"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

lunedì 29 febbraio 2016

Scrivi Cristiano ... leggi tenacia (II)

Di Cristiano Picco e della sua tenacia si è parlato più volte sul Blog (v. p. es. http://cjalcor.blogspot.it/2016/02/scrivi-cristiano-leggi-tenacia.html). Ora anche il Messaggero Veneto ha dedicato un articolo a Cristiano e alle persone come lui che lottano caparbiamente per superare le difficoltà quotidiane.
Ecco il profilo tracciato  a proposito di  Cristiano:

Storia di chi ha trovato nello sport il modo per dare un senso alla propria vita. E proprio sul tema della riabilitazione fisica e psicologica attraverso lo sport a seguito di una disabilità acquisita o congenita si è concentrata la conferenza “AltoVoltaggio” (la prima di un ciclo di quattro incontri) promossa da “Lam! Project”, in partnership con l’Università di Udine e la Bcc di Manzano. Storie come quella dell’handbiker Cristiano Picco, 36enne di Bordano.
Fu salvato da un cane –15 anni fa – che lo trovò all’alba dentro un fossato a lato di una strada di campagna. Là ci aveva trascorso la notte dopo aver perso il controllo della moto. «Non sentivo più le gambe - ha raccontato -. Sapevo che mi ero fatto molto male e quando ho visto i miei genitori in pronto soccorso mi sono sentito in dovere di chiedere loro scusa». Adesso percorre mille chilometri in bicicletta al mese – mai ci rinuncerebbe, ha riferito, nonostante il dolore alle braccia per l’eccessivo allenamento – e ha vinto la maratona di Venezia.
(V. Zamarian, Combattere e vincere sulla sedia a rotelle, "Messaggero Veneto" 25-02-15)

Per leggere tutto l'articolo con altre "storie" di vicende individuali:
http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2016/02/25/news/la-storia-di-eros-combattere-e-vincere-sulla-sedia-a-rotelle-1.13024296

domenica 28 febbraio 2016

La Casa delle Farfalle di Bordano apre (probabilmente) il 1° marzo

Il MV di ieri ha pubblicato un ampio articolo sulla riapertura della Casa delle Farfalle di Bordano, riportando dichiarazioni del Sindaco e del Presidente della Cooperativa. Il titolo dato all'articolo ha allarmato quanti attendono la riapertura. Da informazioni assunte dal Blog pare che si stia puntando sulla conferma della apertura della stagione per il primo marzo, in attesa che venga indetta la nuova gara di appalto per l'affidamento definitivo della struttura.
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Alla Casa delle farfalle di Bordano apertura di stagione ancora in forse

di Piero Cargnelutti

BORDANO. Apertura in bilico per la Casa delle farfalle a Bordano, dove si lavora con il massimo impegno per non perdere ancora una stagione. La data d’apertura di stagione per la struttura museale è quella del 1 marzo, così come appare nel sito ufficiale bordanofarfalle.it, ed è dunque imminente ma ancora non è confermata.
Come era stato riportato su queste pagine a gennaio, sulla Casa delle farfalle pende la sentenza del Consiglio di Stato che ha confermato il ricorso avviato dalla cooperativa Pavees, precedente gestore della struttura, che più in dettaglio aveva contestato l’esito della gara per l’affidamento della gestione.
Il Consiglio di Stato ha infatti dato ragione a Pavees ritenendo illegittima la scelta fatta dall’allora commissione giudicatrice, e intimando al Comune di rifare la gara.
«I nostri uffici – spiega il sindaco Gian Luigi Colomba – stanno lavorando per ottemperare a quanto richiesto dalla sentenza, ovvero nella preparazione del bando di gara e nel suo relativo iter. Se questo è quanto previsto dalla sentenza, non c’è scritto da nessuna parte che la struttura vada chiusa. Come amministratori, il nostro compito a rispettare la sentenza, mentre i tempi di apertura della Casa delle farfalle sono determinati dall’attuale gestore»
Insomma, tutto sarebbe in mano alla cooperativa Farfalle nella testa che aveva vinto il bando di gara, ma, nonostante il fatto che il primo marzo sia ormai imminente, ancora non ci sono certezze definitive: «Stiamo facendo tutte le verifiche possibili – spiega Stefano Dal Secco, presidente di Farfalle nella testa –, onde evitare eventuali grane legali. Certamente, la nostra volontà è quella di aprire per questa stagione: abbiamo prenotazioni di scolaresche che arrivano già la prossima settimana e non vogliamo rinunciarvi, anche perché per noi quello che facciamo è un servizio».
In poche parole, si spera di riuscire a garantire l’apertura durante la stagione che sta arrivando in attesa che il Comune avvii la gara così da conoscere l’eventuale prossimo gestore entro l’autunno per garantire dunque una continuità.
«Aprire quest’anno è interesse sia della comunità – dice Dal Secco – che del futuro gestore, perché è già stata persa una stagione e se si continua così c’è il rischio che la gente davvero non torni più, per cui noi stiamo facendo tutto il possibile affinché martedì prossimo si possa riaprire. Tuttavia, al momento non possiamo sbilanciarci anche perché siamo consci di quanto è accaduto negli ultimi anni, e quindi è necessario fare tutte le verifiche. Di fatto, al momento siamo ancora titolari del contratto sottoscritto con l'amministrazione comunale».
(Messaggero Veneto, 27 febbraio 2016)

