"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

sabato 31 maggio 2014

Il giorno del Giro. Verso lo Zoncolan, per la Val del Lago

Anche quest'anno il Giro d'Italia torna in Val del Lago. Accade nella penultima tappa, la decisiva, caratterizzata dall'arrivo in salita allo Zoncolan. Ma la tappa di oggi non sarà solo lo Zoncolan. Sarà un vero e proprio tappone di montagna che partirà da una Maniago avvolta di rosa alle 12.15 di  e attraverserà mezzo Friuli: Sequals, San Daniele, Majano, Buja, Osoppo, la val del Lago e poi la Carnia. Dove si deciderà quest’edizione della corsa.
Ecco le fasce orarie previste per il passaggio della corsa  in Val del Lago:
PONTE DI BRAULINS   tra le 13.29 e le 13.36
BORDANO                      tra le 13.34 e le 13.42
INTERNEPPO                 tra le 13.38 e le 13.47
SOMPLAGO                   tra le 13.42 e le 13.51
CAVAZZO                       tra le 13.47 e le 13.57
PONTE AVONS             tra le 13.52 e le 14.02

Ovviamente, i   lettori e gli sportivi che lo desiderano potranno mandare al Blog immagini, pensieri, commenti e sensazioni sul passaggio della carovana rosa.



venerdì 30 maggio 2014

Dopo Sauris, Verzegnis. E sul Lago di Cavazzo c'è qualche brivido... (II)

L'annuncio delle prossime operazioni di sfangamento del lago di Verzegnis, alla luce dell'esperienza recente di Sauris, ha suscitato preoccupazioni di ordine naturalistico e ambientale. Sul tema interviene Giacomo De Vita  che segnala la interdipendenza  delle diverse problematiche e la necessità di una presa di posizione comune e condivisa.

La notizia del possibile "sfangamento" del lago di Verzegnis, che giustamente suscita le preoccupazioni dei Comitati e degli amici pescasportivi, non potrà non avere delle inevitabili ripercussioni sull'attività e sulla credibilità delle amministrazioni locali e dell'Ente Regione. Quest'ultimo sarà chiamato a dimostrare che le indicazioni della IV Commissione Consiliare Permanente, non sono state delle semplici enunciazioni di buoni propositi, prive di contenuti pratici ma, orientamenti vincolanti, ineludibili e non derogabili.
Analoghe considerazioni vanno fatte per le Amministrazioni locali, intanto prendendo atto dell'assoluta necessità di una posizione unitaria, da parte di tutti i Comuni interessati. Non ci sono solo Cavazzo e Verzegnis; sono pesantemente coinvolti anche Tolmezzo, Trasaghis, Bordano, Amaro, Venzone e forse anche qualcun altro. Presentarsi all'incontro del prossimo 13 giugno (che non è lontano) con una sola voce e quindi con una maggiore forza contrattuale, mi sembra essenziale.
Restringendo il campo d'azione sulla neonata Amministrazione Comunale di Cavazzo, credo che il problema "sfangamento" costituirà il primo banco di prova su cui si misureranno non solo la credibilità ma anche le capacità operative e di comunicazione sia della maggioranza che delle opposizioni. Vedremo quali saranno le capacità nel decidere e nell'informare la popolazione, delle decisioni assunte. Lo scempio perpetrato ai danni del torrente Lumiei nei mesi scorsi, è sotto gli occhi di tutti; facciano in modo che non si ripeta.
Si è parlato del Lago e del Tagliamento; non una parola sul rio Ambiesta che, probabilmente sarebbe il corso d'acqua più coinvolto nell'operazione, uscendone praticamente annientato.
Mandi.
Giacomo De Vita  

Trasaghis dopo il voto (II)

«Attenzione per il lago»

