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giovedì 26 marzo 2015

La Casa delle Farfalle di Bordano riapre a Pasqua

Torna lo spettacolo delle farfalle

La “Casa” riaprirà a Pasqua e punta alla conoscenza scientifica in modo scenografico

BORDANO. Nell’uovo pasquale ci saranno le farfalle. Sarà proprio il prossimo 5 aprile, giorno di Pasqua, la giornata ufficiale di riapertura della Casa delle farfalle, rimasta chiusa per tutta la scorsa stagione a causa del perdurare delle pratiche burocratiche collegate alla gara per l’affidamento della nuova gestione, che è stata infine attribuita alla cooperativa Farfalle nella testa. Ora i nuovi gestori hanno di fronte una decina di giorni di lavoro per gli ultimi accorgimenti, ma la struttura è ormai pronta per accogliere i visitatori con la prossima stagione.
«Ripartiamo dalle farfalle – ha spiegato Stefano Dal Secco, presidente di Farfalle nella testa – che di fatto sono state il punto di partenza: le crisalidi stanno già arrivando dai Paesi tropicali e ne abbiamo ordinate tante perché vogliamo concentrarci su quelle e sugli invertebrati in particolare, che attualmente stanno riscontrando molto interesse a livello internazionale. Abbiamo puntato anche su grandi gigantografie negli allestimenti e allo stesso tempo, oltre a coleotteri viventi e diverse specie, su plastici di insetti che si aprono per poter vedere gli interni. L’obiettivo è trasmettere una conoscenza scientifica, ma in modo spettacolare».
La Casa delle farfalle riaprirà dunque domenica 5 aprile dalle 9 alle 19 e manterrà quell’orario il sabato e la domenica, oltre che nei giorni festivi, mentre per il resto della settimana resterà sempre aperta fino alle 18. Questo fino al 31 ottobre, quando terminerà la stagione, ma già si ragiona per permettere alla struttura d’essere sempre operativa.
«Ora è presto per parlarne – dice Dal Secco – anche perché sarebbero necessari determinati investimenti all’illuminazione per far sì che le farfalle possano riprodursi anche nel periodo autunnale e invernale, però certamente cercheremo di trovare un modo per far sì che la struttura sia operativa tutto l’anno, se non altro in una logica relativa alla didattica».
La nuova Casa delle farfalle punterà a diventare anche un centro di ricerca dove, oltre a ricevere visitatori, si vuole lavorare in modo particolare con le scuole e allo stesso tempo avviare progetti in collaborazione con università e centri studi sia italiani che nei paesi tropicali: tra gli obiettivi, anche quello di aprire un proprio centro studi anche in Costa Rica, dove da tempo sono in corso rapporti con i produttori di farfalle.
Se da un lato, Farfalle nella testa apre anche al territorio, a tutte le realtà operative nel Gemonese e sul territorio regionale in particolare, cercando anche di operare nel campo dell’eco-turismo con una particolare attenzione verso lo studio delle piante autoctone, dall’altro ci tiene a offrire una conoscenza del mondo tropicale e a volte anche in forma gastronomica con le cene dedicate ai cibi di quei paesi.
«Un altro obiettivo – spiega Dal Secco –, con il progetto Danaus, in viaggio con la scienza, è anche quello di diventare tour operator per chi è interessato a visitare i Paesi tropicali, accompagnati da guide scientifiche specializzate e con l’avallo di importanti istituzioni scientifiche».


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