venerdì 26 febbraio 2016

Sabato in Gôt il punto sull'Ospedale di Gemona

Riceviamo e pubblichiamo:
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Visualizza foto nel messaggioIl volantino della AAS 3 che in questi giorni sta arrivando nelle case del Gemonese, vero specchietto per le allodole, racconta una storia di parte che nasconde la cruda realtà. Constatiamo ancora una volta  che ne’ la Presidente Serracchiani, ne’ l’Assessore Telesca hanno il coraggio e la dignità di venire a Gemona a dirci che l’attuale Ospedale per Acuti, che esiste da 750 anni, non esisterà più. Per questo hanno affidato a un volantino, pagato dai contribuenti, lo scenario futuro. 
Una realtà che evidenzieremo sabato sera alle 19 presso il Circolo Socio Culturale di Godo in occasione della pastasciutta annuale della Cicogna! Una riunione in cui verranno presentati in dettaglio i contenuti e le motivazioni della grande manifestazione che avverrà il 13 Marzo alle ore 14.30 presso il San Michele. L’attuale “ sperimentazione “ è finalizzata solo a far si che dal 31 Marzo l’attuale P.S + ADE diventi un Punto di Primo Intervento, che poi con numeri ridotti, potrà diventare un punto medicalizzato 118, con una sola ambulanza che trasferirà l’utenza verso altri Ospedali. Questo è purtroppo previsto dall’Intesa Stato/Regioni n° 98 del 5/8/’14. Le 50 assunzioni si riferiscono all’intero territorio regionale per l’emergenza e non certo a Gemona, come si tenta di far credere. Un Piano dell’Emergenza pesantemente criticato dai Sindacati dei Medici. Infatti poi si specifica che a Gemona rimarranno gli attuali 190 dipendenti. Per quanto riguarda le ambulanze è vero che sono aumentate nella AAS 3 ma tre su quattro vanno in Carnia e una è già dislocata a Chiusaforte. Al San Michele ne rimarra’ solo una con personale addestrato alle emergenze. La seconda servirà  per trasporti vari. Questa è una perdita secca per il territorio, in quanto quando l’ambulanza sarà già fuori, i soccorsi dovranno arrivare da altri Ospedali, con conseguente allungamento dei tempi di risposta. Sottolineiamo che in alcune patologie gravi  (infarto, ictus, ecc. )  contano i minuti! Per quanto riguarda la ventilata soppressione a Giugno della Medicina, non capiamo come si possa sopprimere un reparto che ha i suoi 50 posti letto perennemente occupati, sostituendolo con un nebuloso progetto di Struttura intermedia Polifunzionale, dove a parte capire se partirà e  chi la dirigerà, dovrà essere chiaro che non servirà per ricoveri urgenti ma solo per pazienti cronici. I nostri anziani saranno deportati in altri Ospedali. Questo è quanto ci riserva la Giunta Serracchiani e cioè la trasformazione dell’unico Ospedale interamente antisismico della Regione, nella zona più sismica della Regione, nel 40° anniversario del disastroso terremoto del 1976.

