"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

mercoledì 31 luglio 2013

Lago, Edipower rinuncia al raddoppio - IX

Davide ha vinto

La battaglia per il Lago di Cavazzo e la speranza che si apra una nuova fase

Davide ha vinto Golia con una semplice fionda. La storia si ripete, ma questa volta il gigante vestiva i panni di una grande società idroelettrica e il piccolo pastore era in realtà una comunità che parlava con una sola voce, quella dei comitati.
 Il progetto di ripompaggio delle acque del lago di Cavazzo (o dei Tre Comuni, chiamatelo pure come vi pare), in un Paese normale non sarebbe mai stato proposto.
Perché un lago naturale - uno dei pochi in regione - non può essere trattato alla stregua di un bacino artificiale, magari ricavato in una cava dismessa  (come fanno in Germania dove usano questi polmoni d’acqua come riserva di energia durante il giorno). Perché i danni causati dal ciclo costante di riempimento e svuotamento sarebbero stati devastanti. Perché solo la logica del profitto e della speculazione sulle energie rinnovabili può concepire un progetto dove si consuma più energia di quella che si produce, ma i guadagni aumentano, solo per gli azionisti naturalmente.
I Comitati hanno vinto perché hanno saputo mobilitare la comunità e spiegare ai politici, che purtroppo hanno dimostrato anche in questo caso un vuoto culturale e una sudditanza sconsolanti, che quel progetto era un obbrobrio. La battaglia è stata lunga e faticosa, ma il lago è salvo. Ora però Davide ha preso in mano un altro sasso: i comitati chiedono di porre fine allo scarico diretto delle acque gelide captate in montagna, per permettergli al lago di ritornare davvero naturale. Vediamo se Golia fa la voce grossa ancora una volta o se ha capito che le cose stanno cambiando. Se dietro a Davide ci sono amministratori e istituzioni consapevoli che quello che abbiamo lo dobbiamo conservare per le prossime generazioni è molto, molto meglio.
Pubblicato  sul sito de "Il Friuli" (http://www.ilfriuli.it/)


Due pagine de "Il Diari" dedicate a Bottecchia e Peonis

Verso metà giugno si è parlato anche sul Blog delle discussioni insorte dopo la pubblicazione di un articolo sul "Corriere della Sera" che riprendeva le voci secondo le quali Ottavio Bottecchia, nel lontano 1927, fosse stato aggredito e ferito gravemente a Peonis, una uscita che aveva provocato varie contestazioni in Friuli. (vedi http://cjalcor.blogspot.it/2013/06/peonis-ribatte-qui-bottecchia-non-e.html )
Ora  il quindicinale friulano "Il Diari" (nel numero 12 di luglio) riprende l'argomento, dedicando al caso Bottecchia  la copertina e una intera pagina all'interno. Nell'articolo viene dato ampio risalto al libro "Quel mattino a Peonis", edito dal Comune di Trasaghis nel 2004 che, analizzando il caso, propende per la tesi dell'incidente fortuito.  Del lavoro definito "la cronache plui documentade dal incident sucedût a Bottecchia" viene proposta anche la traduzione in friulano delle pagine iniziali che descrivono  le modalità di quel che successe "quel mattino  a Peonis".


martedì 30 luglio 2013

Sbandieraments a San Bortul - I

La Pro Loco sta organizzando una grossa manifestazione per il 24 agosto, giorno di San Bartolomeo, patrono di Alesso, quando verrà proposta la sfilata di quelle che sono state definite "orgoglio alessano", le bandiere dei coscritti. Sarà una grande occasione per riunire le diverse classi e, soprattutto, per fare conoscere le caratteristiche di questa festa che ha assunto una precisa specificità.
Il primo appuntamento "tecnico" è previsto per il 2 agosto, quando si procederà alla raccolta delle bandiere in preparazione della sfilata.





Quel che si muove a ... Bordan. Fine settimana con la festa dell'emigrante

Dal 2 al 4 agosto, Bordano è in festa per la tradizionale "festa dell'emigrante".

Il 2 agosto apertura chioschi ore 18.00,  dalle 21.00 serata giovani con dj LALO e alle 23.30 pastasciutta gratis x tutti.

Il 3 agosto alle ore 12.30 pranzo tra compaesani  (su prenotazione) con la simpatia e compagnia di Romeo il balonir cjargnel e la musica di Michele Patatti dj; alle  ore 17 gara di pesca 3° trofeo PICCO RENIS presso i laghetti Pighin di San Daniele e dalle 20.30 cena e premiazioni con la musica dei Lucky band

Il  4  agosto dalle 9.30 passeggiata a cavallo. dalle 10.00 l'ass. cinofila Impronta del nord est presenta le sue unità cinofile con cani da soccorso e simulazioni di ricerca, addestramento ecc.. sempre alle ore 10.00 si inizia la preparazione della grande polenta coi polentars di Verzegnis e l'ass Volo Libero inizia con i voli dimostrativi (durante la giornata si potranno effettuare voli biposto). Alle 12.00 pranzo con la mescita della grande polenta e alle ore 15.30 "si fas la mede!!  Alle  16.00 dimostrazione di come si fa il formaggio da parte di artigiani esperti e alle 17.00 laboratorio artistico e letture animate per  bambini...DALLE 21.00 TRIBUTO AI NOMADI CON IL GRUPPO aNOrMADIlegge.  Tutta la domenica saranno presenti bancarelle e mercatini artigianali.

Il tutto presso le scuole di Bordano in via Regione Toscana

lunedì 29 luglio 2013

Un'estate "simpri ator". Il pallone e il ferro di cavallo

Mercoledì  31 luglio, ottavo appuntamento del progetto “Simpri atôr!”, programma di attività educative per ragazzi frequentanti le scuole secondarie di primo grado. L’iniziativa è promossa dall'amministrazione comunale di Trasaghis  in collaborazione con le amministrazioni di Bordano e Osoppo, dal Servizio sociale dei Comuni, da Aracon e da numerose realtà dell’associazionismo.

