"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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lunedì 10 agosto 2015

Osservazioni dei Comitati al Piano Regionale di Tutela della Acque

Il  Comitato per la tutela e lo sviluppo del Lago (di Cavazzo) con sede ad Alesso ed il Comitato tutela acque del bacino montano del Tagliamento con sede a Tolmezzo, hanno presentato alla Regione una serie di osservazioni al Piano regionale di tutela delle acque – allegato alla delibera n.2641 del 30 dicembre 2014 aventi lo scopo di ribadire l'importanza del tema del by-pass dal Lago richiedendone l'attuazione. 
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Premessa:

Per risolvere le problematiche relative al DMV ed alla derivazione di una portata costante, presso la presa di Ospedaletto, il Consorzio di Bonifica Ledra Tagliamento propone la realizzazione di una condotta di collegamento tra lo scarico del lago di Cavazzo, sul torrente Leale  e il proprio sistema derivatorio (Ledra Tagliamento).

La condotta, in calcestruzzo armato, delle dimensioni interne di circa 3,00 m x 3,00 m, atta a garantire una portata massima derivabile di 15 m3/s, interessa i Comuni di Trasaghis ed Osoppo e presenta un tracciato completamente aderente a quello dell’autostrada esistente della lunghezza di 4.300 m totali di cui 1.200 m in sub-alveo del fiume Tagliamento.

Il Consorzio ritiene inoltre che con la realizzazione dell’opera di ottimizzare i sistemi idroelettrici con quelli irrigui compatibilmente ai rilasci da effettuare per assicurare il deflusso minimo vitale, una volta definito dalla Regione, dalle captazioni degli impianti idroelettrici, dal lago di Cavazzo e dalla presa di Ospedaletto.

L’opera così come progettata dal Consorzio di Bonifica Ledra Tagliamento (con derivazione dal canale emissario del lago di Cavazzo), se da un lato ovvierebbe agli inconvenienti su accennati, ne creerebbe di ulteriori al lago di Cavazzo, già fortemente compromesso in seguito alla realizzazione della centrale di Somplago.

Infatti, la conseguente necessità di una costante portata liquida della derivazione (che si ricorda non può essere garantita dall’attuale gestione della centrale, venendo la stessa attivata soltanto nelle ore di maggior consumo energetico)  comporterebbe  un incremento dei danni a carico delle rive lago e della ittiofauna in quanto verrebbe  assoggettato ad una accentuazione  delle oscillazioni (il lago fungerebbe, oltre che da bacino di scarico della centrale di Somplago,  anche da bacino di carico del Consorzio Ledra Tagliamento).  Tanto più che ciò avverrebbe proprio nella stagione estiva quando sul lago si ha la maggiore presenza turistica e ricreativa!

Tra l’altro è stato valutato, da due studi separati (ing. Garzon per conto dei Comuni del lago e ing. Franzil per conto dei Comitati) che il lago, se non s’interviene a modificare la situazione di fatto creata dalla centrale di Somplago (con l’immissione di acque limacciose oltre che fredde), sarà interrato nel tempo di 100 -110 anni.

Perché, poi, si fa “soltanto” gran parlare senza concretizzare alcunché, di sviluppo sostenibile, della necessità di soddisfare i bisogni fondamentali di tutti e di estendere a tutti la possibilità di attuare le proprie aspirazioni ad una vita migliore?

Affinché non rimanga “parola vuota,” occorre che ciascun progetto che si definisce sostenibile, riduca al minimo il suo impatto sull’ambiente, e che risponda alle esigenze di chi vive sul territorio oggi senza compromettere la qualità della vita e le possibilità delle generazioni future. Nel caso del progetto proposto la sostenibilità non può essere misurata solo con il “metro” dei derivatori, sia essi produttori di energia o consorzi di bonifica, ma va tenuto in considerazione il recupero del lago e le aspettative della gente della Val del Lago (recupero dovuto e aspirazione storica della popolazione), che di soprusi e maleopere ne ha subite fin troppe: centrale, oleodotto (per un breve tratto passa sotto il lago!), autostrada (in violazione al PUR che la prevedeva lungo la valle del Tagliamento).

