"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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sabato 8 giugno 2013

Ancora sul "disconseadôr" di via 8 Ottobre ad Alesso

Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota ricevuta da Dino Rabassi in merito alla discussione avviata sul Blog a proposito del dissuasore stradale (di cui qui è stato proposto il termine "disconseadôr") di via 8 Ottobre ad Alesso. E' evidente comunque che la discussione, che si è sviluppata anche sul piano della terminologia friulana, nasceva dalla collocazione del manufatto, elemento che ha - soprattutto sulla pagina facebook -  registrato diversi interventi, riguardanti la pericolosità del tratto stradale e il tema delle eventuali sanzioni da imporre agli automobilisti indisciplinati. E' altrettanto evidente che non si può cjapâ pal copìn i lettori e obbligarli  a intervenire su un determinato argomento: ciascuno offre il proprio contributo in base alla propria sensibilità ed ai propri interessi (e questo è proprio il lato positivo della libera discussione sul Blog e - si consenta - il frutto dello sforzo di chi questo spazio continua a mantenerlo vivo). Se le preoccupazioni espresse da Rabassi risultano in larga parte condivisibili, c'è da  aggiungere che nemmeno con questo intervento si è riusciti a comprendere le ragioni per cui è stato deciso di collocare il "disconseadôr" proprio in quel punto. La discussione è dunque ancora aperta ad ulteriori contributi informativi. (A&D)
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DISSUASORE DI ALESSO
Da tempo volevo intervenire su una discussione recentemente apparsa sul blog.
Innanzitutto non vorrei apparire il “solito” criticone negativo a prescindere, ma un semplice cittadino che esprime una sua opinione, alla luce del sole e sottoscrivendo quanto afferma nei modi e toni dovuti.
Voglio inoltre sottolineare che quanto dirò, a suo tempo e seppur solo telefonicamente, lo discussi con il Sig. Sindaco per capire la scelta fatta dall’Amministrazione e che tuttora mi lascia perplesso.
Premesso ciò, chiarisco che tratterò del dissuasore posto su via 8 ottobre e allo scambio di opinioni tra i frequentatori del blog che, anziché valutare l’utilità dello strumento così come posto in essere, hanno disquisito a mò di tavola rotonda sul come dovesse tradursi in friulano la parola “dissuasore”.
Andando al sodo quindi, vorrei ricordare che Via 8 Ottobre è la strada principale d’accesso ad Alesso la quale, partendo dal bivio con la S.R. 512 del Lago e mediante due rettilinei, si immette su piazza IV Novembre: il primo rettilineo è lungo circa 500 metri ed il secondo poco più di 150.
Stante che il primo rettilineo è quello dove si affacciano, su ambo i lati, diverse abitazioni le cui uscite aggettano direttamente sulla strada, che la via è munita di un marciapiede solo su un lato e per di più alternato, che diversi veicoli non rispettando lo stop presso il cimitero, entrano già in velocità su Via 8 ottobre oltrepassando così e di molto il limite fissato dal codice della strada, che la vigilanza è quanto meno vicino allo zero, mi sono chiesto se non era il caso di allestire questo dissuasore all’inizio di via 8 ottobre anziché quasi alla fine.
Orbene, il dissuasore è stato invece posto sul secondo rettilineo a circa 70 metri dal suo inizio: questi sono i fatti.
Le motivazioni edotte dal Sig. Sindaco non le sto ad elencare o a criticare, e nemmeno la dispersiva e quanto meno stucchevole discussione sulla traduzione in friulano del termine “dissuasore” anziché dell’utilità o meno dello strumento così come posto in opera.
Ritengo però che é ora di prendere atto del pericolo creato dalle elevate velocità su via 8 ottobre e al più presto porvi rimedio: lo afferma uno che già da piccolo ha rischiato di essere travolto da un camion della Sade sul cancello di casa oltre a scoprire, solo recentemente e per caso, che il motivo per cui il coperchio della cassetta per lettere fosse sempre aperto, non era dovuto a dimenticanza del postino, bensì allo spostamento d’aria causato dai mezzi in transito radenti il muro di cinta, che certamente non andavano a 50 all’ora.
Penso che rotonde, dissuasori, vigilanza e quant’altro ai fini della sicurezza dei cittadini debbano essere sempre ben ponderati e, stante anche le scarne disponibilità economiche, realizzati ove effettivamente necessitano: il tutto al di fuori di gusti o giudizi personali che debbono sempre lasciare il passo alle priorità dettate dalle emergenze

                                                                                  Dino RABASSI  

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