Avasinis ospita esperienze sportive:
«Non solo calcio. E adesso si gioca!» 

Ore 9.00: ritrovo presso il Centro Sociale di Avasinis. Giornata dedicata ai tornei (pallavolo, tennis, calcio  balilla…). Introduzione a cura di Enrico Di Doi, laureato in Scienze Motorie
Ore 10.45: merenda
Ore 11.15: ripresa dei tornei
Ore 12.30: pranzo al sacco
Ore 14.00: incontro con Andrea Ridolfo, maniscalco. I ragazzi assisteranno al cambio del ferro degli  zoccoli
Ore 16.00: chiusura dell’attività e rientro.


domenica 28 luglio 2013

Centraline tra Leale e Tagliamento. Mercoledì il sopralluogo

Si è discusso parecchio sul Blog, nei mesi scorsi, delle numerose richieste presentate per la realizzazione di centraline sul Leale, tra l'alto corso e la confluenza col Tagliamento. Chi vuole rileggere i vecchi articoli può andare a    http://cjalcor.blogspot.it/2012/12/il-cosint-e-le-centraline-da-resia-al.html  oppure http://cjalcor.blogspot.it/2012/12/centraline-sul-leale-progetti-correlati.html 
solo per citarne alcuni.

Ora è stato fissato dagli uffici regionali un primo appuntamento per cercare di confrontare alcuni progetti  ed eventualmente avere gli elementi per esprimere, successivamente,  pareri motivati.
Il Servizio della gestione delle risorse idriche della Direzione Regionale per l'ambiente, l'energia e le politiche per la montagna ha infatti convocato per  mercoledì 31 luglio  una "visita locale di istruttoria congiunta"  per esaminare le diverse richieste presentate di realizzazione di centraline alla confluenza del canale Sade nel Leale (in particolare quella dell'ELPO del 7.2.2011, di Energia Diffusa del 23.2.2011 e quella del Cosint del 7.9.2011). Nel documento di convocazione si precisa che "le istanze riguardano derivazioni tecnicamente incompatibili fra loro e pertanto risultano concorrenti".
La convocazione è stata inviata a  11 destinatari  ma si precisa che alla visita locale di istruzione congiunta "potrà intervenire chiunque vi abbia interesse".  Il ritrovo è fissato per le 9.30 del 31 luglio presso il Municipio di Trasaghis.


Fonte: sito comunale

sabato 27 luglio 2013

Lago, è (anche) una questione di generazioni

L'ultimo  numero di "Dalès un timp par vivi", il "sfuei parochiâl" di Alesso giunto alla 57° uscita, ospita anche un articolo su tematiche legate al "problema Lago"  più volte dibattute anche qui sul Blog  e che pertanto si ritiene interessante proporre anche ai lettori che abitualmente non vanno "a cerî il Boletìn intas butegas".
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Lâc, las gjeneraziòns di mieç

Chei ch'a lein il Boletìn o i Lunaris a varan sintût a contâ tantas voltas di cemût che al era il lâc "di prin" (prin da Sade e da centrâl di Somblâc),  di cuant che al era pui grant, cu l'aga pui cjalda, lì che, como ch'al conta Zuan, "Apena passada la Pasca (se a era "alta") a si spietavin las primas zornadas clipas e dopo ches cjaldas, par podê lâ fin lajù dal Lâc a pojâsi inta l'aga.  Il prin puest al era il "busìn da Cuesta" e dopo chel "di Cido", dulà che l'aga a era unin pui clipa. A si lava jù simpri dopo miesdì, dato che ai nestis timps la scuela a era nomo a buinora, e dopo al era dut libar. Cussì a si podeva lâ fint lassù dal Riu da Côt e a butâsi dal Zuc di Santìn o, di chê âta banda, ancja intal Mol, prima di rivâ vi da Micòs.
Par duta la biela stagjon, la riva dal Lâc a era batuda ogni dì che a na era ploia".  
Leint di chest, cui che al à vivût chês esperienzas, a las torna a jodi devant dai voi; cui che al è nassût dopo al po' vê una piçula idea di cemût che a era la vita vi dal Lâc.
Ma … e nô, che i sìn nassûts intai agns '50? J sìn una gjenerazion di mieç: intant che al sucedeva il ribalton, j erin massa piçui par capî ce che al sucedeva, e cuant che j vin tacât a lâ vi dal Lâc al era benzà deur a gambiâ dut. 
Di mui a si lava vi dal lâc a provâ a pescjâ alc, cuntuna cana fata cuntun racli e un fîl di ligna: a si cjapava nomo cualchi vrìa, a era fiesta se intal am a restava picjàda una parèsia…. Las trutas e i carpios a na erin zà pui, di pescjadôrs al era restât nomo Silvio di Scala e pôcs altris….
Di turiscj a s'in vedeva pôcs: a rivavin massima la domenia d'astât, a fâ un gîr su las barcjas che Livo al continuava a meti a disposizion o a fâ cualchi bal intal "dancing"  che chei di Gamberini a provavin a tegnî viert.
Cualchidun al dîs che al è propit in chei agns alì che la mularìa di Dalès a à molât il lâc e a à tacât a frecuentâ, d'astât, il Palâr: al era, forsit, ancja chel un segno par dî che il lâc al era gambiat massa, a nal era pui chel di prin ….
Nô, e massima chei che a son vegnûts dopo, il Lac j lu  vin simpri jodût cussì. Ognun, magari, al à cerût un "so" mût di  metisi in rapuart  cul lâc: al era chel che al sfidava l'aga freda par lâ nadant dal albergo fint al riu da Côt e cui che, inveza, al ceriva un rapuart pui personâl, scuasit intim ("Cjatâmi di bessôl chi cun te sot sere….", al scriveva Ugo Rossi).
J erin massa piçui inchê volta da Sade, ma alc, dopo, a si è provât a fa distès,  in pro dal Lâc: dal lâ in plaza cuintra il passaç da autostrada che a varès plantât i pilons inta l'aga devant di Somblâc, al lâ a presidiâ i cjamps lì che a volevin fâ su l'area di servizio a un tir di sclop dal lâc, as protestas dai agns '80 cuintra "l'ipotesi di prelievo", fint ai dibatiments di chei ultins trei agns cumò.
Cuant che a si tornisi a cjatâ, propit magari par tabajâ dal lâc, a si cjalisi ator, a si è magari contents se a è simpri pui zoventût che a samea interessâsi di chescj problemas ma, riduçant, a si dîs che a son simpri di pui i cjaviei blancs, sui cjâfs di chestas "gjenerazions di mieç"….
                                          
