"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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venerdì 25 novembre 2011

Lago, l'opinione di S. Ariis

CAVAZZO: Giù le mani dal lago 


Leggo con disappunto e molto imbarazzo le recenti dichiarazioni di alcuni sindaci della val del lago riguardanti il raddoppio della centrale di Somplago. Innanzitutto non capisco come un sindaco, rappresentante di un intera comunità, possa parlare e prendere decisioni a nome di tutti, come se un bene inestimabile quale è il Lago di Cavazzo, sia di proprietà sua o addirittura dell'Edipower. Non penso proprio che le sue dichiarazioni rispecchino il pensiero della gente che lo ha votato. Ci tengo a precisare che non sono un ambientalista e ritengo infatti alcune opere necessarie per lo sviluppo della Carnia. Ad esempio, essendo di Raveo, critico il fatto che ci si sia opposti all' opera della cava di gesso, che avrebbe si portato qualche danno all'ambiente, ma tuttavia accettabile se si guardava ai benefici che una tale opera avrebbe portato, a partire dai posti di lavoro. La zona in cui si sarebbe intervenuti poi, non aveva nessuna valenza turistica dato che è attualmente lasciata all'incuria più totale... Sono favorevole anche al progetto sciistico di Pramollo, necessario secondo me a far ripartire l'economia di una vallata morente, ma sono assolutamente contrario al progetto edipower sul Lago di Cavazzo. Un lago naturale è un dono che la natura ha fatto all'uomo, e mentre in tutta Europa i laghi vengono protetti ed attirano migliaia di turisti, qui si è deciso di distruggere l'unico specchio d'acqua naturale della Carnia. Chiaramente con l' esistente centrale il lago è già compromesso, la fauna ittica è quasi scomparsa con il versamento giornaliero di centinaia di metri cubi di acqua gelida, senza contare che ad ogni precipitazione il lago viene riempito di fango. Ma all'Edipower non basta averlo rovinato, e non basta aver anche lasciato in secca tutti i corsi d'acqua della Carnia (compreso il fiume Tagliamento, che un tempo si pensava di inserire come patrimonio dell' Unesco) con captazioni e centraline, ora tale società vuole distruggerlo completamente. Per questo mi imbarazza sentire rappresentanti dei cittadini pronunciare frasi come questa: non ci sarà nessun danno ambientale. Mi imbarazza molto perché con un minimo di ragionamento, chiunque può capire le conseguenze che un opera del genere potrebbe avere su un ecosistema così delicato come quello lacustre. E in Carnia lo hanno capito tutti, e la gente è finalmente stufa di subire. Ma quello che mi rattrista di più, e mi fa arrabbiare, è quando certi sindaci, e certi “bravi” rappresentanti della nostra regione autonoma, giustificano tali opere parlando di compensazioni: cosa ha portato di positivo l'attuale centrale di Somplago? I comuni affacciati sul lago sono forse diventati ricchi e prosperosi? Si è forse impedito lo spopolamento di quelle vallate? La Carnia è una regione ricca grazie a tutte le centraline che abbiamo sui fiumi? O forse era meglio puntare sul turismo? Magari adesso c'era qualche posto di lavoro in più rispetto alla manciata di persone che lavorano per Edipower. Vorrei quindi invitare i sindaci favorevoli all'ampliamento della centrale a farsi un giro appena oltre confine, in Austria o in Slovenia, per vedere come il turismo che deriva da un lago, anche piccolo, riesca a portare benessere e lavoro a un intera regione. Cittadine come Bled, in Slovenia, basano gran parte della loro economia sulla presenza dell'omonimo lago, e sinceramente, raffrontare queste realtà con quelle di paesi come Cavazzo, Somplago, Trasaghis e Bordano, provacano in me un sentimento di vergogna. 
Steven Ariis,  Raveo


(Lettera pubblicata sul "Messaggero Veneto" del 24 novembre 2011

1 commento:

  1. Pienamente d'accordo con Ariis. Giù le mani per favore da laghi e da fiumi di questa regione. Nessuno crede alla favola che non ci saranno danni ambientali!!!Già fatto il danno , per chi ha abbastanza anni come me e si ricorda com'erano il ...tagliamento e altri corsi d'acqua prima del prelievo sistematico d'acqua per le centraline che poi sono sempre più aumentate in dimensione e prelievo. Il lago e il Tagliamento sono un orgoglio per noi . Abbiamo l'unico fiume non irregimentato d'Europa, assai impoverito ma libero di fluire nel suo ampio letto. A vederlo dall'alto è uno spettacolo. E il lago ?A guardarlo da vicino si vede che è in sofferenza , io credo che si debbano investire dei denari sugli impianti di depurazione delle acque reflue ,anche in previsione di un incremento del turismo è assolutamente necessario che le acque che accedono al lago e al fiume siano "pulite".
    caterina

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