"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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mercoledì 2 aprile 2014

Quel che si muove a ... Bordan. Scherzi da primo aprile, ormai è tradizione

Anche ieri mattina, a  Bordano, come ogni primo aprile ormai da diversi anni, gli abitanti hanno trovato la piazza del municipio riempita di ogni varietà di oggetti: dagli stendibiancheria carichi di panni ai mobili da giardino, dai vasi di ogni genere alle vecchie biciclette, motorini e moto, carriole, attrezzi edili, panche, cucce, vecchi giocattoli per bambini, Ape ed altri autoveicoli e chi più ne ha più ne metta (quest'anno anche una gallina, collocata stupita sopra delle balle di fieno). Si tratta ovviamente di uno scherzo del primo aprile, in quella che è ormai diventata una tradizione. Sono azioni scherzose  che vengono preparate e messe in opera dai  giovani bordanesi durante la notte, che fanno poi correre presso il piazzale tutti quelli che  hanno dimenticato qualcosa fuori porta nella notte del 31 Marzo (e qualcuno aggiunge di aver intravisto quest'anno  delle ombre che entravano in azione anche all'interno dei muri di cinta: simpri plui difìcil!)

Del "marcjât" di quest'anno, una selezione di immagini tra quelle pubblicate su Internet da Giorgio, Stephanie e Suan.












Per spiegare le origini della tradizione, è sempre valido rifarsi alla lettera spedita da Emi al Messaggero Veneto ancora nel 2007:

2 commenti:

  1. In realtà, sembra che ci siano episodi precedenti agli anni in cui fu "operativo" Emi. Mio papà (classe 1941) dice che talora i ragazzi più grandi portavano via di notte bareles,barelins e altri attrezzi. Li issavano con le corde sui rami dai tistignârs, sui Cuei di Bordan. I malcapitati così si ritrovavano a pagare un bonario "riscatto" per riavere le proprie cose, evitando di doversele andare a recuperare da soli in collocazioni quantomeno curiose. Si parla di scherzi, ovviamente. Non di rapimenti e riscatti!

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  2. Come ho raccontato nel 2007 ,questa è una vecchia tradizione bordanese ,nessuno sa quando è iniziata ,ma di sicuro era un diversivo alla vita monotona dei giovani, quando non c'erano televisioni ,discoteche e specialmente soldi.. Anche io negli anni 70 ,assieme ai miei coetanei, ho partecipato a queste "raccolte" ,ma a quei tempi era un po' rischioso portare carri ,e tutto quello che si trovava tra le strette vie di Bordano..(ultimamente c'è il problema dei ladri)..però era il diversivo del sabato sera e feste comandate. Ora la tradizione continua ormai codificata ed unificata solo al 1° aprile ,Speriamo bene e Mandi

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