                                                             Pieri Stefanutti 















venerdì 26 luglio 2013

Quel che si muove a ... Cesclans. Una festa lunga 250 anni

La Comunità di Cesclans è in festa sabato 27 e domenica 28 luglio per il 250° anniversario della traslazione del corpo di San Fortunato alla Pieve di Santo Stefano protomartire dalle catacombe romane di Sant'Agnese.
In programma sabato, alle 20.30, la processione con il corpo del santo dal Centro Caritas fino alla Pieve; a seguire, i vespri solenni presieduti dall'Arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato.
Domenica, alle 11, l'Arcivescovo emerito, mons. Pietro Brollo, presiederà la Santa Messa solenne, che sarà animata dai cori di Amaro e Cavazzo.

La festa fa riferimento alla concessione alla Pieve delle reliquie di San Fortunato, avvenuta nel 1763 dopo un lungo interessamento del pievano dell'epoca, p. Giacomo Job. Come si legge nel libro di Silvio Angeli "La Pieve di Santo Stefano di Cavazzo" furono tre sacerdoti locali (p. Angelo Angela, p. Giovanni Stroili, p. Antonio Puppino) a recarsi a Roma a piedi a ricevere l'urna sigillata con le ossa del santo e a portarla poi nella Pieve, dove venne fatta la ricognizione che constatò lo stato delle reliquie, da allora poi conservate a Cesclans.


giovedì 25 luglio 2013

Lago, "visitatori nord europei desiderosi di scoprire nuovi angoli d'Italia"

Dalla Finlandia in campeggio sul lago

da: Messaggero Veneto, 23 luglio 2013

TRASAGHIS Cresce l'affluenza di turisti nel lago di Cavazzo. Se il grande bacino è da sempre meta di visitatori locali nei fine settimana, alla ricerca di tranquillità e relax, ora si cominciano a contare arrivi anche di veri e propri turisti provenienti da diverse parti d'Europa. Lo dicono i numeri del Camping Lago Tre Comuni, la cui attività è iniziata quattro anni fa e che ora comincia a registrare i primi buoni risultati: «Nonostante la stagione estiva sia iniziata col cattivo tempo - dice il gestore Matteo Michielon - avevo prenotazioni già da gennaio e quest'anno il campeggio è quasi tutto prenotato per quindici giorni ad agosto quando negli anni scorsi succedeva per una o due giornate». Solo nell'ultimo fine settimana, su 200 posti, ben 180 erano occupati e la maggior parte di questi sono turisti provenienti da Olanda, Danimarca, Finlandia, insomma visitatori nord europei desiderosi di scoprire nuovi angoli d'Italia:
«Sono turisti - dice Michielon - che ho intercettato tramite internet e in seguito anche il passa parola ha avuto il suo effetto: campeggiano sul lago ma durante la settimana visitano il Friuli, da Udine alla Carnia. Amano trekking, arrampicata, canoa e soprattutto vengono, come il caso degli olandesi, da paesi che non hanno montagne e laghi come questo». La presenza di una media di 200 nelle settimane estive si fa ormai sentire, tanto al panificio di Alesso è stato chiesto di aumentare la produzione. (p.c.)

Quel che si muove a ... Trasâgas in fiesta

Appuntamento nel fine settimana con una nuova edizione di "Trasâgas  in fiesta" proposta dal "Grop trasagan" sul piazzale della chiesa.



Questo il programma:

TRASAGAS IN FIESTA

venerdì 26
ore 17 apertura chioschi
ore 18 happy hour birra 1 euro
ore 21 dj set Juan Carlos Dj

Sabato 27
ore 18 happy hour birra 1 euro
ore 20.30 Alpen Trio folk e ballo
ore 23.00 Night Fever" dj's Giulio&Trada

Domenica 28
Chiusura festeggiamenti

SPECIALITA' GASTRONOMICHE:
CAIS ALLA TRASAGANA, CALAMARETTI FRITTI

Venerdì 26 luglio ci sarà anche l'inaugurazione della mostra itinerante  degli elaborati prodotti dai laboratori di "C'è talento nell'aria". La mostra sarà  ospitata dai festeggiamenti di Trasaghis fino a domenica 28 luglio.





mercoledì 24 luglio 2013

Lago, Edipower rinuncia al raddoppio - VIII

I Comitati hanno diffuso un  manifesto nel quale, riportando la notizia della rinuncia di Edipower a portare avanti il progetto di raddoppio della centrale di Somplago, esprimono un ringraziamento a quanti hanno condiviso la battaglia in difesa del Lago, per poi invitare a una nuova azione "per rinaturalizzarlo e valorizzarlo attraverso una legge speciale regionale", con l'espressa indicazione che "questo potrà avvenire solo se saremo uniti e determinati.".