Augusto Picco confermato sindaco. Entro una settimana la nuova giunta

TRASAGHIS. Augusto Picco è stato riconfermato sindaco a Trasaghis con il sostegno della lista “Per Trasaghis”, che ha raggiunto il 51,62% dei voti raccogliendo 727 voti contro il 47,70% ottenuti dallo sfidante Giorgio Rodaro, sostenuto dalla lista “Io Cittadino” che ha avuto 663 voti. Picco ha vinto a Trasaghis, Braulins, Peonis e Alesso, mentre Avasinis ha scelto lo sfidante Rodaro.
La campagna elettorale si è concentrata in particolare sul lago dei Tre Comuni: «Siamo soddisfatti del risultato - dice Augusto Picco - anche per la grande discussione che si è sviluppata negli ultimi anni sul possibile raddoppio della centrale Edipower. Durante la campagna elettorale ci sono stati comportamenti discutibili da parte di alcuni componenti dei comitati che si sono schierati apertamente con i nostri avversari».
Augusto Picco, che conta di far conoscere la composizione della sua squadra di giunta entro la prossima settimana, assicura grande attenzione per il grande bacino naturale: «Sarà la stessa attenzione che abbiamo avuto in questi anni - spiega - e su ciò saremo aperti al confronto».(p.c.)
da: "Messaggero Veneto", 29 maggio 2014

Domenica torna a Trasaghis l'Ale Rock Festival

Ale rock festival 2014 a Trasaghis, 1 giugno Eventi a Udine

L'Associazione Music-Ale, nata in ricordo di Alessandro Lenardon, scomparso tragicamente il 2 giugno del 1996, è stata costituita per contribuire a sviluppare il coinvolgimento dei giovani in attività a scopo ricreativo e di solidarietà. L'Associazione organizza la manifestazione Ale Rock Festival che si tiene a Trasaghis il 2 giugno di ogni anno, per sostenere le finalità sociali di volontariato previste dallo statuto.
Filo conduttore delle attività svolte dall'Associazione, è la musica, che anche secondo lo statuto, rimane un veicolo fondamentale per la crescita e la condivisione dei nostri giovani.
In questi anni è stata instaurata una fruttuosa collaborazione con l'Associazione Luca Onlus, realtà locale molto conosciuta che opera a sostegno delle famiglie e dei bambini affetti da tumore e da gravi malattie, cui sono stati destinati contributi a sostegno delle attività.
In collaborazione con la famiglia Lenardon, che ha scelto lo strumento della beneficenza per ricordare il proprio caro, si sta portando avanti un progetto per la costruzione di una struttura scolastica in Africa, progetto che è stato sostenuto anche dal Comune di Trasaghis.
E' intento dell'Associazione ampliare l'offerta di attività e di proposte, per raggiungere il maggior numero possibile di persone che, partecipando alle attività, contribuiscano allo scopo fondamentale di Music-Ale, ovvero la beneficenza.
Negli anni scorsi si sono avvicendati sul palco dell'Ale Rock Festival grandi realtà musicali friulane come:
Pinkarmada, Living Dolls, Barbariga, Mad Scramble, Power Flower, Johnny Cane Band, Glasgow Sailors, 7 days weekend, Da Est, Matteo Bellotto, Decanto, Lounge Bossa, AlianteEnsamble, Renzo Stefanutti, Criminal's Party....
Ecco invece il programma di quest'anno:
DOMENICA 1° giugno dalle 16.30, area campo sportivo di Trasaghis
99%
La novità spesso arriva da una miscela di ispirazioni differenti. Dal rock al funky, con contaminazioni metal: questa la piattaforma sonora che la band offre al pubblico per uno spettacolo inusuale, che abbraccia stili e periodi musicali diversi, dando immagine completa del pensiero musicale più o meno recente.



Acustic Hole Band
"Gli Acustic Hole Band sono un gruppo di musicisti provenienti da diversi gruppi attivi in Regione e che hanno deciso di suonarsi le loro canzoni preferite, a partire dal grunge per passare al new metal e altro, il tutto arrangiato in acustico lasciando che le melodie prendano spazio. Sul palco Matteo Bellotto (voce e chitarra) Alessio Tax Tassotto (voce) Luca Moreale (chitarra) Matteo Floreani (chitarra) Emiliano Rossi (basso)."

dalle 20.30 grande chiusura con

Alessandro Lepore
In esclusiva per l'Ale Rock Festival 2014, direttamente da Roma, il cantautore di origini gemonesi riproporrà alcuni brani tratti dai suoi album registrati negli Stati Uniti - How Much Time e 24/7 - passando attraverso cover degli artisti che maggiormente lo hanno influenzato. Una chitarra e la Sua Voce. Non serve altro!



