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lunedì 19 ottobre 2015

UTI, a Cavazzo i Sindaci della Carnia chiedono più tempo

Uti, i sindaci della Carnia: i tempi sono troppo stretti


Messaggero Veneto, 18 ottobre 2015
Diciannove sindaci della Carnia si incontrano e discutono di Uti, le Unioni territoriali intercomunali. E d’ora in poi i primi cittadini della montagna si riuniranno periodicamente in una sorte di conferenza permanente per avere un proprio spazio concreto di confronto sull’argomento. Lo hanno deciso mercoledì a Cavazzo Carnico nel corso di una riunione avvenuta appunto tra pubblici amministratori. A convocarla era stato il sindaco di Cavazzo, Gianni Borghi, che aveva contattato tutti i colleghi della Carnia per chiedere loro un confronto sull’Uti, che rappresenterà in questo territorio, osserva, non solo un ente diverso, ma anche la necessità di traghettare la Comunità montana verso questo nuovo assetto, che va costruito assieme dagli amministratori locali e che può far tesoro del lavoro di dialogo che si è instaurato da febbraio ad agosto sulla costituzione dello statuto.
Borghi ha cercato un’occasione di confronto spontaneo, che non derivasse cioè da un motivo o una scadenza imposti dall’iniziativa di un’autorità, ma venisse dai sindaci stessi. Ha chiesto ai colleghi di non buttarsi alle spalle l’esperienza maturata in questi mesi perché ha aperto una porta al dialogo molto interessante. Borghi osserva: «Il confronto di questi mesi è stato per me una crescita importante, in cui ognuno di noi ha potuto insegnare qualcosa agli altri e a sua volta imparare dagli altri. La risposta al mio invito - racconta con soddisfazione - è andata meglio, di quanto mi aspettassi. Diciannove sindaci erano presenti, tra cui anche due che non concordavano del tutto o in parte sullo statuto. Segno che comunque l’esigenza di avere uno spazio di confronto è trasversale».
Oltre ai 19, rileva poi Borghi, altri due primi cittadini erano assenti giustificati. L’impegno che è nato dall’incontro, prosegue il sindaco ospitante, è di incontrarsi periodicamente in una specie di conferenza permanente dei sindaci che sarà itinerante nei vari paesi della Carnia. «È fondamentale - afferma - parlare tra noi, confrontarci in maniera franca».
Parlando di Uti, i primi cittadini hanno condiviso in primis la forte preoccupazione per la tempistica molto ridotta prevista per la costituzione del nuovo ente. Lo stesso Borghi parla di tempi molto stretti imposti dal legislatore regionale e che per questo impensieriscono molto i sindaci. Altro passaggio delicato sarà, hanno convenuto, l’individuazione del presidente del nuovo ente, dei sindaci delegati e del direttore generale. Soprattutto sul primo aspetto, cioè la tempistica, Borghi rileva che i sindaci della Carnia si sentono un po’ abbandonati dal legislatore regionale. Essi hanno accelerato il passo sull’Uti - osserva -, ma non si sentono appoggiati. «Ci aspettiamo una vicinanza maggiore - dice - da parte delle istituzioni regionali in questo difficile percorso».
(Tania Ariis)
                                           

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