"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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mercoledì 16 maggio 2012

Lago / Ledra-Tagliamento, riparte il dibattito (1)

Nelle scorse settimane avevamo parlato del riproporsi della richiesta del Consorzio Ledra-Tagliamento di poter usufruire delle acque in uscita dal Lago, sia per garantire l'approvvigionamento idrico dei campi del Medio Friuli, sia per assicurare il "minimo deflusso vitale" al Tagliamento.

Il "Gazzettino" di oggi ha dato notizia della presa di posizione dei sindaci di Bordano, Cavazzo e Trasaghis contraria alle richieste del Consorzio.


«Il progetto della condotta non va bene»

Il Gazzettino, 16 maggio 2012

Assoluta contrarietà delle amministrazioni comunali di Bordano, Cavazzo Carnico e Trasaghis al canale scolmatore tra il lago di Cavazzo ed il sistema derivatorio Ledra Tagliamento. I tre sindaci Gialuigi Colomba, Dario Iuri e Augusto Picco lo hanno messo per iscritto inviando ieri la propria posizione al Presidente Tondo, all’assessore Ciriani, ai capigruppo in Consiglio regionale ed ai consiglieri regionali dell’Alto Friuli.

Il riferimento è al piano regionale di tutela delle acque, approvato di recente dalla Giunta, che nelle misure specifiche per il fiume Tagliamento a valle di Ospedaletto (“corpo idrico fortemente modificato”), prevede appunto una condotta di collegamento tra i due estremi.“Questo argomento, già ampliamente dibattuto fin dalla seconda metà degli anni ’80 – scrivono i sindaci – si ripresenta purtroppo periodicamente al verificarsi di situazioni di siccità. In svariate occasioni e con interventi di diversi esperti è stata chiarita, senza ombra di dubbio, l’impossibilità del prelievo di acqua dal lago di Cavazzo stante l’attuale situazione di utilizzo dello stesso. Prima di progettare interventi che hanno costi rilevanti – proseguono – va tenuto conto che dal venerdì sera al lunedì mattina la centrale di Somplago non è operativa e che quindi nel lago non viene scaricata acqua. E’ del tutto evidente che il lago essendo un bacino chiuso, se non riceve acqua, non ne può dare. E come potrebbe – si chiedono infine i sindaci – un ulteriore prelievo sommarsi all’intervento di potenziamento della Centrale, progetto già in fase di conferenza di servizi, attentamente calibrato per mantenere il dislivello massimo del Lago entro un metro?”  (d.z.)

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