"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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lunedì 26 agosto 2013

Palâr, davvero "terra di nessuno"? - VI

Riceviamo da Dino Rabassi una nota in risposta all'intervento di ieri del sindaco Augusto Picco, con la specifica premessa che "Non è una polemica ma un chiarimento".
A tutti i lettori ribadiamo che lo spazio che viene offerto dal Blog deve essere utilizzato per l'analisi dei fatti e la definizione di ipotesi di soluzione dei problemi, tralasciando qualsiasi offesa di carattere personale.
Con questo spirito, un rinnovato ringraziamento a quanti ci seguono. (A&D)
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Questione Palar : Risposta a Picco -

Caro Augusto, debbo dire che il tuo articolo su "Alesso e Dintorni" contenente una critica ad un mio intervento precedentemente pubblicato sullo stesso blog, mi ha lasciato perplesso.
Ricordo che il mio scritto sulla “Questione?"  Palar, nel citare sia l’art. 146 della Legge 490/1999 ove si elencano i beni tutelati per legge tra cui i beni ambientali, sia il Testo Unico delle leggi sulla sicurezza pubblica, testualmente di seguito poi afferma: “che le leggi a difesa del territorio ci sono già e che vanno al di la e al di sopra delle paturnie di Sindaci, Assessori e privati in materia di patrimonio pubblico!”
Va da se che, se avessi voluto riferirmi a te o alla tua Amministrazione, certamente non avrei usato il plurale, ma il singolare o, come mio uso, avrei citato direttamente te con nome e cognome.
Il mio intervento invece era rivolto ai numerosi lettori del Blog e non solo locali, che proponevano diverse soluzioni sulla questione “Palar” tra cui: la costruzione di servizi, aree picnic, aree di deposito rifiuti ecc., interventi da effettuare su un bene paesaggistico già tutelato dalle citate leggi.
Grazie al mestiere che svolgo in quel di Venzone: (Un Centro Storico Monumentale, due fiumi e diversi torrenti sul suo territorio, oltre al Parco delle Prealpi Giulie), quasi ogni giorno ho tra le mani simili problemi.
Il mio intento quindi, era di chiarire ai lettori che non è semplice attuare interventi compatibili in queste zone, dato che esistono varie quanto specifiche norme in materia da rispettare e far rispettare.
Non è un problema di immediata e facile soluzione quindi, ritengo però intollerabile un uso indiscriminato del territorio come tante volte avviene sia da parte di Amministrazioni pubbliche che da privati, i quali non tengono affatto conto di queste norme o che, addirittura, preferiscono ignorare aggirandole furbescamente: da qui le “paturnie”.
Chiarito ciò Augusto, vorrei assicurati che nessuno come gli ex Amministratori sono in grado di comprendere quanto sacrificio comporta l’essere un Amministratore pubblico sia nel sopportare le pressioni di parte, che nel mediare legittimamente i diversi interessi, oltre alla sfera privata che viene pesantemente coinvolta.
Ne consegue che, al di la delle condivisioni o meno sulle soluzioni ai problemi che quotidianamente un Amministratore deve provvedere, non mi permetterei mai di accusarlo di scarsa volontà o negligenza nello svolgimento del mandato, ritenendo che ognuno di noi, specialmente i Sindaci e gli Amministratori di Trasaghis che personalmente conosco, abbiano sempre onorato nella giusta, ma spesso oltre, misura il loro impegno.
L’importante, come sempre, è avere la coscienza tranquilla nella convinzione di aver dato il meglio di noi stessi in quel mandato che la gente, di cui noi facciamo parte, temporaneamente ci ha affidato.
Augurandomi di aver chiarito: con amicizia,

Dino RABASSI  

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