Comitati a difesa del San Michele
Visualizza foto nel messaggio

giovedì 25 febbraio 2016

Sabato a Cavazzo le ricerche sul bacino del rio Vaat

Dopo una lunga preparazione di studio e ricerca,  è arrivato il momento della  presentazione del video di divulgazione dei risultati della caratterizzazione idrogeologica della sorgente di Rio Vaat, che si terrà sabato 27 febbraio alle ore 20:30 presso la sala consiliare del Comune di Cavazzo Carnico.

Verranno presentati i risultati di un’analisi idrogeologica della sorgente di Rio Vaat, sita presso l’abitato di Cesclans, in comune di Cavazzo Carnico. Lo studio è stato realizzato dal Gruppo Speleologico Carnico "Michele Gortani".  La sorgente è uno dei principali affluenti naturali del Lago di Cavazzo o dei Tre Comuni, ed il suo monitoraggio ha permesso di scoprire un bacino di alimentazione carsico di assoluto interesse.

La realizzazione del video per la divulgazione dei risultati è stata patrocinata e finanziata dall’Ecomuseo della Val del Lago con un progetto inserito nel Programma delle attività
ecomuseali per il 2014, cofinanziato dalla Regione FVG e sostenuto dai Comuni rivieraschi e dalla Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale.



                                                             Risultati immagini per Rio Vaat + cavazzo

mercoledì 24 febbraio 2016

"Gente di noi" ... di Vasìnas

La Associazione "Matteo chef giramondo", nata per ricordare la figura del giovane chef internazionale Matteo Rodaro di Avasinis prematuramente scomparso nel 2013, è lieta di invitare

SABATO 27 FEBBRAIO 2016 
alle ore 20.00
c/o il "Centro Servizi" di AVASINIS (UD)

alla presentazione del video amatoriale:
"GENTE DI NOI"
                                                         a cura di GIOVANNI RODARO  
                  
Dagli anni '50 al Terremoto, dai ritmi dei '60 ai '90, la Associazione propone una serata all'insegna dei ricordi, con filmati inediti e grandi hits.

martedì 23 febbraio 2016

Riecco A&D!!

Scusate, ma per diversi giorni il Blog non è stato aggiornato a causa di problemi di connessione alla Rete.
Speriamo che le difficoltà si siano risolte e riprendiamo quindi la presenza sulla Rete (del resto mai pienamente interrotta, dal momento che diversi commenti sono stati pubblicati nel frattempo e che alcuni pro memoria sono stati pubblicati su facebook.

Un saluto a tutti i lettori con l'augurio di poter riprendere il proficuo scambio di opinioni sulle "tematiche valdelaghine".

Mandi
A&D

sabato 13 febbraio 2016

Anche Cavazzo ospita un gruppo di profughi (III)

Grazie a RSN News. un dettagliato resoconto dell'incontro tenutosi giovedì sera a Cavazzo per esaminare la situazione conseguente all'arrivo in paese di 23 profughi.
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Con gli arrivi di Cavazzo e Villa quota migranti esaurita per la Carnia


