"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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domenica 14 aprile 2013

Somplago, Edipower ci ripensa. E cumò?


E' passata una decina di giorni dal clamoroso annuncio di Edipower di congelare il progetto di raddoppio della centrale di Somplago ed  una settimana dall'incontro pubblico promosso dai Comitati ad Alesso col confronto di tre dei quattro candidati alla presidenza della giunta regionale sulle tematiche riguardanti la Val del Lago a proposito di energia, economia ed ambiente.
Si percepisce una sensazione di attesa, riferita all'esito delle elezioni regionali, anche per sapere con "chi" potrà e dovrà essere attivato/riattivato  un discorso di  confronto e di progettazione.

Intanto c'è chi, fra i Comitati, si chiede se la mossa di Edipower sia  reale o nasconda secondi fini.


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Barazzutti: «Edipower rinuncia? Non è ufficiale»

Messaggero Veneto, 13 aprile 2013 

CAVAZZO CARNICO Il raddoppio della centrale di Somplago non si farà? Vogliamo esserne certi. Lo dicono i comitati per la tutela del lago e del bacino montano che da anni seguono la questione, all'indomani del confronto fra candidati alle prossime elezioni regionali di domenica scorsa. La notizia comunicata ai mezzi di informazione dalla stessa Edipower sembra non essere sufficiente per dare rassicurazioni ai comitati: «Ci risulta – dice Franceschino Barazzutti dei comitati – che Edipower non abbia inviato, come correttamente dovrebbe fare una grande società, alcuna comunicazione ufficiale in tal senso agli enti pubblici interessati, ma si sia limitata ad emettere un comunicato di poche righe che non è certo impegnativo per essa. Inoltre nel suo comunicato Edipower non rinuncia al contestato progetto di pompaggio ma solo lo esclude dal piano industriale 2013-2015, riservandosi quindi di riproporlo dopo». Per Barazzutti, il comunicato di Edipower potrebbe essere motivato dalla volontà di aiutare i partiti che sostengono i diversi candidati alle regionali e dunque fra i comitati si resta in allerta: «Buttare acqua è una necessità – dice ancora Barazzutti – per Edipower anche per diluire la distruttiva colata di fango riversata dal bacino di Sauris e, dopo averla sotterrata come fanno i gatti sotto le ghiaie del Tagliamento, farla dimenticare».(p.c.)
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Se può essere lecito esprimere un parere, riteniamo che - purtroppo? - la decisione di Edipower non sia dovuta (o almeno non solo) all'opposizione dei Comitati né al blocco dettato dal mancato accordo sulle compensazioni tra Sindaci ed Edipower, ma semplicemente da un puro calcolo economico: nelle condizioni attuali il raddoppio non risulta più essere conveniente.
Per l'immediato futuro, ribadiamo quindi quanto scritto su "Carnia.la": "Quel che sarà da discutere in Val del lago, nelle prossime settimane, dopo le elezioni, sarà la possibilità, stante il “respiro” dato dal congelamento del Progetto Edipower, di dare attuazione concreta ai progetti di rinaturalizzazione del Lago".  Come arrivarci? Attraverso il confronto. Con la Regione, con le Amministrazioni comunali, con Edipower, con le associazioni degli agricoltori. E, ovviamente, con i Comitati. Il tutto per definire una concorde "volontà politica" sulla finalità, la soluzione tecnica maggiormente preferibile, la copertura economica. Volontât, sintiment e becìns.
(A&D)

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