La si smetta di soddisfare solo gli interessi del più forte con interventi ad hoc: se si vuole realizzare la derivazione del Consorzio, allora derivazione e bypass del lago siano un unico progetto da eseguirsi contemporaneamente.  Altro non può essere chiesto alla Val del Lago ed alla montagna.

La IV Commissione permanente del Consiglio regionale, presieduta dal consigliere Vittorino Boem, alla presenza dell’assessore competente Sara Vito, in sede di espressione del parere al Piano tutela delle acque, così si è espressa in merito al Lago di Cavazzo e la sua tutela insieme a quella del Tagliamento nel tratto a valle di Ospedaletto:
“Da più parti viene auspicata la realizzazione di un collegamento tra il canale emissario del Lago di Cavazzo Carnico con il sistema derivatorio irriguo del Consorzio Ledra-Tagliamento. Tale fonte di approvvigionamento alternativa consentirebbe di diminuire la portata prelevata dal Tagliamento in corrispondenza dell’opera di presa di Ospedaletto, in comune di Gemona del Friuli, e garantire un maggiore deflusso lungo l’alveo del Tagliamento, con un notevole miglioramento dello stato ambientale del fiume garantendo allo stesso tempo la portata di concessione del Consorzio di Bonifica Ledra Tagliamento. La Commissione prende atto che tale previsione è già contenuta negli indirizzi del piano.
 Tuttavia, viene segnalato che anche il Lago di Cavazzo si trova in condizioni di criticità ambientale, a causa dell’avanzata modificazione dello stato di qualità delle sue acque, dovuta alla pluridecennale immissione delle acque di scarico della centrale idroelettrica di Somplago, provenienti dalla Carnia tramite il sistema derivatorio ex ENEL, ora Edipower, e quindi da ecosistemi profondamente diversi da quello originario del lago. Al fine di mitigare il progressivo snaturamento dell’ambiente lacustre, viene contestualmente chiesto che sia presa in considerazione la possibilità di realizzare un canale di by-pass che convogli le acque della centrale direttamente all’emissario del lago per recuperarlo ad una condizione di naturalità.
 La Commissione ravvisa una possibile utilità nell’integrazione delle due soluzioni sopra prospettate, al fine di conseguire la salvaguardia ambientale sia del Tagliamento a valle di Ospedaletto  che del Lago di Cavazzo. Pertanto, ritiene opportuno che negli indirizzi del PRTA sia presa in considerazione tale possibilità, mediante gli studi e le valutazioni necessarie.”

Si chiede pertanto la modifica del punto 3.2.3 Conclusioni nel seguente modo:



“Da quanto esposto ai paragrafi precedenti e in continuità con i criteri fissati nell’Analisi
Conoscitiva, è stato scelto di definire il Tagliamento a valle di Ospedaletto come corpo idrico fortemente modificato. Tale individuazione è provvisoria e propedeutica al processo di designazione definitivo. In particolare il flusso di lavoro dovrà prevedere la valutazione di fattibilità di possibili azioni di mitigazione e una valutazione costi/benefici delle possibili alternative agli usi specifici esistenti. In particolare la valutazione delle alternative dovrà prendere in considerazione il progetto di realizzazione di una condotta di collegamento tra il lago di Cavazzo, immediatamente dallo scarico della centrale di  Somplago, e il sistema derivatorio Ledra Tagliamento che consentirebbe di risolvere le difficoltà che annualmente si verificano ad Ospedaletto garantendo da un lato il fabbisogno del Consorzio e migliorando, dall'altro, gli ecosistemi acquatici del fiume Tagliamento a valle di Ospedaletto che ogni estate vengono messi a dura prova. La  realizzazione dell’opera di by – pass che convoglierà direttamente le acque della centrale di Somplago all’emissario del lago avrà  lo scopo di recuperare le condizioni di naturalità del lago stesso.


Franceschino Barazzutti
Comitato tutela acque del bacino montano del Tagliamento con sede in via Davanzo, 9 – Tolmezzo (UD)

Valentino Rabassi
Comitato per la tutela e lo sviluppo del lago (di Cavazzo) con sede ad Alesso (UD)

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