Cindy Rock History
La storia del rock dagli anni 50 ad oggi, da Elvis ai Beatles, dai Rolling Stones a Jimi Hendrix, dai Led Zeppelin ai Deep Purple, AC-DC, Bon Jovi, Metallica, Aerosmith, tutte le hit che hanno segnato le tappe piu' importanti della storia della musica rock! Tutto accompagnato da proiezioni di video originali e immagini di repertorio (tutto sincronizzato)!!
Alla Chitarra ANDREA RIGONAT Chitarrista di ELISA




Potrebbe anche interessarti:http://www.udinetoday.it/eventi/concerti/ale-rock-festival-2014-trasaghis-1-giugno-2014.html
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giovedì 29 maggio 2014

Dopo Sauris, Verzegnis. E sul Lago di Cavazzo c'è qualche brivido...

Acqua dal lago al rio, si teme l’effetto Sauris

Edipower provvederà allo sfangamento dell’Ambiesta. Il Comitato avverte: niente danni 

TRASAGHIS. Concluse le elezioni nella Val del lago, la questione relativa alla tutela dell’ambiente torna a farsi sentire da parte dei comitati, preoccupati dalla notizia che Edipower ha fatto pervenire ai Comuni posti lungo l’asta del Tagliamento, da Verzegnis e Tolmezzo in giù, una comunicazione relativa all’imminente necessità di sfangamento del bacino dell’Ambiesta. In pratica, sembra ci sia la volontà di togliere tutto il fango attualmente presente nel bacino di Verzegnis: «Ci auguriamo - ha detto Dino Rabassi del Comitato a difesa e sviluppo del lago - che nell’incontro fissato il 13 giugno nella sede della Regione per prendere cognizione del piano operativo, questa volta i sindaci pretendano idonee garanzie non solo per il Tagliamento, ma anche per il Lago che verranno coinvolti in questa operazione, onde prevenire gli orrori di pochi mesi fa provocati dallo sfangamento del bacino di Sauris».
Dino Rabassi ricorda come la salvaguardia in particolare del grande bacino friulano sia stato al centro della campagna elettorale appena conclusa: «Non per nulla - dice - i Comitati hanno sentito l’esigenza di un dibattito pubblico con i candidati sindaci di Cavazzo Carnico e Trasaghis sul problema “lago” poco prima del voto dato che l’importante indicazione del 15 gennaio scorso della IV Commissione Consiliare Permanente in materia di tutela del Lago e in generale delle acque, non era sembrata degna di particolare attenzione da parte degli amministratori locali».
La notizia di una possibile “operazione sfangamento” per il lago di Verzegnis, conosciuto anche come “Ambiesta”, preoccupa anche il mondo della pesca sportiva; il timore è infatti che i milioni di metri cubi di fango che si vuole portar via dal fondale del bacino carnico possano essere riversati, attraverso determinate condotte, nelle acque del Tagliamento.
A quanto pare la segnalazione mandata da Edipower ai Comuni riguarda un intervento che si vuole fare nel mese di settembre: «Dopo aver visto le conseguenze dello sfangamento del lago di Sauris - osserva Claudio Polano, consigliere dell’Ente Tutela Pesca - non vorremmo che un intervento di questo tipo possa andare a colpire le acque del Tagliamento dove oggi è in corso il ripopolamento del Temolo e della Trota Marmorata, specie che sono protette anche dalla direttiva europea “Acqua”. Siamo pronti a fare le nostre proposte in modo tale che l’intervento di sfangamento non vada a compromettere l’ambiente naturale del Tagliamento: l’arrivo del fango va a colpire i branchi di pesci giovani, e allo stesso tempo si deposita sui fondali non permettendo lo sviluppo di alcuna forma di vita, distruggendo così un ambiente unico».
(Messaggero Veneto, 29 maggio 2014)