Con gli ultimi arrivi di Cavazzo e Villa Santina lquota migranti stabilita per la Carnia si è esaurita. Lo ha reso noto giovedì sera da Cavazzo Carnico il prefetto di Udine, Vittorio Zappalorto, invitato dall’Amministrazione comunale a partecipare ad un incontro pubblico per spiegare i termini dell’accoglienza diffusa richiesta al territorio comunale.
Oltre 150 i partecipanti tra cittadini ed altri sindaci della Carnia, presenti nella sala consiliare per un dibattito che si è protratto per diverse ore. Introdotti dal sindaco di Cavazzo, Gianni Borghi – il quale ha ribadito la propria rimostranza per essere stato avvisato solamente all’ultimo momento – hanno esposto la situazione a ruota oltre che il prefetto, anche il vicequestore aggiunto di Udine, Alessandro Miconi, il direttore della Croce Rossa Fabio Di Lenardo e il comandante provinciale dei Carabinieri di Udine Marco Zearo.
Alle “legittime preoccupazioni” della popolazione hanno risposto spiegando che i 22 afghani ospiti dell’Albergo Olivo hanno tutto l’interesse ad integrarsi e a non delinquere altrimenti perdono il loro diritto all’accoglienza in attesa delle decisioni sulla richiesta di asilo; “in provincia di Udine – ha fatto sapere Zearo – non sono stati rilevati episodi negativi legati ai profughi ospitati nei Comuni che sono già stati oggetto di controllo e sui quali non ci sono denunce a loro carico”. Analogamente si è espresso Miconi ed è stato ribadito come il territorio è presidiato e i controlli verranno ulteriormente rafforzati.
L’assessore regionale Gianni Torrenti ha indicato, infine, come “queste persone devono rispettare le regole ma hanno il permesso di essere qui e non sono clandestini”. Anche il prefetto ha invitato all’accoglienza dei richiedenti asilo “che si portano dietro ferite profondissime. In questo percorso, i sindaci hanno un ruolo fondamentale nell’integrazione”. Il rappresentante della Croce Rossa dal canto suo ha informato che in chiave integrativa la prima cosa che si sta organizzando è il corso d’italiano, gli operatori transiteranno tre volte alla settimana nella struttura ma comunque per le emergenze c’è la reperiblità H24, gli ospiti hanno obbligo di firma.
“La Regione, in accordo con lo Stato, per prima in Italia, ha attuato alcuni atti normativi che consentono di impiegare i migranti in lavori socialmente utili – ha poi illustrato Torrenti – così da restituire al territorio che li ospita qualcosa di concreto. Abbiamo, inoltre, avviato dei corsi di italiano e di sicurezza sul lavoro, attraverso i progetti locali dedicati, per 1600 persone su 3403 richiedenti asilo ospitati sul territorio. Progetti che sono utili per agevolare percorsi di integrazione con la popolazione residente”.
 Torrenti ha rimarcato che si tratta di richiedenti protezione internazionale che si affidano a noi e ha invitato a non aver timore di chi si fa identificare e richiede protezione. Da qui l’importanza dei progetti volti a sostenere e potenziare la capacità di accoglimento diffusa ed integrata in Friuli Venezia Giulia attraverso il supporto agli enti locali che accolgono persone richiedenti o titolari di protezione internazionale. L’intento è di promuovere l’inserimento, la conoscenza e l’accettazione reciproca tra persone accolte e comunità ospitante, attraverso attività socialmente utili ed esperienze formative, con il coinvolgimento del privato sociale.
L’assessore ha voluto ricordare il dato positivo della nostra regione dove un comune su tre ha accolto i richiedenti asilo rispetto alla media italiana che non arriva ad 1 su 10 e ha ribadito “la necessità di affrontare la situazione, di confrontarsi con persone che non conosciamo; lo sforzo richiesto è quello di non avere diffidenza perché i dati evidenziano grazie all’esperienza di molti Comuni che non ci sono motivi per preoccuparci”.

(http://news.rsn.it/46317-2/) . Su tale pagina è possibile visionare anche un filmato sull'incontro.

venerdì 12 febbraio 2016

Lago, "procedere unitariamente e di comune intento"

Riceviamo e pubblichiamo una nota dei Comitati nella quale, oltre a dare l'annuncio di un prossimo incontro per la definizione del progetto da presentare per l'accesso ai fondi europei, viene rinnovato l'appello ad una unitarietà nella "politica per il Lago".
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COMUNICATO 11 febbraio 2016

Dopo l’incontro pubblico sull “Idroelettrico” svoltosi il 9 gennaio ad Alesso con la presenza di numerosi e qualificati rappresentanti delle istituzioni locali, di consiglieri regionali, di parlamentari nazionali ed europei, prossimamente si terrà presso l’Assessorato regionale all’ambiente ed energia un incontro per l’elaborazione di un progetto interreg da presentare all’Unione Europea per il relativo finanziamento, avente lo scopo di continuare, approfondire e completare le ricerche sullo stato del lago di Cavazzo o dei Tre Comuni, già iniziate nel giugno dello scorso anno dai ricercatori volontari dell’Istituto di Scienze Marine (ISMAR) di Bologna del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e dell’Osservatorio Geofisico Sperimentale (OGS) di Trieste.
I Comitati, che da anni si battono per la rinaturalizzazione e valorizzazione del lago di Cavazzo, mentre sostengono tale iniziativa, auspicano che tale incontro, a cui parteciperanno l’Assessorato all'ambiente ed energia, l’ISMAR, l’OGS ed i Comuni rivieraschi produca un serio progetto di ricerche che definisca i vari aspetti dello stato reale del lago pesantemente compromesso dallo scarico in esso della centrale di Somplago e sia, non già fine a se stesso, ma preliminare e strettamente funzionale alla rinaturalizzazione del lago, di cui l’isolamento del lago dallo scarico della centrale mediante un bypass è momento fondamentale.
I Comitati ritengono che la nuova positiva fase che si è aperta per il lago con un notevole incremento di presenze, di iniziative, di proposte, di interesse e di favorevoli prese di posizione in varie sedi istituzionali richieda, da un lato, una presa di coscienza da parte della locale popolazione di voler essere protagonista di (e in) questa nuova fase e, dall’altro lato, che le locali Amministrazioni Comunali evitino di procedere separatamente occupandosi ognuna solo della propria riva, ma procedano invece unitariamente e di comune intento in tutte le fasi dalle ricerche sullo stato del lago sino alla sua rinaturalizzazione e valorizzazione: il lago è uno e quindi uno deve essere il piano della sua valorizzazione, così come la Val del Lago è una e quindi uno deve essere il piano di sviluppo della stessa.
Il programma interreg di ricerche, lo studio e la realizzazione del bypass, i piani di valorizzazione e sviluppo, il proposto concorso internazionale di idee, una legge speciale per il lago e la sua valle sono obiettivi che si raggiungono con la convinta volontà ed unità di tutte le realtà del comprensorio del lago.
Val del Lago, 11 febbraio 2016