martedì 23 luglio 2013

Lago, Edipower rinuncia al raddoppio - VII

La rinuncia di Edipower e, in generale, la "questione Lago" si è meritata la prima pagina della "Vita Cattolica",  addirittura con un editoriale del direttore Roberto Pensa, che vede nella vicenda una nuova "vittoria di Davide contro Golia", con la sostanziale sconfitta di un gigante come Edipower a opera di piccoli Comitati, impegnati ad affrontare  il colosso con una "azione pervicace e fastidiosa di contrasto".  Si tratta di una "rilettura" oltremodo stimolante che può offrire spazi di discussione anche su questo Blog. (A&D)
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Davide e Golia sul lago di Cavazzo

di Roberto Pensa

Ricordate la storia biblica di Davide e Golia? In questi giorni, in Friuli, abbiamo potuto godere di una sua significativa riedizione. Nei panni del gigante guerriero, il più temuto dell'esercito filisteo, corazzato di tutto punto, nella rappresentazione «nostrana» c'è Edipower, colosso nazionale dell'energia e proprietario della centrale idroelettrica di Somplago, con il suo potere economico, la sua influenza politica, i suoi tecnici e i suoi uffici stampa.
E il coraggioso pastorello israelita, che sfida il gigante armato solo di una fionda? Alcuni comitati popolari, impegnati a difendere il Lago di Cavazzo (il più grande specchio lacustre naturale friulano, splendido ambito naturalistico e paesaggistico) da un pericoloso progetto «contronatura» e il bacino del Tagliamento, in larghi tratti trasformato in deserto dalle condotte che alimentano le turbine elettriche. Lo hanno fatto con la forza dell'amore per la propria terra, della volontà di lasciarla intatta alle prossime generazioni. E soprattutto «armati» del desiderio di verità e della ragionevolezza del buon senso.
Ebbene, contro ogni pronostico, Davide ha sconfitto Golia. Edipower ha comunicato alla Regione che il suo progetto di raddoppio di Somplago «non è più strategico».
Qualcuno potrebbe obiettare: non sono i comitati che hanno vinto, ma è stata Edipower a cambiare idea e a decidere di perseguire altrove nuovi progetti di sviluppo, magari ancora più remunerativi.
Il fatto è che il mercato dell'energia elettrica sta cambiando, e il calcolo iniziale di convenienza fatto da Edipower è andato a gambe all'aria. Si pensava di pompare l'acqua dal lago di notte per farla risalire negli invasi a monte.
Poco importa se questo avrebbe comportato, come è ovvio, un forte consumo di energia: la bolletta, di notte, sarebbe costata di meno. Poi di giorno, quando l'energia si poteva rivendere a prezzi superiori, l'acqua sarebbe tornata nelle turbine regalando ad Edipower - ed ai suoi azionisti - il loro bel tornaconto.
A guastare la festa è arrivato il boom del pannelli fotovoltaici e dell'energia solare: l'abbondanza diurna di elettricità da essi prodotta ha diminuito il differenziale delle tariffe elettriche tra notte e giorno. L'investimento non conviene più.
Che c'entrano i comitati in tutto questo? Se la loro azione pervicace e fastidiosa di contrasto ad Edipower non ci fosse stata, forse il progetto sarebbe già realizzato, compiendo lo scempio prima che ci si accorgesse della sua inutilità. Ai comitati va il merito di averci ricordato che «l'acqua non scorre mai in salita» e che, semmai ce ne fosse la convenienza, essa sarebbe del tutto passeggera. Ma per dare a qualcuno un profitto «transitorio» non si possono sacrificare valori e ricchezze ambientali che hanno un'eco di eternità, dono di Dio forgiato per millenni dalla natura, attraverso le ere glaciali e l'azione dell'acqua.
Complimenti, quindi, ai nostri «Davide» e un grande «in bocca al lupo» per le prossime sfide: la battaglia contro il raddoppio di Somplago, grazie agli studi scientifici commissionati dai comitati, ha evidenziato che il Lago di Cavazzo rischia l'interramento nel giro di un secolo a causa dei sedimenti che vengono scaricati dalla centrale. Delle soluzioni ci sono, ma serve l'impegno di tutti, in primo luogo della politica.
Già, la politica. Anche in questa vicenda avrebbe dovuto giocare il ruolo dell'ago della bilancia, di equilibratrice tra la legittima ricerca di profitto delle imprese e la tutela degli interessi della popolazione e del patrimonio ambientale del Friuli. Ed invece, in questa vicenda, è stata una grande e colpevole assente, in larga parte prona agli interessi dei «poteri forti».
Le occasioni di riscatto non mancano. Sul tavolo c'è ancora la questione degli elettrodotti transfrontalieri, grandi autostrade dell'energia dirette in Austria e Slovenia che dovrebbero solcare - con i loro tralicci alti oltre 30-40 metri - alcune delle più belle vallate friulane (quella del Bût in Carnia e quella dell'Erbezzo/Arbec nelle valli del Natisone, appena alle spalle del santuario di Castelmonte) oltre che la pianura friulana (nel caso dell'elettrodotto Udine Ovest-Redipuglia), guastando, in questo caso, anche la «skyline» godibile dai turisti dai bastioni di Palmanova. Anche qui, alla base di questi progetti c'è un ragionamento «transitorio» di profitto: oggi tra l'Italia e l'estero esiste un ampio differenziale dei costi dell'energia che ne giustifica economicamente la movimentazione da un capo all'altro dell'Europa. Ma domani?
Eppure nessuno in Friuli si oppone a questi elettrodotti. Si chiede «solo» che vengano realizzati interrati, senza guastare alcuni splendidi scorci di paesaggio. Ovunque, nel mondo, lo si fa, ma in Friuli, secondo queste imprese, sarebbe, per qualche misterioso arcano, «economicamente insostenibile».
A proposito: Terna spa, che per la nuova linea elettrica nella Bassa Friulana da anni ci spiega l'impossibilità dell'interramento, ha presentato lunedì 15 luglio il suo nuovo elettrodotto verso la Francia: 190 km di cavi tra la centrale di Piossasco (Torino) fino a quella di Grand'Ile, in Savoia. Una linea - udite udite! - interamente interrata e costruita utilizzando le opere del Corridoio 5 ferroviario, tanto che l'hanno ribattezzata, con enfasi, la «Tav dell'elettricità». Un investimento totale di 1,4 miliardi, di cui 800 milioni dalla parte italiana.
Vengono spontanee un paio di questioni, rivolte a Terna spa e ai nostri politici regionali: perché in Piemonte interrare le grandi linee elettriche si può ma in Friuli è improponibile, al limite della derisione e dell'insulto per chi si azzarda a suggerirlo? Non è forse vero che proprio sulla direttrice tra Redipuglia e Udine Ovest sono in programma grandi opere infrastrutturali (la realizzazione della terza corsia della A4 tra Redipuglia e Palmanova, il raddoppio della ferrovia Udine-Cervignano e la nuova tangenziale Sud del capoluogo friulano che porterebbe proprio «sull'uscio» del nodo elettrico di Udine Ovest) che renderebbero possibile anche da noi realizzare quelle sinergie tecniche e cantieristiche utilizzate in Piemonte per l'interramento?
E mentre aspettiamo fiduciosi che qualcuno ci risponda, cari friulani, teniamoci strette le nostre vere ricchezze! Quelle che durano nel tempo e non appassiscono nel breve spazio di un ciclo economico o di una sessione di borsa! Le uniche che valgono davvero.
Roberto Pensa

