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domenica 10 marzo 2013

RiLago: una gestione se ne va, ne seguirà un’altra...


Discoteca RiLago: «Troveremo altri per la gestione»
Messaggero Veneto, 9 marzo 2013

TRASAGHIS Il RiLago organizza il suo ultimo ballo il prossimo 30 marzo, ma la discoteca proseguirà con la sua attività. Lo fa sapere la proprietà della struttura, chiarendo che già si sta valutando diverse opportunità: «Al momento – spiega la titolare Marisa Gamberini – stiamo parlando di una gestione che se ne va, ma alla quale seguirà un’altra. Per quanto ci riguarda, stiamo trattando diverse offerte che ci sono arrivate, sia della zona che da fuori regione». 83 anni, la signora Gamberini ha gestito la struttura fino al 2006, e quel luogo lo conosce in tutta la sua lunga storia cominciata nel 1958 quando suo padre Lorenzo arrivò nella val del Lago dove investì le sue fatiche su un albergo-ristorante: «Erano altri tempi – ricorda Gamberini – e quando arrivammo c’era una vecchia stamberga che comprammo e ristrutturammo: noi eravamo originari di Bologna, per cui abbiamo sempre lavorato nella ristorazione. Fu un uomo di religione, monsignor Ridolfi, a consigliare a mio padre di costruire un dancing». E così fu: Lorenzo Gamberini con la sua famiglia ingrandì, fece una sala da ballo e con il terremoto del ’76 si ritrovò a ricostruire tutto dall’altra parte della strada. Anche all’epoca del sisma, sulla riva del lago ci si fermò per soli due anni e in seguito, esattamente in tempo con la nascita e lo sviluppo della disco musica a fine anni ’70 fu realizzato il primo capannone che funse da discoteca: in seguito, negli anni ’90, un ulteriore investimento che la fece diventare la discoteca a tre sale che è ancora oggi. Una struttura a cui la proprietà crede ancora molto: «Tutto quanto – dice Marisa Gamberini – è stato frutto di impegno e sacrificio, e questo è ancora un luogo su cui vale la pena investire».
Piero Cargnelutti

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Nota del Blogger: il giornalista del MV è solitamente preciso e mostra attenzione e sensibilità per le tematiche della Val del Lago. Ogni tanto, però, per motivi insondabili, pare "lasciarsi prendere la mano" e dedicare uno spazio francamente sproporzionato ad eventi che, probabilmente, non lo meritano. E' successo non tanto con l'articolo sui coscritti di Avasinis del 30 dicembre scorso, che tanta discussione ha suscitato, quanto con gli articoli  sulla stalla sociale di Trasaghis del 26 settembre  (un'interruzione del Consiglio comunale di cui pochi se ne sono accorti, se il fatto non risulta minimamente citato nelle delibere consiliari) o in quello sulla canonica di Trasaghis del 28 settembre (mai si era visto dedicare tanto spazio a una lettera anonima). Così anche la notizia della chiusura del RiLago,  meritava proprio la prima pagina? L'articolo di ieri, con l'intervento di Marisa Gamberini, riporta i fatti a una dimensione più concreta e reale. In fondo, alcuni locali rimangono nella memoria della gente proprio per le diverse gestioni  che li caratterizzano (pensiamo allo stesso Albergo sul Lago o alla "Cooperativa" di Alesso). Allora .... tanti auguri!  (A&D) 

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