Valentino Rabassi per il
Comitato per la difesa e valorizzazione del lago – Alesso di Trasaghis
Franceschino Barazzutti per il

Comitato per la tutela delle acque del bacino montano del Tagliamento – Tolmezzo, via Davanzo,9  

giovedì 11 febbraio 2016

Venerdì a Trasaghis ... parliamo di Nepal

Venerdì 12, alle 20, nel Centro "Don Celeste" di Trasaghis, "incontriamoci ancora per il Nepal":

Con la serata “Incontriamoci ancora per il Nepal” l’AUSER Volontariato Alto Friuli – Sezione Val del Lago, il Gruppo “Mamme di Avasinis”, le Parrocchie di Alesso, Avasinis, Braulins, Peonis e Trasaghis intendono dare continuità al percorso di conoscenza del paese asiatico colpito dal terremoto nell’aprile del 2015.
La serata, che fa seguito all’evento organizzato a Trasaghis nel mese di giugno dello scorso anno, si svolgerà venerdì 12 febbraio, a partire dalle ore 20 presso il Centro «Don Celeste» a Trasaghis. Interverrà Massimo Rossetto, presidente dell’Associazione Mandi Friuli Nepal Namasté, per raccontare  con immagini e parole il Nepal dopo il terremoto. Seguiranno delle danze per il Nepal con il gruppo “Danze sacre in cerchio” di Lucia Stopper e un momento conviviale con dolci fatti in casa.
Le offerte libere raccolte nel corso della serata saranno devolute all’Associazione Friuli Mandi Nepal Namasté Onlus impegnata a dar vita, in varie regioni del Nepal, a progetti di solidarietà, principalmente a favore di bambini ai quali garantire un’adeguata istruzione scolastica e un futuro più dignitoso.
                                       

Alesso, senso unico perenne per Narìu, Pidibéri e las Strètas

Dopo la proroga sperimentale fino al mese di gennaio (vedi http://cjalcor.blogspot.it/2015/09/alesso-prorogati-i-sensi-unici-fino-al.html ), è arrivata la decisione della Giunta comunale di rendere definitiva la circolazione a senso unico in alcune vie di Alesso (quelle che i locali conoscono come Narìu, Pidibéri e las Strètas).


Definitivi i sensi unici nel centro di Alesso


TRASAGHIS. Resa definitiva la “circolazione turistica” di Alesso. La giunta comunale ha approvato lo schema di riconoscimento perenne di senso unico in alcune vie del centro dopo la sperimentazione avviata negli scorsi anni. La recente disposizione comunale prevede il senso unico in senso di marcia da via Nazionale a via Redentore e da questa verso via Libertà. Previsto senso unico anche su via Stretas in senso di marcia dall’intersezione con via Libertà a quella con via Piornêt. In questo modo si facilita l’entrata e l’uscita dal centro della località lungo le vie interne del borgo e attraverso il ritorno alla piazza principale. 
«È una circolazione – spiega il sindaco Augusto Picco – che avevamo avviato per venire incontro ai problemi di traffico nel periodo estivo quando Alesso è visitata da numerosi frequentatori del torrente Palâr. Insieme all’istituzione di parcheggi, era questa la soluzione che avevamo trovato dopo che i residenti si erano detti contrari a una ztl». Se inizialmente, quelle indicazioni per il traffico venivano avviate solo nel periodo estivo, nel corso dell’ultimo anno è stata fatta una proroga sperimentale fino a gennaio e ora si è deciso di rendere stabile tale disposizione. «Abbiamo provveduto, tramite quesito – spiega il sindaco Picco – a sentire cosa ne pensavano i residenti delle vie interessate e, vista la risposta positiva, è stata approvata l’ordinanza. Credo che mantenere perennemente le stesse indicazioni di circolazione faciliti gli stessi residenti che così non si trovano a dover cambiare abitudini per un determinato periodo dell’anno».(p.c.) 