Mandi Franco! Oggi anche il Lago piange

Franco Marchetta non c'è più. Altri parlano e parleranno di cosa significhi questa perdita per il mondo della cultura friulana, per la stessa lingua friulana che lo ha visto coraggioso interprete della sperimentazione e del rinnovamento.
Qui vorrei ricordare quel che Franco Marchetta ha rappresentato per il Lago, sotto molteplici aspetti.
Marchetta, da architetto,  è stato innanzitutto il principale artefice del  Piano particolareggiato del lago del 1982, un progetto della Comunità Montana del Gemonese poi adottato dai Comuni per molti versi rivoluzionario  che, oltre alla stesura pratica, ha visto il suo impegno per farlo conoscere e spiegarne le caratteristiche (vedi Appunti in margine ad un'esperienza, in "Il recupero del territorio", Università di Udine, 1984 oppure Obiettivi, strategia e progetti del Piano particolareggiato del lago del 1982, in "Obiettivo Lago", 1989).
Franco non era però solo un tecnico: è stato capace di tratteggiare le caratteristiche dell'ambiente-lago con una  capacità narrativa e descrittiva spesso  insuperata. Basti rileggere poche pennellate tratte da Val dal Lac del 1987:
Il Lago è scontroso e difficile da farsi amare: non possiede l'esuberanza di chi offre (civetteria narcisistica di altri laghi) scenari indimenticabili per indimenticabili amori a prima vista (esistono poi?)
Il Lago è problematico, è lunatico, con le sue capricciose escursioni del livello delle acque che, mutevoli nell'arco di una sola giornata, lasciano dietro a sé gli effetti, non sempre gradevoli, delle radici dei salici scoperte, di una bellezza tormentata e autunnale, ma deboli (solo per quel tanto di provvisorio che trasmettono a chi guarda l'albero che non sempre riesce a reggersi saldo e diritto). Il Lago è freddo, un suo abbraccio (sia pur breve e fugace) difficile, solo per pochi e coraggiosi amanti.
E allora? E allora è un amore sottile, non esuberante e chiassoso, non per un'immagine fantastica, ma nemmeno per un figlio di un dio minore, bensì per quella essenza viva, sensibile, triste, ricca, calma, sofferta, forte (quasi una essenza di presidio: sì, ci sono ancora, non mi hanno cancellato…
o il brano "Dissolvenze" dalla raccolta "Il tempo morbido" del 1993:
La riva, appena fumosa di una bruma serale che confonde i profili delle presenze a pelo dell'acqua (presenze immobili, di canne là in mezzo e di salici affoganti nell'acqua più prossima alla sponda), è lambita da un'acqua gelida che, per via dell'accumulo, quasi la copre interamente. Ed è un'emozione di certa misurata desolazione che ora lo vince. Per via degli artigli dei salici abbarbicati in aria per non cadere in acqua, per le rade presenze di animali (nel nero tracciante di una folaga), per le cime incombenti che cingono, racchiudono, costringono più in basso, in una spinta che pare come di soggezione, attorta e frastagliata nel loro specchiarsi, anche l'acqua.
Marchetta aveva ovviamente seguito con attenzione partecipata il dibattito sulla questione Edipower e, a tal proposito, aveva prodotto una lunga e assai articolata riflessione che forse, quando uscì, non ebbe la meritata attenzione (si può rileggerla qui http://cjalcor.blogspot.it/2010/12/lago-una-articolata-riflessione-di-f.html). In quei giorni, alla fine del 2010, Franco Marchetta scriveva:
Ecco da dove nasce la meravigliata sconfitta di Edipower. Il nuovo progetto di sfruttamento non può essere più portato avanti per la sua inattuabilità culturale. Non è possibile procedere. La gente ha sottratto alla trattativa gli elementi propri di chi credeva di condurla: la quantificazione economica. Non si può quantificare economicamente un patrimonio culturale.
Chi ha detto che non esistono più i profeti?

                                                                                          Pieri Stefanutti

mercoledì 28 maggio 2014

Campo sportivo di Alesso, problemi da affrontare e risolvere

Da più parti si segnalano problemi relativi al campo sortivo di Alesso, auspicando l'intervento dell'Amministrazione comunale.
Qualche settimana addietro Gjno aveva ricordato l'urgenza di intervenire sulle tribune:

Si torna a giocare con belle speranze, fondate ambizioni, graditi ritorni e concrete certezze; con il massimo impegno di tutti per raggiungere lo scopo. Alla nuova giunta comunale l’impegno per il rifacimento della copertura della tribunetta. 
Gino Turisini Alesso
Messaggero Veneto, 11 maggio 2014



Un articolo nelle pagine sportive del MV richiama invece l'attenzione sul vecchio problema della titolarità del campo stesso:

Campo di Alesso ancora off limits 
UDINE Trasferta-casalinga. Val del Lago ancora una volta in trasferta-casalinga sul campo del Trasaghis, e molto probabilmente sarà così per tutte le gare interne. Motivo? Per disposizioni federali all’atto dell’iscrizione, le società devono allegare il certificato attestante la proprietà comunale del terreno di gioco e questo la Val del Lago non ha potuto farlo in quanto il campo di Alesso è ancora di proprietà del Demanio. Speriamo che il nuovo sindaco risolva al più presto la “question” .



