"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

sabato 27 ottobre 2012

Unione dei Comuni. Lavoisier in salsa gemonese?

Riceviamo e pubblichiamo un contributo di Dino Rabassi sul progetto di realizzazione dell'Unione dei Comuni di cui si è discusso negli scorsi giorni anche sul Blog.
________________


UNIONE DEI COMUNI:  UN’ALTRA ILLUSIONE?


     L’affanno dei politici nel proporre soluzioni ai tanti problemi d’Italia, su debita scala trova riscontro anche su quelli nostrani!  
     Non ci sarebbe nulla di male, anzi! La mia sensazione però, è che lo facciano più per dire qualcosa che non sulla base di un progetto ben ponderato.
     Siccome la famigerata “Spendig Review”, “Revisione della spesa pubblica” detto nella lingua di Dante, oggi è di moda, tutto deve basarsi solo sui risparmi lacrime e sangue.
     I sentimenti, i bisogni e la volontà della gente comune, svaniscono di fronte ai professionisti della politica che, “motu proprio”, aggregano territori di qua, spartiscono di la, cancellano Enti di su, inventano unioni più giù e via tar-tassando! Senza porsi problemi sulle conseguenze in un tessuto sociale ormai debole e disilluso.
     Individuato il male assoluto nei piccoli Enti non più autogestibili, da anni si parla di razionalizzare la spesa pubblica attraverso il taglio o l’accorpamento di questi ultimi.
    Bene! Così come sono strutturati in Italia lo Stato, Regioni, Province, Comuni, Comunità Montane, Consorzi ecc., è indubbio che tutto ciò comporti spreco di risorse, oltre al classico scarica barile nelle responsabilità.
     Stranamente però, tutte le misure fin’ora prese per accorpare/eliminare gli Enti o anche solo alcuni Servizi dei Comuni, al contribuente non ha mai portato vantaggi, aumentando i disservizi! Un esempio? Nel Gemonese si è accorpato il servizio di Vigilanza. 
     Ebbene, ogni Comune ha mantenuto il proprio organico non reintegrando il personale andato in quiescenza, per cui 9 vigili dovrebbero servire tutti i 5 Comuni. 
     Stante che il Comandante e 3 vigili sbrigano le pratiche in ufficio a Gemona, di attivi sul vasto territorio ne rimangono 5.
     Per cui a Trasaghis il vigile opera per “Chi l’ha Visto”, a Bordano e Montenars per “Chi li conosce” e a Venzone, più fortunato, il servizio è assicurato il martedì mattina per  “Il mercato”.
     Ora avanza la proposta dell’Unione dei Comuni Montani.
     Partendo sempre dalla necessità di risparmi/razionalizzazione, si parla di tutto fuorché a sopprimere Giunte, Consigli e Sindaci: anzi! Si dovrà eleggere un’assemblea con tanto di Presidente e consiglieri che, unitamente agli immancabili Sindaci, provvederanno alla bisogna su un territorio che, di fatto, corrisponderà alle attuali Comunità Montane che da oltre un decennio dovevano sparire.
     Ora, se di Unione si parla, perché non farla tra Comuni che abbiano le stesse peculiarità e problematiche con un unico Sindaco ed un’unica Giunta? Comuni omogenei di 8 o 10.000 abitanti non sono sufficienti ad eliminare i carrozzoni? E poi, cosa c’entra Gemona con la montagna? Come essa può pretendere di essere capo e guida di un territorio difficile dopo aver fallito, per se stessa e pur trovandosi in una posizione territoriale e politica alquanto strategica, in tante scelte e ritardi nel passato?
      Ricordando Lavoisier che nella “Legge sulla conservazione della massa afferma: “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”, anche in politica e da troppo tempo ciò trova massima applicazione non proponendo novità, evitando le necessarie epurazioni, evolvendo solo nella forma affinché nella sostanza nulla cambi! 

     
   
Dino  RABASSI (già Sindaco di Trasaghis) 

1 commento:

  1. Bravo Rabassi! Questo è esattamente il.nocciolo del problema. l'area dei comuni minori non conterà più nulla, prevarranno gli interessi del comune di maggior entità dove la realtà è sempre stata assolutamente diversa. Quanto conteranno le esigenze, magari anche piccole, di un abitante di Peonis,Avasinis, Interneppo....a Gemona? Senza parlare di tutto il resto. E poi siamo sicuri che tutto questo diminuirà le spese? Quanto spettera ai nuovi amministratori con una popolazione che aumenterà? O ai dirigenti che saranno nominati, ai segretari ecc. ecc. Nessuno ha ancora reso noto quanto si risparmi o si spenda di più per l'unione della Conca Tolmezzina dove si è già provveduto allo smantellamento dei comuni minori a favore di quello più grande dove a rimetterci sono sempre è solo i cittadini.

    RispondiElimina

Ogni opinione espressa attraverso il commento agli articoli è unicamente quella del suo autore, che conseguentemente si assume ogni responsabilità civile, penale e amministrativa derivante dalla pubblicazione sul Blog "Alesso e Dintorni" del testo inviato.
OGNI COMMENTO, ANCHE NELLA CATEGORIA ANONIMO;, DEVE ESSERE FIRMATO IN CALCE, ALTRIMENTI NON SARà PUBBLICATO.
Grazie.