Gemonese, verso la chiusura dell'Area di Emergenza dell'Ospedale?

Riceviamo e pubblichiamo:

Comunicato stampa

Risultati immagini per Gemona + san micheleAl Pronto Soccorso del San Michele in sordina si sta “ sperimentando “ la chiusura dell’Area di Emergenza e la conseguente trasformazione in un Punto di Primo Intervento? E’ questa la domanda che circola nel territorio, soprattutto in Rete, dopo che ieri a un utente è stata proposta la scelta fra Tolmezzo e San Daniele. Una sperimentazione finalizzata alla realizzazione del PPI, dove non esistera’ più l’ADE e i posti letto di osservazione. Cio’ significa che in questo Punto verranno visitate le persone che si presenteranno e poi in base alla gravita’o necessita’ di ricovero, verranno dirottate altrove, intasando strutture gia’ affollate. Torneremo a vedere i letti nei corridoi? I tempi di risposta si allungheranno con evidenti possibili ricadute negative. Ricordiamo che in alcuni codici rossi sono determinanti i minuti e non le ore. Chi ne risponderà? Oltretutto è previsto che a Gemona rimanga solo una ambulanza diurna con infermiere a bordo. La seconda, di tipo “ B “,sarà senza infermiere e non sarà adibita al soccorso. Quando la “ A “ sara’ gia’ impegnata, il soccorso dovrà venire da altri Ospedali, con ulteriore dilatazione dei tempi di intervento. Chi rispondera’ di cio’? I tempi di legge sono chiari. Quindi, per le chiamate esterne, ricadrà sull’infermiere e non su un medico la responsabilità decisionale sul codice da applicare. Ma se l’evento evolvera’ in giallo o rosso, chi rispondera’? Nei locali di Gemona rimarranno i letti per affrontare eventuali emergenze, ma è evidente che il personale eccedente sarà spostato altrove. Fra l’altro il medico del PPI potra’ uscire per emergenze e il Punto verra’ chiuso. A Maniago è già successo. Noi temiano che ancora una volta, una riforma profondamente “ politica “, iniqua e punitiva per il Gemonese, non potrà che provocare disagi e disservizi alla nostra gente. Un bel regalo della Giunta regionale nel 40° anniversario del terremoto. Invitiamo quindi a recarsi al PS del San Michele come accade da sempre e a segnalare eventuali disagi e disservizi che potrebbero accadere. Pretendiamo cure e risposte nel ns. Ospedale, invitando i Sindaci, i Partiti e i Sindacati e soprattutto i cittadini a opporsi a questo ingiusto disegno regionale. Nel frattempo ci prepariamo alla mobilitazione e al referendum abrogativo della Legge Serracchiani/Telesca, voluta dal CentroSinistra e dai suoi alleati.


Comitati a difesa del San Michele. 

mercoledì 10 febbraio 2016

Anche Cavazzo ospita un gruppo di profughi (II)

All'insegna dello slogan "Sono rimaste le montagne e i mari ma non ci sono più i confini",
l'Amministrazione comunale di Cavazzo propone per giovedì un incontro nel quale il Prefetto ed il Questore illustreranno le motivazioni che hanno spinto a fare arrivare a Cavazzo 23 profughi afghani; sarà raccolto il parere anche dell'assessore regionale Torrenti e del direttore della Croce Rossa udinese. Anche se non espressamente previsto dal bando di convocazione diffuso dal Comune, è probabile che il Sindaco illustrerà la posizione dell'Amministrazione comunale e sarà anche un'occasione per un confronto con e tra la popolazione.
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L'Amministrazione comunale di Cavazzo Carnico
invita tutti i cittadini

GIOVEDÌ 11 FEBBRAIO 2016 alle 18.00
nella Sala Consiliare del Municipio

a partecipare a un incontro sul tema:

ACCOGLIENZA DEI MIGRANTI
NEL TERRITORIO COMUNALE

Chi sono i 23 migranti giunti a Cavazzo?

