"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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venerdì 14 settembre 2012

Lago, presentata la proposta alternativa - IV


Un piano per salvare «Cavazzo beach»


Nuovi studi da parte dei Comitati per la difesa del lago.
In particolare per la sua rinaturalizzazione. Intanto il lago di Cavazzo ha registrato un’estate da sogno: frequentatissima

DAI COMITATI per la difesa del lago di Cavazzo arriva uno studio per aumentare la produzione di energia, fornire acqua all’agricoltura e rinaturalizzare il più grande specchio d’acqua del Friuli.
Lo studio è stato condotto in maniera volontaria e gratuita dall’ing. Dino Franzil. In quasi 300 pagine colme di grafici e tabelle si dimostra l’antieconomicità del pompaggio dell’acqua del lago come prevede il progetto di raddoppio della centrale di Somplago presentato da Edipower.
L’espansione del solare fotovoltaico ha fatto sì che il prezzo dell’energia di punta, quella usata
dalle fabbriche nelle ore diurne dei giorni lavorativi, sia colato a picco negli ultimi anni costringendo i vertici di Edipower a recarsi dal ministro Passera per chiedere una riduzione dei contributi per il solare, ponendo per il momento in parcheggio il progetto di raddoppio della centrale friulana. I contributi vengono erogati attraverso i cosiddetti certificati verdi, caricati sulle bollette dell’energia, di cui beneficia anche l’energia prodotta con il pompaggio delle acque, nonostante il suo pesante impatto ambientale.
Lo studio dell’ing. Franzil, propone comunque tre ipotesi di centrale, di cui una a pompaggio, senza però fare nuove gallerie, ma utilizzando una delle tre già esistenti a Somplago. Fondamentale per la salvezza del lago, altrimenti destinato ad essere riempito dai fanghi entro un centinaio di anni, è però la realizzazione di un canale che scarichi l’acqua che esce dalla centrale di Somplago fuori dal lago: con questa acqua si potrebbero far funzionare tre centraline idroelettriche e alimentare i canali del consorzio Ledra Tagliamento a servizio dell’agricoltura. Con questa soluzione l’acqua del lago aumenterebbe di 10 gradi la temperatura, consentendo il ritorno della fauna ittica, in primis le trote ed anche in prospettiva uno sviluppo turistico maggiore che potrebbe usufruire di acque più adatte alla balneazione.
E sul lago quest’estate i turisti non sono mancati. I due campeggi operanti sulla riva Est, tra giugno e agosto sono stati invasi da villeggianti arrivati sia dalla regione (in prima fila triestini e goriziani in camper), sia dall’Europa, con famiglie francesi, olandesi e tedesche. Tantissimi anche i friulani che invece delle spiagge di Lignano e Grado hanno optato per una meta più vicina per la loro tintarella, rientrando a casa alla sera e ritornando sul lago al mattino.


"La Vita Cattolica" n. 36, 13 settembre 2012

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