(La Vita Cattolica, 18 luglio 2013)

Lago, Edipower rinuncia al raddoppio - VI

Edipower fa  marcia indietro

Edipower fa dietrofront e rinuncia definitivamente al progetto di raddoppio della centrale idroelettrica sul Lago di Cavazzo perché ritenuto non più strategico.
La notizia è stata annunciata in una conferenza stampa «ad hoc», martedì 16 luglio nella sede della Regione a Udine, dai comitati che da anni si battono contro la realizzazione dell'opera voluta dalla società privata che gestisce l'impianto di Somplago.
Edipower, dunque, non è più intenzionata ad investire la cifra di 100 milioni di euro per ampliare la centrale. La realizzazione di due turbine (in aggiunta alle tre esistenti e già funzionanti), per ampliare la portata d'acqua scaricata dal bacino dell'Ambiesta (lago di Verzegnis), acqua che di notte e nei week end sarebbe stata fatta risalire all'indietro attraverso una nuova galleria di 8 chilometri e mezzo (parallela a quella attuale), è stata stoppata. E la parola fine l'ha messa proprio la società che aveva presentato il progetto, inviando una nota agli uffici della Regione, a firma dell'amministratore delegato Massimiliano Masi. Un documento - fino a martedì non se ne conosceva l'esistenza - tenuto in queste settimane in un cassetto e non ufficializzato dall'Amministrazione regionale.
A darne comunicazione ci hanno pensato, comunque, i battaglieri comitati - quello «per la difesa e lo sviluppo del lago» e quello di «tutela della acque del bacino montano del Tagliamento» - che, contrari fin dall'inizio al progetto, in passato avevano anche organizzato una petizione in difesa di quello che è lo specchio d'acqua naturale più grande del Friuli-Venezia Giulia.
E come prevedibile, è stata grandissima la soddisfazione per la «piega» inattesa che ha preso la vicenda. «È la fine di un progetto basato sulla speculazione», ha commentato Franceschino Barazzutti, ex sindaco di Cavazzo Carnico e portavoce dei comitati. «Finalmente si è preso atto di quello che stiamo dicendo da tempo - gli ha fatto eco Valter Stefanutti, consigliere di minoranza in consiglio comunale a Bordano e uno dei rappresentanti dei comitati -; si è preso atto dell'inutilità del progetto, della sua antieconomicità e soprattutto della pericolosità a livello ambientale. Se fosse stato attuato - ha aggiunto - oltre a tutti i problemi già evidenziati dai vari studi, non solo nostri, con gli scavi avrebbe messo a rischio la falda acquifera esistente e, quindi, l'approvvigionamento idrico di ben cinque paesi».
Stefanutti, nell'evidenziare «il costante silenzio» che ha accompagnato «la nascita, lo sviluppo e la decandeza del progetto», rotto solo «dai comitati che non hanno mai smesso di dare voce alle istanze che provenivano dalla gente, dalla nostra gente, da chi vive nei borghi del lago di Cavazzo», ha confermato che la battaglia per la salvaguardia del lago non è affatto conclusa. Anzi.
Adesso l'obiettivo è quello di «rinaturalizzare» lo specchio d'acqua. «Gli studi e le analisi fatte in questi anni - ha spiegato - hanno avuto il merito di mettere in evidenza come il lago, nelle condizioni attuali, rischi seriamente di essere interrato nel giro di poco più di 100 anni».
Una palude, insomma. Per questo la richiesta è chiara: «Proponiamo - sono parole di Stefanutti - di intubare lo scarico delle acque dell'Ambiesta fino all'uscita del lago, nel canale Leale. Chiediamo una legge regionale e il coinvolgimento nel progetto di tutte le ditte che da queste acque, negli ultimi 50/60 anni, hanno tratto grossi ritorni economici. L'impegno, adesso, deve essere davvero di tutti».
Monika Pascolo e Maira Trevisan