Cambieranno il nostro modo di vivere?

Preoccupazioni, paure, tensioni, polemiche;  parliamone con:

        Prefetto di Udine dott. Vittorio Zappalorto
        Questore di Udine dott. Claudio Cracovia
        Assessore Regionale dott. Gianni Torrenti
Direttore della Croce Rossa Udine dott. Fabio Di Lenardo






        Direttore della Croce Rossa Udine dott. Fabio Di Lenardo

martedì 9 febbraio 2016

Scrivi Cristiano ... leggi tenacia

La vicenda - umana e sportiva - di Cristiano Picco di Bordano è stata scelta tra quelle proposte dall'organizzazione "AltoVoltaggio" a esemplificare il coraggio e la tenacia che consentono di far fronte a situazioni di indubbio svantaggio.

Quanti di voi, alla domanda:
"Pratichi qualche sport?", possono rispondere così?!
"L'handbike a livello agonistico è la mia disciplina principale.
Partecipo alle maratone e ad un campionato italiano per Società, oltre che individuale. 
Abbiamo vinto 7 campionati di società e negli ultimi anni mi sono classificato tra l'ottavo e il decimo posto nella classifica individuale.
Ho ottenuto buoni piazzamenti nelle maratone, arrivando spesso secondo e terzo, l'unica vittoria è stata alla maratona di Venezia nel 2014, grazie alla quale sono stato premiato dalla provincia di Udine e dal Comune di Artegna per meriti sportivi.
Ho praticato o pratico tutt'ora altri sport solo per divertimento: tennis, ping pong, nuoto, tiro con l'arco, tiro a segno, paravolley, basket e tennis in carrozzina, curling, sledge hockey, sci di fondo e discesa.
Sicuramente ho fatto anche qualcos'altro che ora mi sfugge!"
E sfugge un gran bel sorriso.
Ecco, così si racconta Cristiano Picco, un dei protagonisti dell'evento di AltoVoltaggio del 24 febbraio!
Pronti a incontrarlo?! Noi avremo questa fortuna!!!

Leggi questa e altre storie su:
https://www.facebook.com/AltoVoltaggio-955327244504744/timeline

domenica 7 febbraio 2016

"Memorias cjavacìnas", tra riservatezza e ritrosia

Questo Blog ha più volte citato ed elogiato lo sforzo del Comune di Cavazzo per la conoscenza e lo studio delle proprie memorie, per esempio della sistemazione del sito di Monte Festa e dell'istituzione della mostra permanente dedicata al medesimo tema.
Altre volte si è sottolineato come iniziative importanti (v. p. es. la presentazione di tesi di laurea sul recupero del forte) non abbiano avuto la giusta promozione.


Un episodio similare si è verificato anche ieri sera, quando a Cavazzo si è parlato di "Storia ed evoluzione dei reparti preposti alla difesa dei confini".
Iniziativa interessante, che avrebbe potuto coinvolgere anche persone non solo cavazzine: ma di essa non hanno parlato (salvo sviste) nè il Messaggero Veneto, nè il Tgr, nè altri organi di informazione. La stessa Rsn News, sempre molto attenta a quel che si muove sul territorio, ha pubblicato un annuncio solo a poche ore dallo svolgersi della manifestazione (http://news.rsn.it/45995-2/).

Che il Comune di Cavazzo non ritenga di segnalare ad "Alesso e Dintorni" le iniziative che promuove, ci può stare; dovrebbe essere però interesse del Comune stesso "allargare l'utenza" dei destinatari delle proprie proposte (coinvolgendo quindi maggiormente gli organi di informazione), se non altro quando si parla di vicende di vicende della Grande Guerra che dovrebbero essere viste e affrontate, almeno, in ottica di "Val del Lago".
Ce pensàiso?

