"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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mercoledì 23 dicembre 2015

Somplago caput mundi. Elettrodotto? Solo se interrato

L’elettrodotto Wurmlach-Somplago? No, al massimo solo interrato


La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Ambiente ed Energia Sara Vito, ha approvato il Piano energetico regionale (Per), che sarà ora pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione e sul sito internet istituzionale.
“Si conclude il percorso – ha commentato l’assessore – di uno strumento che fornisce al sistema Friuli Venezia Giulia una strategia energetica assolutamente innovativa e in linea con i grandi obiettivi internazionali. Il Per mira a valorizzare le eccellenze esistenti, a investire su innovazione e ricerca, ad attuare una politica fondata sulla combinazione di risparmio, efficienza e utilizzo delle fonti rinnovabili, diminuendone i costi di utilizzo”. (...)
Contrarietà viene espressa anche alla costruzione dell’elettrodotto Udine Ovest – Okroglo (Slovenia), che andrebbe ad attraversare le valli del Natisone, così come si ribadisce il parere negativo della Regione alla costruzione dell’elettrodotto aereo Somplago – Wurmlach (Austria), confermando invece la disponibilità ad un eventuale progetto interrato transfrontaliero.
(Da RSN news. Per leggere tutto l'articolo: http://news.rsn.it/43247-2/)

3 commenti:

  1. Non hanno la minima idea di che cosa siano gli elettrodotti pertanto propongono soluzioni costosissime ed irrazionali ,non avranno per caso interessi per scavi , movimento terra, cavi con isolamento speciale , si informino sui costi dove obbligatoriamente sono stati realizzati (aree urbane ad alta concentrazione ) e ne traggano le dovute conoscenze prima di are sparate solo ad uso elettorale .

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  2. Ci sono diversi studi, che dimostrano quanto la tecnologia abbia fatto passi avanti nel campo dell’interrato. Uno di questi, dal titolo “Analisi economica comparata tra linee in cavo e linee aeree”, è sviluppato dai professori Bennato e Lorenzoni dell’Università di Padova in collaborazione con alcuni professionisti della GRTN e della Pirelli Cavi. Se si considerano i costi globali, che oltre all’investimento iniziale tengono conto anche degli oneri sul territorio, dell’impatto visivo, del costo dello smantellamento, dei costi di esercizio e manutenzione, delle perdite di trasmissione e di altri fattori, si deduce che non è assolutamente vero che le linee in cavo hanno sempre costi maggiori degli elettrodotti aerei. Inoltre, nello stesso studio gli esperti quantificano i costi di manutenzione pari al 1,5-2% dei costi globali nel caso delle linee aeree, mentre per gli elettrodotti interrati stimano un valore pari allo 0,1% dei costi complessivi.

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  3. Qua sopra un competente riporta il suo convincimento.
    Io invece da incompetente scrivo quanto di seguito riportato e inviato come lettera al Messaggero Veneto in data 21.04.2016.
    .
    Elettrodotti
    Cosa si interra
    e cosa no
    .
    Le considerazioni del presidente della Secab espresse in data 20 c.m. su questa testata, in occasione di una interruzione in quel di Paluzza, m'induce a porre un punto fermo su quali elettrodotti si possono interrare e quali no.
    Parlo di elettrodotti e non di qualche chilometro (fino a 10 max) per entrare nelle città anche con il 132÷220 kV in corrente alternata (c.a.).
    Chiedo pertanto a chi ha espresso quelle considerazioni di portare almeno un dato di una sola linea interrata nel mondo da 132÷380 kV (c.a.) di km 50 o oltre.
    Altro sono gli elettrodotti sottomarini in corrente continua (c.c.) da kV 400÷500 o quello di 190 km sempre in (c.c.) realizzato fra l'Italia e la Francia, sfruttando il percorso nelle gallerie esistenti, per motivi assai discutibili e per il quieto vivere.
    Sono esterrefatto del silenzio di tanti tecnici che nulla dicono e penso ciò sia dovuto a semplici convenienze di bottega e per non farsi nemici, nonché di rappresentanti dell'albo degli ingegneri e dei periti industriali.
    Ovviamente ai tecnici dell'Enel e imprese consimili è alquanto inopportuno ciò anche se taluni di loro hanno rotto più volte il muro del pensiero unico con lettere pubblicate anche nella presente testata.
    Il sonno della ragione genera mostri dissero ai tempi del pensiero unico.
    Ecco ci siamo ripiombati in pieno.
    .
    Renzo Riva
    Cirn F-VG
    .

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