Il Blog seguirà ovviamente la cuestion, segnalando se si verificheranno sviluppi. Ai lettori, come sempre, l'invito a intervenire con contributi e suggerimenti.
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ADDENDA

Oltre ai diversi commenti pervenuti, un articolato contributo chiarificatore:

Mi inserisco sulla questione del Campo Sportivo di Alesso dove tutti, chi più chi meno, danno consigli spesso senza alcuna conoscenza.
     Nel 1994 da Sindaco, assieme all’allora Presidente della Val del Lago Picco Vanni, prendemmo appuntamento con l’allora intendente di finanza dott. Mannino ed il geom. Bugari in rappresentanza del Genio Civile per tentare di risolvere il caso: il primo perché i beni demaniali erano gestititi economicamente da questa autorità, la seconda perché la gestione tecnica sempre di questi beni, facevano riferimento a quest’ultimo Ente.
    Oltre a ciò, l’attuale gestore della Centrale Elettrica di Somplago,che sostituì l’allora ENEL, in caso di emergenza è autorizzato all’allagamento, seppur controllato, della zona.
     Avendo al tempo trovato a fatica un accordo e pur mettendo a disposizione l’Amministrazione Comunale nei limiti previsti dalle leggi, non avemmo l’accettazione del Presidente Picco Vanni che non gradiva questa soluzione, la quale consisteva nel pagamento rateale degli arretrati di affittanza di 5 anni, oltre alla costruzione di un argine che difendesse la struttura ed il pubblico dalle possibili esondazioni.

      Tutto quindi si arenò! Ben sapendo, data la mia esperienza professionale, che oggi ben difficilmente si sanerà tale situazione (l’usucapione ad esempio sui terreni demaniali non è consentita), evitiamo almeno di sollevare polvere e dibattiti su una situazione di per sé già difficile e che può divenire ben più complicata se non esplosiva..

     Lasciamo quindi lavorare tranquille le autorità competenti.


                                                                                                  Dino  RABASSI 




   



Bordano, prospettive ancora incerte per la Casa delle Farfalle

Tutto tace relativamente alla questione "Casa delle farfalle" di Bordano, chiusa da tempo. Un avviso sul sito del Comune annunciava che anche la riunione fissata per decidere sul futuro della struttura  era stata  rinviata a data da destinarsi. Poi, più nulla.

Una lettera pubblicata l'altro giorno sul MV segnala lo sconcerto per la situazione da parte dei potenziali visitatori:

BORDANO 
Un’occasione sprecata 

Messaggero Veneto, 26 maggio 2014

Io e mio marito abbiamo fatto recentemente una vacanza in Friuli dove abbiamo molto apprezzato i paesaggi, la gastronomia e i siti di interesse storico. Purtroppo però siamo rimasti molto delusi da Bordano. Ci era stato detto che il posto meritava una visita perchè erano stati costruiti nella “casa delle farfalle” habitat adatti ai diversi tipi di farfalle e si potevano ammirare esemplari veramente molto belli. Inoltre anche il paesino era stato abbellito con murales sul tema. Con nostro grande disappunto la “casa della farfalle” è chiusa fino a data da destinarsi perchè è stata indetta una gara di appalto per la gestione. È possibile che non sia stata indetta prima in modo da avere una continuità nella gestione? Forse mi si obietterà che il problema non è sentito neppure dalla popolazione. Se è così la cosa mi fà ancora più allibire perchè è un’iniziativa che può portare turismo e quindi denaro (penso all’indotto come posti di ristoro, vendita prodotti artigianali). In un momento di crisi economica così evidente mi piange il cuore vedere che si sprecano così superficialmente occasioni come questa. 
Ivana Di Nunno Turista


Colpisce, nella lettera, quel riferimento al mancato coinvolgimento della popolazione locale. Sul tema, il Blog aveva ospitato tempo addietro l'importante riflessione di Claudia P. (vedi http://cjalcor.blogspot.it/2014/03/farfalle-di-bordano-no-uneredita-fatta.html). Ma è forse un "nervo scoperto" sul quale merita ancora discutere.