(La Vita Cattolica, 18 giugno 2013)

lunedì 22 luglio 2013

La fortuna di "Palâr beach": parlano gli ospiti

Il "Messaggero Veneto" di ieri ha pubblicato un ampio articolo di Piero Cargnelutti  dedicato alla fortuna di "Palâr beach", come vengono ormai affettuosamente chiamate le rive del Palâr  frequentate assiduamente da "aficionados" locali ma, soprattutto, forests.
Il quadro che ne viene tracciato è ampiamente positivo, anche per il fatto di riportare (come si era auspicato anche qui sul Blog) le voci degli ospiti. Che, fra le righe, ci siano però anche discussioni, anche aspre, in corso, è un elemento che i lettori del Blog conoscono bene e a proposito delle quali lo spazio di confronto  rimane sempre aperto. (A&D)
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Le famiglie scelgono “Palâr Beach”

di Piero Cargnelutti

Messaggero Veneto, 21 luglio 2013

TRASAGHIS. Il bel tempo con il sole rovente irradia la natura del Gemonese. E nei torrenti della Valle del lago e dintorni, arrivano i cittadini. La prassi è ormai consolidata da un po’ di anni a questa parte, tanto più in un periodo di crisi come quello attuale, dove anche un week-end trascorso in camping a rilassarsi in mezzo alla natura fa di certo la differenza nei bilanci di una famiglia.
Così anche in questo fine settimana, mentre sul grande lago sono in corso oggi l’Xtrim Triathlon del Cus di Udine e la regata zonale Trofeo Armando Gori della Nautilago, fiumi e torrenti si riempiono di visitatori desiderosi di prendersi il sole nelle acque limpide della valle.
Le rive del Tagliamento accanto al ponte di Braulins già registrano numerosi asciugamani e corpi stesi al sole, ma anche gli appartati laghetti di Bordano, sulle cui rive i ragazzi giungono con le auto, potendo anche accendere lo stereo e piazzare la griglia fin dal mattino.
Ce n’è per tutti i gusti, ma il più gettonato resta sempre il Palâr di Alesso, il torrente per tutte le necessità: dalla grande pozza di acqua trasparente che ti accoglie quando termina il sentiero iniziato nella piazzetta della chiesa, alla prima briglia con le distese di pietra ove appoggiare la sdraio, fino ad arrivare a quella più grande per i più temerari, e di nuovo avanti, risalendo il torrente che offre ancora numerose pozze e grandi sassi su cui distendersi.
C’è gente dappertutto: «Un tempo - ci dice Enrico di Peonis - si andava sulla Tremugne, ma da quando hanno realizzato l’acquedotto vengo qua: non costa niente, l’acqua è pulita e del resto preferisco questa tranquillità al caos di certe località turistiche. Una volta erano più i valligiani a frequentare questi torrenti, oggi al 90% sono cittadini: lo vedo perché non riconosco il viso di nessun compaesano».
Ormai la gente di Alesso è abituata a queste visite estive. Il Comune ha perfino emesso apposite ordinanze sui parcheggi, per non intasare la circolazione nel piccolo borgo.
«Io ci vengo da tanti anni con la famiglia, in camping al lago e poi veniamo qui: con tre bambini piccoli, è un posto tranquillo dove si sta bene», ci racconta Michele, che con moglie e figli a metà pomeriggio sta scendendo dal sentiero del Palâr, per tornare in campeggio dopo una giornata di sole.
Michele quel posto lo ha scoperto da giovane grazie ad amici residenti a Cesclans. E le rive del torrente di Alesso sono per lui probabilmente più rilassanti di quelle di Barcola. Cittadini ne arrivano anche da Udine, come Simone, che ha pensato bene di portarci anche una coppia di amici da Rimini: «Conosco questi posti da anni - ci dice - grazie a dei parenti di Artegna».
Tanti giovani visitatori arrivano da ogni parte del Friuli, da San Daniele come da Reana, oppure Tricesimo e Fagagna, e molti di loro sono degli esperti nel conoscere posti come questi: «Ci sono anche le rive del Tagliamento a Braulins - racconta Martina di Cassacco, che ieri era arrivata con due amiche da Udine -, il Torre a Tarcento e poi una volta sono andata anche dalle parti di Moggio. Il Palâr lo conosco grazie ad alcuni amici di Alesso, che ci vengono spesso. Si sta bene e poi, con i tempi che corrono, non costa niente, ti abbronzi benissimo, ed è facilmente raggiungibile».
Il sole continua a irradiare le distese dei sassi del torrente e per molti giovani visitatori il relax continuerà ancora quando sarà calato del tutto, perché li aspetta una notte in tenda in mezzo alla natura e un altro giorno intero da trascorrere sotto il sole, oppure all’ombra ventilata di una fronda verde della Valle del lago.

http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2013/07/22/news/le-famiglie-scelgono-palar-beach-1.7456602

Un'estate "simpri ator": fare musica, fare strumenti

Mercoledì  24  luglio, settimo appuntamento del progetto “Simpri atôr!”, programma di attività educative per ragazzi frequentanti le scuole secondarie di primo grado. L’iniziativa è promossa dall'amministrazione comunale di Trasaghis in collaborazione con le amministrazioni di Bordano e Osoppo, dal Servizio sociale dei Comuni, da Aracon e da numerose realtà dell’associazionismo. Ad Alesso, proposto un matrimonio tra manualità e musica.

