"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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mercoledì 2 febbraio 2011

Il lago per gli sport nautici, il Cuel di Forcja per il ciclismo... le idee di Cainero per il Comune di Trasaghis

Sta avanzando a grandi passi la proposta di dar vita a una struttura capace d’offrire  ad una vasta utenza una variegata gamma di opportunità ludico-sportive tra cui scegliere per permanere diversi giorni sul territorio pedemontano, da Tolmezzo fino a San Daniele, con Gemona in posizione baricentrica, nonché di Comune capofila. Ecco in sintesi quel che Enzo Cainero vuol fare del progetto “Gemona città dello sport e del benstare”, fiore all’occhiello della giunta  Urbani, che proprio al patron delle tappe friulane del Giro d’Italia ha  affidato la guida dell’ambizioso obiettivo. È davanti a un ricco gruppo di amministratori locali, riuniti a palazzo Boton, che Cainero ha svelato le carte: la città dello sport sarà piuttosto una “micro regione” sviluppata attorno a Gemona, coinvolgerà infatti una larga fascia di comuni, da Tolmezzo a San Daniele, che metteranno in rete ognuno il meglio degli impianti sportivi esistenti e si sosterranno reciprocamente – anche con richieste di finanziamenti unitarie e non più a pioggia - nel caso vi sia la necessità di nuove realizzazioni o potenziamenti. Così, il turista in arrivo nel gemonese, potrà tuffarsi in un ventaglio di attività sportive che andranno dal volo libero alla vela, dal parapendio alla canoa, dall’arrampicata al ciclismo, dalla pesca sportiva all’atletica leggera, fino ad approfondire aspetti legati all’alimentazione e alla guida sicura. Si tratta per lo più di sport e competenze già ben radicati sul territorio, che Cainero intende potenziare anzitutto con interventi sulle strutture esistenti, in stretta collaborazione con le associazioni che operano sul territorio. Il suo invito a collaborare è stato raccolto a tempo record dai due sodalizi che tra Gemona e Bordano si dedicano al parapendio e che  hanno messo a punto ben due progetti. «Le aree di lancio di Cuarnan e Cjampon sono pronte – ha ricordato Cainero – vanno solo potenziate e va trovata un’area di atterraggio da infrastrutturare. In questo modo potremo competere con altre zone che ogni anno calamitano migliaia di utenti». Ma il parapendio non è che una delle possibilità. Forse quella più immediatamente realizzabile. A palazzo Boton il progect manager della città dello sport ha passato in rassegna anche tutte le altre discipline che saranno messe a rete. Tra queste l’atletica, che vanta piste d’eccellenza come quella a Majano dove si è ipotizzato d’ospitare prossimamente i campionari nazionali studenteschi; il ciclismo, con tante salite nel giro di pochi chilometri, su tutte Monte Prat e Cuel di Forchia, già apprezzate dalla carovana rosa; e ancora gli sport remieri nell’impareggiabile set del lago dei Tre Comuni. Gli amministratori  dei comuni di  Majano, Osoppo, Montenars, Artegna, Gemona, Bordano, Trasaghis, Tolmezzo e San Daniele (ma è prevista l'adesione anche di Cavazzo, Forgaria, Raveo, Verzegnis e Villa Santina) hanno accolto con entusiasmo la proposta, pur riservandosi di approfondirla con le rispettive giunte. E ieri la giunta di Gemona, capofila del progetto, ha dato l'OK allo studio di fattibilità economico-finanziario. Si tratta di operazioni che richiedono svariati milioni di investimento (diverse richieste di contributo sono state già presentate in regione). 

2 commenti:

  1. L'idea di valorizzare il nostro lago certamente è da tenere in considerazione.
    Ma occorrono strutture. Gli atleti, i ciclisti, tutti coloro che vorranno usufruire dei percorsi naturalistici, non hanno la possibilità, una volta terminata l'attività, di lavarsi e "tornâ a metisi in sest". Li mandiamo a Trasaghis nel nuovo centro sportivo? Ci sono pure le tribune nuove.
    Scherzi a parte, si era parlato di una ristrutturazione e di un ampliamento del campo sportivo di Alesso, costruendo aree e servizi appositi per questo genere di necessità.
    Evidentemente la tribuna nuova del campo sportivo comunale era molto più necessaria.
    Mandi

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  2. Per rendere attrattiva la nostra zona ai turisti e sportivi è necessario rivedere/ripianificare tutta la rete ricettiva e le vie di comunicazione senza stravolgere l'ecosistema.
    Una sfida che se raccolta in tempo potrà rappresentare un salvagente in caso di crisi industriali.
    (c.r.)

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