martedì 27 maggio 2014

Trasaghis dopo il voto (I)

Il riconfermato sindaco Augusto Picco ha inviato al Blog una nota nella quale esprime il ringraziamento a quanti lo hanno sostenuto:

"Un sincero ringraziamento a tutte le elettrici e a tutti gli elettori che hanno ritenuto di rinnovarmi la fiducia.
La campagna elettorale non è stata facile, ringrazio innanzitutto la mia famiglia, mia moglie Sira Piovesan e le mie figlie per il sostegno che mi hanno dato in questi mesi in cui sono stato poco presente.
Ringrazio tutti i candidati della lista PER TRASAGHIS per l’impegno profuso, ringrazio le molte persone che hanno lavorato a favore della mia candidatura, facendolo in modo onesto, propositivo e sincero.
Abbiamo vinto con lealtà e dignità e di questo andremo sempre fieri!
Parafrasando il Presidente del Consiglio Renzi posso dire che anche a Trasaghis ha vinto la speranza contro la paura!
Ai cittadini di Trasaghis, a tutti i cittadini, ribadisco il mio impegno a favore della comunità continuando con responsabilità ad assolvere il ruolo che mi è stato affidato."



Trasaghis, la composizione del nuovo Consiglio comunale


Cavazzo, la composizione del nuovo Consiglio comunale


lunedì 26 maggio 2014

A Trasaghis riconfermato sindaco Augusto Picco



Cavazzo, il nuovo sindaco è Gianni Borghi


                        

GIANNI BORGHI
  • ESPERIENZA E FUTURO  VOTI 293 (43,67%)




DANILO PUPPINI
  • PER I CITTADINI E PER IL TERRITORIO - LISTA CIVICA - CAVAZZO CARNICO  VOTI 219 (32,64%)

RITA LENISA

  • IL CORAGGIO DI CAMBIARE INSIEME VOTI 159 (23,70 %)

Schede bianche: 6  Schede nulle: 8 Totale votanti: 685
DIREZIONE CENTRALE FUNZIONE PUBBLICA, 
AUTONOMIE LOCALI E COORDINAMENTO DELLE RIFORME
Voti contestati e non assegnati: 0

L'acqua del Lago contro la siccità. Soluzioni nuove a problemi antichi?

A urne chiuse (per non influenzare il voto) e a spoglio non ancora effettuato (con una "fotografia"  scattata quindi prima della proclamazione delle nuove amministrazioni comunali a  Cavazzo e Trasaghis), proponiamo una riflessione di Giacomo De Vita scaturita dopo la lettura dell'ultimo numero de "Il Punto" di cui ha dato notizia anche il Blog  sabato scorso.


1) Nella Pubblicazione edita dai Comitati viene accolta con favore la posizione espressa dalla Commissione Regionale in merito al Piano Regionale di tutela delle acque. Fin qui, nulla da obiettare. Ciò che, invece, fa nascere qualche dubbio, è il fatto che la Commissione Regionale (con il plauso dei Comitati) auspica un "collegamento tra il canale emissario del lago di Cavazzo ed il sistema derivatorio irriguo del Consorzio Ledra-Tagliamento", in cambio di un incremento del deflusso minimo vitale lungo l'alveo del Tagliamento. In altri termini: "Ti do la possibilità di prelevare acqua dal canale di scarico del Lago, ma ne devi lasciare scorrere di più nell'alveo del fiume". Le richieste avanzate dalla Coldiretti e dal Consorzio Ledra-Tagliamento, mi pare andassero in senso leggermente diverso: Non si parlava di aumento del livello di deflusso minimo vitale ma, solo, di potenziamento delle captazioni idriche ad uso irriguo. Come conciliare le due cose? E' evidente che il dubbio potrebbe essere dipanato se si dessero i numeri; se si dicesse, cioè, quanti litri/secondo dovrebbero essere prelevati dal canale SADE e quanti litri/secondo in più dovrebbero essere lasciati al Tagliamento. Per la verità, la Commissione va addirittura oltre e cioè, che i litri totali a disposizione del Consorzio sarebbero gli stessi, a vantaggio di un aumento del livello del deflusso minimo vitale. Su questo problema, credo sarà necessario fare maggior chiarezza.
2) Sulle questioni "Lago" e "Centraline" (con buona pace del sig. "Carobul"), aperte e chiare critiche vengono mosse al programma del candidato sindaco Gianni Borghi che, contrariamente agli altri candidati di Cavazzo e Trasaghis, viene accusato di "frenante arretratezza rispetto alla decisione della Commissione Regionale e di sudditanza verso Edipower". Credo che, come giustamente rilevato dal Blogger, le Amministrazioni comunali (non solo le neo-elette ma, anche quella di Bordano) saranno chiamate ad esprimere chiare posizioni al riguardo.
Mandi. Giacomo De Vita.


