbe sorgere detto impianto, visto pure che stiamo sempre parlando di tralicci alti una trentina di metri,con enormi pale rotanti, che necessitano di flussi eolici importanti e più costanti possibile. Zone adatte potrebbero essere le piane prospicienti Alesso (con occupazione della poca campagna ancora coltivata). Le zone rivierasche a sud del lago (con impatto ambientale e paesaggistico devastante). La zona industriale e artigiana di Trasaghis (con logica limitazione delle aree per nuovi futuri impianti produttivi). La zona riparea o addirittura golenale del fiume Tagliamento (zona Sic e di tutela ambientale). È indubbio che strutture in movimento di detta mole possano essere un reale pericolo per le popolazioni di grifoni della zona, tra l’altro uniche in ambito alpino e invidiate a livello europeo anche per il movimento turistico (oltre che naturalistico) che esse generano. Tutti ormai sappiamo come negli ultimi anni lo sfruttamento delle presunte energie rinnovabili a scopo elettrico e idroelettrico abbia raggiunto quote elevatissime spinto più da certificati verdi e mera speculazione che reale necessità vista la diminuzione della richiesta complice pure la crisi economica che ha falcidiato enormemente i maggiori richiedenti. Ma ciò che è ancor più strano è come il signor Picco, con le varie amministrazioni di Trasaghis, Alesso e Cavazzo Carnico, abbia beatamente approvato il mega-progetto Edipower per il potenziamento della centrale di Somplago sul lago dei Tre Comuni che se messo in opera distruggerà in maniera definitiva il più grande lago naturale del Friuli. Che con questo nuovo impegno detta amministrazione voglia eroicamente farsi carico di tutto il fabbisogno elettrico regionale? Che si sia davvero di fronte ai nuovi cavalieri templari sempre e solo propensi al bene e alle necessità comuni? Il tutto naturalmente ignorando novemila firme contrarie, il disappunto dei residenti, l’opera di vari comitati spontanei nati allo scopo di salvaguardare questo capitale, supportati con studi da parte di ingegneri e geologi che hanno messo gratuitamente a disposizione le loro elevate competenze. Rimane il fatto che progetti del genere, in zone ristrette, a elevato rischio sismico, geologico e naturalistico, debbano essere sempre preceduti da accurati studi di fattibilità e compatibilità ambientale, studi commissionati a terzi a scanso di ogni dubbio e possibile collusione. 

I lettori del Blog possono naturalmente, se vogliono, commentare il contenuto e lo stile della lettera.
"A&D" cerca di proporre una riflessione di carattere più generale.
Stiamo tutti seguendo l'evoluzione delle "questioni" Edipower, Elettrodotto, Parco Eolico, ben note anche ai frequentatori del Blog. Se vogliamo aggiungere carne al fuoco ricordiamo la questione ancora in piedi del prelievo idrico chiesto dal Consorzio Ledra Tagliamento;  la richiesta avanzata da privati di  realizzare una centralina  su canale Sade  e sul Leale… Alle diverse proposte (più o meno utilitaristiche) avanzate si è solitamente risposto con l'anglosassone "not in my country": faseitlu là ch'j volês, ma no culì.
"A&D" lancia allora una proposta: DITECI QUALI SONO, SECONDO VOI,  LE IDEE, DA TRASFORMARE IN PROGETTO, PER  UN'IPOTESI CHE  METTA D'ACCORDO (almeno secondo un compromesso accettabile) LA FAME D'ENERGIA COL RISPETTO AMBIENTALE. Ma non in Kazachistan, né a Sidney. Culì, dal puint di Avons fint a chel di Braulins.
Tra i lettori ed i frequentatori del Blog ci sono persone sensibili alle tematiche ambientali, persone che hanno delle notevoli competenze tecniche… proviamo a fornire (con i commenti o meglio ancora con un messaggio articolato di posta elettronica) un contributo di idee,  mettiamo in piedi un "pensatoio della Valle del Lago"…. Provìno?

3 commenti:

  1. In effetti potrebbe nascere una rivoluzione: a titolo gratuito verrebbero proposti progetti alternativi validi in contrapposizione ai progetti elaborati da professionisti retribuiti.
    (c.r.)

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  2. Ma io mi chiedo ì: se questi fdp delle varie aziende hanno così tanto bisogno di energia a basso costo perche non investono in pannelli solari che con gli incentivi che ci sono oggi da parte dello stato verrebbero ammortizzati in meno di 5 anni. Qua si vuole fare oltre, speculare fregandosene del territorio, della gente e del futuro.
    Non è riuscito un terremoto a fermare il friuli, certo non lo faranno 4 eco\elettro\mafiosi

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  3. SEGNALAZIONE o meglio: invito a visitare il profilo FB raggiungibile dal sito dei Comitati.

    Mandi.
    OG Loc

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