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venerdì 13 ottobre 2017

L'assessore Vito preannuncia ai sindaci uno studio sul Tagliamento da Venzone a Pinzano

Ambiente: Vito, progetto sicurezza e valorizzazione Tagliamento

Sicurezza e valorizzazione del fiume Tagliamento sono stati i principali aspetti della riunione convocata a Udine dall'assessore all'Ambiente del Friuli Venezia Giulia, Sara Vito, con i sindaci delle amministrazioni comunali rivierasche del medio e alto corso del Tagliamento (San Daniele del Friuli, Osoppo, Trasaghis, Bordano, Gemona del Friuli, Ragogna, Dignano, Forgaria del Friuli, Spilimbergo, Pinzano al Tagliamento).


L'incontro ha dato conto dello studio, in itinere e finanziato da fondi regionali, realizzato dal Consorzio di bonifica friulana in collaborazione con il Centro internazionale di scienze meccaniche (Cism), che utilizza un approccio multidisciplinare nuovo, guardando l'intero sistema fiume da Venzone a Pinzano per trovare le migliori soluzioni tecniche in materia di sicurezza.

"Abbiamo lavorato e continuiamo a farlo - ha evidenziato Vito - per dare una risposta alle esigenze espresse dai sindaci in quanto ci siamo presi un impegno e lo portiamo avanti per riempire di contenuti la parola prevenzione. Così garantiamo sia gli interventi necessari di messa in sicurezza del fiume sia il supporto alla strategia per la manutenzione del Tagliamento attraverso questa ad approccio scientifico, innovativo e di dettaglio, utile per individuare in modo corretto le priorità e gestire meglio le risorse in un'ottica di programmazione".

Lo studio, ovvero il progetto per il ripristino dell'officiosità idraulica del fiume Tagliamento nel tratto da Venzone a Pinzano, è stato presentato da Massimo Canali, direttore del consorzio bonifica Pianura Friulana, assieme a Matteo Nicolini del Cism, che hanno evidenziato i tre elementi fondamentali dell'analisi.

"In primis - ha chiarito Canali - abbiamo previsto una ricognizione degli approfondimenti, nazionali e internazionali, degli ultimi 10 anni, poi la realizzazione dei modelli idrodinamico, per definire i livelli idrici del fiume a seconda delle varie entità delle piene, e morfologico, per valutare come l'andamento delle acque fa cambiare l'assetto del deposito dell'erosione all'interno dell'alveo in questo tratto di fiume".

"Questo - ha aggiunto il direttore del consorzio - è utile per ipotizzare gli interventi per la sicurezza idraulica nei comuni rivieraschi. Terzo elemento - ha aggiunto - è la valutazione sulle tipiche situazioni morfologiche che crea il fiume per costruire una legge matematica che simuli il comportamento del sistema fluviale e possa essere utilizzata per indicare criteri da utilizzare, ad esempio, per gli interventi di sghiaiamento di questa parte di fiume".

"Al completamento dello studio - ha quindi precisato Vito - verranno indicate le criticità e in base ad esse le priorità e le tipologie dell'intervento".
(Fonte: regionefvg)

Vedi anche il servizio diffuso dalla Regione:

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