«Musica, musica, musica…»
In collaborazione con Saira, Susan e Mario Franzil

Programma:

Ore 9.30: ritrovo presso il Centro Polifunzionale di Alesso. Incontro con Mario Franzil, liutaio, e con i  musicisti Saira Franzil, Susan Franzil, Emanuele Stefanutti e Renzo Stefanutti
Ore 11.00: merenda e gioco
Ore 11.15: laboratorio di costruzione di uno strumento musicale
Ore 13.00: conclusione dell’attività


Lago, Edipower rinuncia al raddoppio - V

Barazzutti al sindaco Picco: reazioni del perdente

Messaggero Veneto, 21 luglio 2013

TRASAGHIS Il dibattito sugli esiti della decisione di Edipower di non realizzare più il raddoppio della centrale non si ferma, e ora Franceschino Barazzutti e Valentino Rabassi dei comitati rispondono all'uscita del sindaco Augusto Picco: «Quella del sindaco - dicono - è la reazione del perdente nella vicenda del progetto di pompaggio e che, caparbiamente, non vuole prendere atto dell’errore di aver sposato tale progetto tutt’altro che solido, che la stessa società proponente seppur molto tardivamente ha ritirato». Barazzutti e Rabassi rispolverano il referendum alla popolazione della valle proposto a suo tempo dalle opposizioni, come modo democratico per sentire il parere della gente, strumento al quale l'amministrazione comunale aveva rinunciato: «Anziché addossare colpe ai vecchi sindaci - aggiunge Barazzutti - di fronte a loro il sindaco Picco deve fare una cosa sola: levarsi il cappello! Se poi trova la modestia e la voglia d’imparare i vecchi sindaci sono sempre disponibili ». (p.c.)

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ADDENDA:
Dopo la pubblicazione dell'articolo del Messaggero Veneto riportato qua sopra, i Comitati hanno ritenuto utile diffondere il testo integrale del comunicato inviato al giornale, probabilmente perché la sintesi giornalistica privilegiava la parte contrastiva al posto di quella propositiva.  Riproduciamo il testo integrale del documento affinché anche i lettori del Blog possano valutare questi aspetti.  Per quel che può valere, non è certo da oggi che il Blogger auspica che si abbassino i toni e si trovino occasioni di confronto e condivisione. (A&D)
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Che a rendere nota la rinuncia definitiva di Edipower al progetto di pompaggio sul lago di Cavazzo o Tre Comuni siano stati non la Regione né i Comuni che se la sono tenuta chiusa nel cassetto, ma i Comitati, che si sono battuti contro tale progetto, ha fatto perdere la testa al  sindaco di Trasaghis Augusto Picco al punto da rilasciare alla stampa dichiarazioni stizzite contro tutti: i Comitati, la Regione colpevole di aver ritardato la realizzazione del progetto, i vecchi sindaci dei Comuni rivieraschi, colpevoli – secondo lui – dei mali della Val del Lago.
     Quella del sindaco Augusto Picco è la reazione del perdente nella vicenda del progetto di pompaggio e che, caparbiamente, non vuole prendere atto dell’errore di aver sposato tale progetto tutt’altro che solido, che la stessa società proponente seppur molto tardivamente ha ritirato.
     Anziché prendersela con il mondo intero, il sindaco di Trasaghis deve prendersela solo con se stesso, con la sua arroganza! Infatti ha avuto diverse occasioni per uscire bene da questa vicenda, ultima la richiesta di referendum popolare sottoscritta da tantissimi suoi concittadini, ma da lui sbrigativamente respinta.
     Anziché addossare colpe ai vecchi sindaci, di fronte a loro il sindaco Picco deve fare una cosa sola: levarsi il cappello! Se poi trova la modestia e la voglia d’imparare i vecchi sindaci sono sempre disponibili, visto che allora egli era un ragazzetto con le braghe corte, a spiegargli - non a parole, ma documenti alla mano – come siano andate le cose sull’autostrada, sull’oleodotto ed anche sulle macerie della demolizione di Somplago.
     Anziché reagire malamente ci auguriamo che qualcuno spieghi al sindaco Picco che con la rinuncia al progetto di Edipower per il lago e la valle si chiude una brutta pagina e le relative polemiche e si apre una nuova che sarà bella se noi tutti insieme sapremo scriverla bene.
     Sarà bella se vorremo e sapremo condurre assieme la battaglia per la rinaturalizzazione e la valorizzazione del lago, con una legge regionale speciale per il lago, portando lo scarico della centrale fuori dal lago direttamente nel torrente Leale,  con un accordo di programma che, oltre allo Stato. la Regione, i Comuni, coinvolga le società che per guadagnare hanno sconvolto il lago e la sua valle.
     Anzichè stizzite, scomposte reazioni e prendersela con tutti, il sindaco Augusto Picco si calmi, si faccia passare la delusione e la rabbia, ragioni  e dica se è o non è d’accordo con questi obiettivi.

Comitato per la difesa e la valorizzazione del lago – Alesso
Dino Rabassi        
Comitato tutela acque del bacino montano del Tagliamento – Tolmezzo
Franceschino Barazzutti