Una prima risposta al sig. De Vita, con l'auspicio magari che alla discussione intervengano anche i Comitati e gli amministratori. Come è stato più volte  ricordato sul Blog (v. p. es. i link riassunti in http://cjalcor.blogspot.it/2012/08/lacqua-del-lago-contro-la-siccita-una.html ) dopo le proteste popolari della fine degli anni '80, Coldiretti e i Consorzi  sono già riusciti ad ottenere dalla Regione il parere positivo sulla realizzazione di un collegamento tra l'emissario del lago e le prese dei Consorzi. La novità avanzata dalla Commissione regionale, pare di capire, è che  la quantità d'acqua prelevata dall'emissario dovrebbe assicurare sia "il maggiore deflusso lungo l'alveo del Tagliamento" sia "la portata di concessione al Consorzio". Ugualmente "rivoluzionario" è l'assunto della integrazione tra i due lavori (acqua al Consorzio e al Tagliamento fornita dal by-pass dalla centrale) in una ipotesi da prendere "in considerazione" "mediante studi e valutazioni necessarie". 
Che per passare dalla teoria alla pratica  servano studi e valutazioni tecniche ed economiche è pacifico. C'è in bibliografia tutta una serie di prese di posizione che vanno da "Quell'acqua in più del lago di Cavazzo" a "il lago non ha acqua da cedere". L'importante è poter ragionarci su con calma e ponderazione. (A&D)




domenica 25 maggio 2014

Petizione online per il Lago: "ci sta" anche il WWF

Da parecchie settimane su questo Blog si promuove la petizione online, proposta da R. Brunetti sulla piattaforma change.org, per chiedere una legge speciale a favore del Lago di Cavazzo/Tre Comuni. E' un discorso che ha trovato diversi sostenitori (oltre 1150 le firme raccolte finora) e che può ora appoggiarsi anche al parere della Commissione consiliare regionale che ha ammesso la fondatezza dell'ipotesi by-pass per scongiurare l'immissione di acque fredde e fangose nel  Lago.
La petizione è stata accolta e sostenuta anche dal WWF regionale che, dal proprio sito, invita gli aderenti e simpatizzanti a firmare "la petizione del WWF" pro Lago. Che è, appunto,  la petizione di cui si parla....


(http://regionali.wwf.it/)

E' facile pensare che, dopo il rinnovo delle amministrazioni comunali, il "discorso Lago" dovrà essere ripreso anche da parte delle Giunte e dei Consigli comunali dei territori coinvolti. Esso infatti (come si è cercato di documentare anche sul Blog) è stato presente in tutti i programmi amministrativi presentati dalle diverse liste e ha trovato momenti di discussione e confronto lungo tutta la campagna elettorale.

Nel frattempo, per firmare la petizione, basta cliccare sul box a fianco....

