"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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domenica 6 marzo 2011

Lago, la posizione di Legambiente

Pronta replica di Legambiente alle dichiarazioni del sindaco di Trasaghis, contrario al riesame  della procedura di Valutazione di impatto ambientale proposta dall’associazione, unitamente a WWF e Comitati, dopo le risultanze della relazione Garzon.  Legambiente ribadisce che «Si tratta di questioni e proposte non af­frontate, o affrontate in maniera totalmente diversa, in sede di procedura Via» e quindi meritevoli di riesame.




«Nuova procedura Via per la centrale»

Messaggero veneto, 5 marzo 2011

CAVAZZO. Raddoppio della centrale di Somplago. Legambiente risponde al sindaco di Trasaghis, Augusto Picco che aveva critica­to l'associazione ambientalista per aver chie­sto la riapertura della procedura di Valutazione di impatto ambientale.
«L'ingegner Garzon incaricato dai comu­ni rivieraschi di valutare in maniera indipen­dente i possibili effetti dell'impatto del pom­paggio proposto da Edipower - spiega Legam­biente - ha messo in luce due questioni fonda­mentali: un abbassamento probabile della temperatura del lago di almeno due gradi, e un'accellerazione dell'interrimento del lago stesso. Sulla prima questione, l'ingegnere propone un radicale cambiamento delle mo­dalità di prelievo e scarico delle acque nel lago; sulla seconda, determinata soprattutto dall'attuale funzionamento della centrale, propone di attivare una costante attività di dragaggio del limo depositato sul fondo».
«Si tratta di questioni e proposte non af­frontate, o affrontate in maniera totalmente diversa, in sede di procedura Via - continua l'associazione ambientalista- e poiché si trat­ta di questioni ambientali, non ci pare che possano trovare adeguata risposta solo nella conferenza di servizio per l'autorizzazione dell'impianto. Per questo ribadiamo che, a nostro parere, vanno trovare le modalità per un riesame dei temi sopra citati da parte del Ministero dell'ambiente nell'ambito di un rinnovo delle procedure di Via». «Ma la que­stione oltremodo spinosa - continua Legam­biente - è quella dell'interrimento del Lago di Cavazzo: sostanzialmente l'ingegner Gar­zon afferma che in 50 anni di esercizio della centrale idroelettrica di Somplago il lago è stato riempito dal trasporto solido per un ter­zo (con circa 7 milioni di metri cubi di mate­riale) e che quindi, andando di questo passo, nei prossimi 110 anni il lago scomparirà, mentre la tendenza naturale senza l'apporto della centrale idroelettrica avrebbe permes­so una vita di 6 mila anni. L'ulteriore appor­to del pompaggio determinerebbe un peggio­ramento solo del 10%. A questo punto la do­manda che ci poniamo come Legambiente Fvg è: non è forse questa una denuncia di un grave danno ambientale in atto, dovuto all'at­tuale funzionamento della centrale, su cui bisogna subito intervenire? anche indipen­dentemente dalla stessa procedura di Via sul potenziamento con pompaggio dell'im­pianto di Somplago. Diventa perciò impor­tante che riparta subito un confronto e un dialogo tra comitati, amministrazioni locali e regionali, associazioni e cittadini e la stes­sa Edipower per mettere a fuoco una vicen­da che rischia di ingigantirsi sempre più e di non trovare sbocchi che rispondano a un ve­ro interesse generale».

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