"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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venerdì 4 gennaio 2013

Somplago caput mundi. Sta per arrivare l'OK della Regione all'elettrodotto. Intanto la Secab...

Dopo l'esternazione del Gruppo Pittini sulla possibile delocalizzazione di alcuni settori dell'impresa all'estero, per gli spropositati costi dell'energia conseguenti alla mancata realizzazione dell'elettrodotto Wurmlach - Somplago, e la conseguente nota negativa espressa dal Coordinamento dei Comitati della montagna, una notizia dell'ultima ora sembra rimettere in gioco tutto il discorso: pare imminente, infatti, il parere positivo della Regione alla realizzazione dell'elettrodotto da esprimersi al tavolo ministeriale romano della Valutazione di Impatto Ambientale.


Elettrodotto in Carnia, si sblocca l’iter


TRIESTE. Mentre infuriano le polemiche sull’elettrodotto aereo in Carnia, arriva il colpo di scena. A metà gennaio, a Roma, si riunirà la Commissione plenaria per rilasciare il Via, la valutazione di impatto ambientale sulla merchant line Somplago-Wurmlach, promossa dalla società Alpe Adria Energia. E la Regione, per voce del funzionario responsabile del procedimento, ha tutta l’intenzione di dare il parere favorevole.
Si sblocca, dunque, la prima parte dell’iter, quella amministrativa, mentre gli atti di indirizzo politico, di competenza dell’esecutivo, che daranno il sì o il no definitivo alla realizzazione dell’opera, saranno assunti solo in un secondo momento. Ad annunciare la posizione ufficiale della Regione sul primo passaggio è la stessa direzione centrale ambiente, energia e politiche per la montagna. L’ultimo nodo, quello della malga Pramosio, è stato sciolto.
«Lo studio presentato da Stefano Filacorda, dell’Università di Udine – sottolinea la direzione centrale – ha dimostrato che l’impatto dell’impianto sulla fauna selvatica tende allo zero. Dunque daremo il parere favorevole. Poi il ministero dello Sviluppo economico ci chiederà di dare l’intesa. Si tratta di un atto politico, che assumerà la giunta regionale». (...)
L’elettrodotto aereo “Somplago-Wurmlach”, promossa dalla società Alpe Adria Energia, che vede la partecipazione, oltre che di Enel, di imprese energivore quali Fantoni, Pittini e Burgo, avrà una capacità di 300 megawatt.
Consentirà, dunque, di più che raddoppiare la capacità di transito verso nord (ora di soli 200 megawatt), restituendo competitività alle industrie locali. La merchant line attraverserà la valle del But, per 35 km. Non sorgeranno tralicci in più perché saranno smantellate le linee esistenti per altrettanti chilometri. L’importanza del Fvg come futuro “hub” per gli scambi di energia con l’estero è confermato anche da altre due iniziative merchant line, ovvero realizzate e gestite da operatori privati in regime di esenzione dal “Tpa” (una sorta una sorta di concessione che consente ai privati di utilizzare le interconnessioni in esclusiva). (...)

Per leggere tutto l'articolo:
http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2013/01/04/news/elettrodotto-in-carnia-si-sblocca-l-iter-1.6292559 

Intanto, da Paluzza, i vertici della Secab dicono al Gruppo Pittini: che bisogno c'è di comprare energia in Austria? Ce l'abbiamo noi, a un prezzo assai conveniente, e ottenuta in maniera rispettosa dell'ambiente!


«Industrie, volete energia? Venite da noi in Carnia»


PALUZZA. «Non serve andare all’estero per avere costi inferiori di energia, basta guardarsi in giro e venire su da noi dove c’è il 50% in meno sul costo della bolletta».
Il messaggio proviene dal presidente della cooperativa Secab di Paluzza, Luigi Cortolezzis, ed è rivolto al Gruppo Pittini, che nei giorni scorsi, attraverso il suo ad, Federico Pittini, aveva annunciato la decisione di trasferire all’estero una serie di produzioni con la possibile perdita di qualche centinaio di posti di lavoro.
Pittini indicava come primo motivo della delocalizzazione la mancata realizzazione dell’elettrodotto Würmlach-Somplago. Cortolezzis non condivide il ragionamento, né il far leva su timori occupazionali. Per lui se il problema è davvero il costo dell’energia, la soluzione c’è, basta aver voglia di conoscere cosa offre il territorio in termini di produzione di energia, ad esempio con la Secab, che appunto opera nel settore, con costi di bolletta dimezzati per gli utenti, senza contare poi che anche se l’elettrodotto Würmlach-Somplago fosse realizzato, una parte dell’energia il Gruppo non potrebbe utilizzarla per le sue imprese, ma andrebbe venduta alla rete.
Cortolezzis allora dice al Gruppo Pittini, ma anche ad altre aziende: «Prima di andare all’estero, venite a conoscere il nostro progetto e la disponibilità di Secab, potrebbe anche essere un’occasione di sviluppo per il territorio!». (...)
Leggi tutto l'articolo: 

1 commento:

  1. Ma in Avrîl cui vadial a votâ pal consei regjonâl? La int o dome Pittini?

    Il Friûl, un "HUB" energjetic o une "COLONIE"?

    No ise ore di finîle di tratâ il Friûl come une Colonie dal Stât talian?




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