"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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martedì 5 agosto 2014

"Assieme per il Tagliamento" contraria al progetto Edipower di sfangamento

L'associazione "Assieme per il Tagliamento" ha diffuso una nota di contrarietà al metodo previsto da Edipower per lo sfangamento del lago di Verzegnis. Ne parla diffusamente il "Messaggero Veneto" di domenica nell'edizione di Pordenone:

Ambientalisti: possibili rischi dal fango dell’Ambiesta

Messaggero Veneto (edizione PN), 3 agosto 2014

SPILIMBERGO «La nostra Regione, ancora una volta, non si è dimostrata autonoma nè tanto meno speciale». Comincia così una nota di Franca Pradetto, presidente dell'associazione ambientalista Assieme per il Tagliamento, in merito al previsto sfangamento di un volume che va dai 25 ai 35 mila metri cubi di fango dal bacino dell’Ambiesta (in Alta Val d'Arzino, in Comune di Verzegnis) che Edipower prevede di realizzare nel prossimo autunno, periodo ormai quasi alle porte. «Lo svaso di tutto questo fango, prima tramite i quattro chilometri del torrente Ambiesta e poi nel Tagliamento, azzererebbe ogni forma di vita nel torrente ed avrebbe un pesante impatto sul re dei fiumi alpini – denunciano dall'associazione –. Invece di subire passivamente o quasi le volontà di Edipower – continua Pradetto –, la Regione, come altre in Italia, si doti di criteri e disposizioni generali sul tema, anche utilizzando il piano regionale Tutela acque, come fatto ad esempio dalla Provincia di Trento». Il direttivo del sodalizio fa presente che in provincia di Trento il piano regionale Tutela acque prevede un asporto meccanico dei sedimenti, individuando siti di stoccaggio del materiale. «Edipower, invece – accusa Pradetto – preferisce l’eliminazione dei fanghi tramite fluitazione, con tutti i problemi che comporta questa soluzione. Desta preoccupazione anche il possibile impatto della torbidità per il lago di Cavazzo. È probabile che se dovesse malauguratamente avvenire il risucchio di acque fangose, l’impatto sull’ecosistema del lago non sarà solo ottico ma inciderà sul suo delicato equilibrio». Concludendo, per Pradetto la Regione «deve impedire questa ipotesi, memore del recente disastro dello svaso del Lumiei e deve salvaguardare l’interesse comune, prima e oltre il seppur legittimo interesse di Edipower, che evidentemente ha puntato sulla soluzione con i tempi più brevi e i minori costi».(g.z.)
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Anche "Il Gazzettino" di domenica ha rilanciato in evidenza la notizia della presa di posizione dell'associazione ambientalista:


2 commenti:

  1. il problema non è tanto il Tagliamento che, con i suoi volumi d'acqua, è in grado di ripulirsi alla svelta, quanto quel povero piccolo paradiso dell'Ambiesta che chissà dopo quanti anni si riprenderà...

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  2. Il problema, Mattia, no è tanto l'Ambiesta che con il tempo è in grado di ripulirsi, ma il LAGO DI CAVAZZO dove i fanghi rimarranno in sempiterna saecula!

    ... e svegliamoci un po'!

    RispondiElimina

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