sabato 6 febbraio 2016

Alesso, via l'eternit dal tetto della mensa scolastica

Nello scorso novembre avevamo già dato la notizia dello stanziamento regionale per la rimozione dell'amianto dal tetto della mensa del Centro Studi di Alesso (vedi http://cjalcor.blogspot.it/2015/11/alesso-122mila-euro-per-togliere.html).  Ora dal Comune si apprende del prossimo avvio - durante l'estate -  dei lavori di rimozione del materiale.
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Via l’eternit dalle scuole grazie a un contributo



TRASAGHIS. Via completamente l’eternit dall’istituto scolastico. Grazie a un contributo di 122 mila euro messo a disposizione dalla Regione, nel corso dei prossimi mesi le strutture scolastiche di Alesso saranno completamente risanate. «Si interverrà – spiega il sindaco Augusto Picco – sul tetto della mensa e in alcune aule dove ancora non eravamo riusciti a bonificare. I lavori saranno effettuati nel corso dell’estate quando i bambini non sono a scuola. Grazie alla sensibilità dimostrata dalla Regione sarà possibile terminare completamente un intervento che abbiamo realizzato nel corso degli anni e che permetterà di avere una scuola completamente risanata». La scuola di Alesso era stata ricostruita nel 1978: nell’analisi realizzata dall’Arpa, la presenza di eternit nella struttura non era stata considerata rischiosa perché non si tratta di materiale in stato di decomposizione. «Un po’ alla volta - spiega il sindaco Picco - sia con contributi provinciali che con fondi comunali siamo intervenuti sulle pareti e nelle aule. Con questo contributo da 122 mila euro, la struttura è risanata. (p.c.)

da: Messaggero Veneto, 5 febbraio 2016

venerdì 5 febbraio 2016

Anche Cavazzo ospita un gruppo di profughi

Nuovi trasferimenti di migranti in Carnia, stavolta tocca a Cavazzo


Risultati immagini per Albergo Olivo + CavazzoDopo i recenti trasferimenti di Enemonzo e Pontebba, la Carnia viene nuovamente chiamata in causa in fatto di accoglienza. Altri 23 afghani richiedenti asilo politico, di età compresa tra i 20 e i 35 anni, da ieri sera sono ospiti dell’Albergo Olivo a Cavazzo Carnico mentre 23 pachistani sono giunti martedì sera a Villa Santina, ricevuti dall’Albergo Alla Pineta. Da quanto si è appreso si tratta di una quota di coloro i quali si trovavano alla Caserma Cavarzerani di Udine, struttura ormai satura da tempo, gestita dalla Croce Rossa Italiana del capoluogo friulano.
Risultati immagini per Gianni Borghi + Cavazzo “Li hanno inviati senza grandi preavvisi – commenta il sindaco di Cavazzo Gianni Borghi – lunedì ho ricevuto la telefonata del Prefetto che mi comunicava il trasferimento, ho avuto il tempo solamente di avvisare la Giunta e cercare di capire come muovermi per poter gestire, per quanto in nostra facoltà,  la situazione in paese, ricordando che gli arrivi sono trattati direttamente da Croce Rossa Italiana ed esercente privato che si è offerto di ospitarli. C’è molto malumore per l’incapacità degli enti preposti a programmare e comunicare queste decisioni – aggiunge il primo cittadino – senza contare la comprensibile preoccupazione dei cittadini che si troveranno di fronte, per di più in centro paese, da un giorno all’altro queste persone. Per questo ho richiesto la presenza del prefetto ad un incontro con la popolazione che abbiamo deciso subito di convocare per giovedì prossimo in serata, al fine di spiegare il tutto”.

Barbara ZilliE sulla vicenda c'è stato oggi un duro comunicato del consigliere regionale della Ln Barbara Zilli: 
“Abbiamo capito ormai che il modus operandi della Giunta è quello di scavalcare il ruolo dei sindaci – dice Zilli – che, giustamente, sollevano criticità e si rifiutano di aderire al progetto di accoglienza diffusa, proprio perché si rendono conto delle oggettive difficoltà a cui andrebbero incontro, per mancanza di strutture, presidi sanitari e garanzie di sicurezza”.
“Condivido la preoccupazione dei sindaci di Cavazzo e Villa Santina – dice ancora Zilli – che sono relegati a spettatori passivi. C’è da sottolineare poi l’effettiva l’incapacità che stanno dimostrando gli enti preposti a programmare e comunicare queste decisioni, segno di un fallimento dei progetto su tutta la linea”.

Fonte: articoli di Rsn news