sabato 24 maggio 2014

Il punto dei Comitati su "un importante passo avanti" per il Lago

E' appena stato diffuso l'ultimo numero de "Il punto", la pubblicazione curata dai Comitati  essenzialmente per aggiornare gli sviluppi della "Questione Lago".
Il Lago è ancora l'argomento principe, con una analisi delle risultanze del parere della Commissione regionale La IV Commissione Permanente del Consiglio Regionale il 15 gennaio 2014 in sede di esame del progetto del Piano Regionale di Tutela delle Acque (PRTA) ha, tra l’altro, espresso senza voti contrari,
una posizione nella quale si dice testualmente che "al fine di mitigare il progressivo snaturamento dell’ambiente lacustre, viene contestualmente chiesto che sia presa in considerazione la possibilità di realizzare un canale di by-pass che convogli le acque della centrale direttamente all’emissario del lago per recuperarlo ad una condizione di naturalità". Il parere della Commissione viene definito "un passo avanti tanto più importante perché il termine contestualmente del testo significa che derivazione Ledra-Tagliamento e by-pass del lago vanno collegati tecnicamente e temporalmente".
Relativamente alla posizione della Commissione sulle derivazioni idroelettriche si sottolinea  che "questa presa di posizione di tutela degli ambienti di elevato pregio naturalistico va accolta favorevolmente seppur troppo tardiva rispetto al selvaggio assalto speculativo ai corsi d’acqua della nostra montagna, che investe anche lo scarico del lago, il Leale, il Palar". In conclusione, i Comitati affermano: "Se con l’introduzione di una salvaguardia durante il periodo di consultazione i Comitati vedono accolta una loro fondamentale richiesta di moratoria nel rilascio di concessioni di derivazione, è la posizione complessiva assunta dalla IV Commissione Permanente Regionale sul lago e le derivazioni idroelettriche che viene accolta con favore dai Comitati, i quali sono ben consapevoli che molta strada resta ancora da fare per raggiungere l’obiettivo fissato.
Ma questa strada i Comitati sono fermamente determinati a percorrerla assieme e lealmente con tutti coloro a cui sta a cuore la rinaturalizzazione del lago, la valorizzazione dello stesso e della sua valle."
L'appello finale viene rivolto dai Comitati a quanti, in particolar modo giovani, si presentano il lista alle elezioni: "A questi giovani candidati, siano essi eletti o non eletti i Comitati rivolgono un caldo appello:
- agli eletti a ragionare e votare in Consiglio usando la propria testa e a non trasformarsi in meccanici alzatori della mano approvante il volere del capo o quanto già deciso nel circolo ristretto della Giunta;
- agli esclusi a continuare ad essere presenti e partecipi con le proprie idee e proposte nella vita della propria comunità, che ha bisogno dell’apporto di tutti.".


venerdì 23 maggio 2014

Domenica si vota - Comunali a Trasaghis

AUGUSTO PICCO, nato il 5 dicembre 1970 a CIVIDALE DEL FRIULI (UD), è sostenuto dalla lista PER TRASAGHIS
1) ENZO VIDONI TRASAGHIS (UD) 11/03/1948
2) MANUELA DI SANTOLO SAN DANIELE DEL FRIULI (UD) 27/03/1977
3) ROGER STEFANUTTI GENOVA 16/07/1967
4) SARA CUCCHIARO ROCOURT (B) 28/04/1974
5) OLIVIERO DI SANTOLO UDINE 06/01/1969
6) STEFANIA PISU GEMONA DEL FRIULI (UD) 12/11/1990
7) ENRICO MASIERO ESTE (PD) 03/01/1969
8) MARIA ALBA CECCHINI UDINE 02/07/1974
9) GIOVANNI URBAN GEMONA DEL FRIULI (UD) 18/10/1960
10) MARTINA COMELLI GEMONA DEL FRIULI (UD) 22/06/1990
11) SIMONA TOMAT GEMONA DEL FRIULI (UD) 10/05/1989
12) STEFANIA DI BERNARDO GEMONA DEL FRIULI (UD) 11/01/1973
GIORGIO RODARO, nato il 6 ottobre 1985 a GEMONA DEL FRIULI (UD), è sostenuto dalla lista IO CITTADINO
1) GIANNI TOFFOLETTO TRASAGHIS (UD) 19/05/1962
2) DANIELE COSTANTINI GEMONA DEL FRIULI (UD) 28/10/1975
3) DANIELE ROSSI GEMONA DEL FRIULI (UD) 03/06/1984
4) FLAVIA DI DANIEL GEMONA DEL FRIULI (UD) 11/01/1976
5) MICHAEL FEREGOTTO GEMONA DEL FRIULI (UD) 16/01/1985
6) SYLVIA PIAZZA MONFERMEIL (F) 17/04/1978
7) RUGGERO COCCHI SPILIMBERGO (PN) 29/11/1989
8) ALESSANDRO DI SANTOLO GEMONA DEL FRIULI (UD) 13/10/1993
9) SIMONA ZILLI GEMONA DEL FRIULI (UD) 16/01/1976
10) DANIELA-DESI CUCCHIARO CHIAVARI (GE) 12/03/1964
11) IVAN DE BIASIO UDINE 15/09/1965
12) MARIANNA STEFANUTTI GEMONA DEL FRIULI (UD) 17/02/1976


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