domenica 21 luglio 2013

Lago, Edipower rinuncia al raddoppio - IV

Centrale, dura replica del sindaco Picco

Messaggero Veneto, 18 luglio 2013

TRASAGHIS Il sindaco Augusto Picco non ci sta alle affermazioni dei comitati rispetto alla recente notizia dell'abbandono, da parte di Edipower, del progetto di raddoppio della centrale di Somplago. Per il primo cittadino, le amministrazioni comunali hanno «tutelato gli interessi dei cittadini seguendo le procedure, e chiedendo il giusto riconoscimento per le eventuali opere che sarebbero state realizzate. La storia comunque, per chi avrà la fortuna di esserci fra 40-50 anni ci dirà se questa vicenda è andata a buon fine, o ci mangeremo le unghie come per l’autostrada». Sui tempi persi a seguire l'iter dell'opera denunciati dai comitati, il sindaco Picco ha le idee chiare su chi abbia avuto le maggiori responsabilità: «I Comuni hanno espresso pareri - dice - ma le autorizzazioni erano di competenza statale per la parte ambientale e regionale per le autorizzazioni ai lavori. Il progetto non è stato fermato dalle conferenze stampa dei comitati, ma dall’inerzia della Regione in primis e, arrivati in conferenza dei servizi, dai Comuni che non hanno accettato le compensazioni di Edipower. L'atteggiamento dei comitati non è altro che una lunga strategia, che sono sicuro si esplicherà nella sua limpidezza fra qualche mese». E ai rappresentanti dei comitati, Augusto Picco così conclude: «Non accetto lezioni da ex amministratori che per il lago hanno ottenuto solo disastri, vedasi il passaggio dell’autostrada o l’utilizzo dello stesso quale scarico delle macerie del terremoto. In tanti anni di battaglie perse questi ex amministratori hanno ottenuto solamente che il lago si riducesse allo stato attuale; le politiche di questi 3 anni comporteranno invece una presa di coscienza dell’opinione pubblica che permetterà una maggior attenzione degli organi superiori». Piero Cargnelutti



Tendenza "mordi e fuggi"

"Dove se n'è andato Elmer 
che di febbre si lasciò morire,  
dov'è Herman bruciato in miniera? 
Dove sono Bert e Tom, 
il primo ucciso in una rissa 
e l'altro che uscì già morto di galera?"

… così cantava Fabrizio De Andrè nella sua personale, suggestiva rielaborazione dell'Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters.

Lo strano incipit serve per ragionare sul fatto che anche il Blog ha i suoi "desaparecidos", persone di cui non si ha più notizia (e a cui naturalmente si augura una vita lunga e serena!).
Desaparecidos perché, dopo aver partecipato alle discussioni proposte dal Blog, di punto in bianco non si son fatti più sentire, spesso lasciando anche parecchi discorsi in sospeso (con una tendenza, quindi, al "mordi e fuggi" che  sarebbe il caso di superare).
Il caso più recente è quello di "Dalesan", che con una sua battuta ha fatto muovere tutto lo "Stato maggiore" dei Comitati, ma non ha poi voluto  dare il minimo cenno di riscontro alle domande e alle osservazioni che gli venivano poste (si è reinserito mercoledì, ma intervenendo su altri argomenti).

Altri lettori che intervenivano abbastanza frequentemente nelle discussioni, talvolta  facendo prevalere uno spirito caustico e dissacratore, non si sentono più da tempo: "Tonina", "Menie", "Signor Nilsson", "Pippicalzelunghe", "Jules", "Don Chisciotte",  "L", "C.S", "Quarnelio" "Nubechecorre", "Checo Burojo", "Pescatore 3" , "Boscaiolo", "c.r.", "Furlan", "S.W."  "Mena" e altri.

E' da tanto tempo che non si sentono più nemmeno "Montanaro",  "Luci", Giacomo D.V., "Anam", Mario,  "Anonima gemonese", "Parnassius" "Sergey" e altri che pur  avevano, nel tempo, offerto contributi stimolanti.
Sappiamo che continuano a leggerci, anche se hanno ridotto gli interventi, Remo, "Michi", "OG Loc", "Dallas", Dario,  Dree,  Igor, Caterina d. R. e, speriamo, tanti altri.

Grazie, comunque, ai commentatori più costanti (detti gli assenti, non elenchiamo i presenti!), nella speranza che si possano "recuperare i desaparecidos" e soprattutto  proseguire nel tenere aperto questo spazio di informazione, discussione e confronto.
Non vogliamo infatti "lâ a la pescja" né usare "effetti speciali" per richiamare lettori casuali: ci piacerebbe, a quattro anni dalla nascita,  che il Blog venisse "fidelizzato", si costituisse cioè una "comunità" di   lettori che ne condividono il progetto e che hanno piacere a contribuire alla discussione ed all'arricchimento reciproco.

Ce disèso? Le porte sono sempre aperte (naturalmente entrando "cun creance e sintiment").

sabato 20 luglio 2013

Il calendario di "Estate sul lago"

L'Amministrazione comunale di Trasaghis ha diffuso il volantino delle manifestazioni di "Estate sul Lago", una sorta di contenitore nel quale trovano spazio iniziative promosse dall'Ente e iniziative nate su dimensione locale che poi hanno trovato un supporto e un sostegno più ampi., anche all'interno del progetto intercomunale "Gemona città dello sport e del ben stare".
Nel dépliant vengono quindi elencati gli appuntamenti ad Alesso (il teatro del 13 luglio, la festa delle candele il 10 agosto, il concerto corale "Il nostro canto libero" il 21 settembre), ad Avasinis (la festa del lampone e del mirtillo dal 15 al 18 agosto) a Trasaghis (2° edizione di "Trasagas in fiesta", dal 26 al 28 luglio), sul Lago (dopo Acromax, le manifestazioni di Xtrim, con la gara di Duathlon il 20 luglio e di Triathlon  il 21, la proiezione di "Visins di cjase" il 2 agosto, gli "Acrofireworks" del 14 e 15 agosto,  i fuochi d'artificio il 14 agosto).
Ampio spazio viene dedicato all'attività nautica promossa sul Lago dalla Società Nautilago.
Molto bello e curato l'aspetto grafico del dépliant.



venerdì 19 luglio 2013

Lago, Edipower rinuncia al raddoppio - III

Anche il Gazzettino del 17 luglio, con un articolo siglato d.z. ha dato notizia della conferenza stampa dei  Comitati dove è stata data notizia della rinuncia di Edipower al raddoppio della centrale.  Nell'occasione, si riferisce che, una volta "tolti i sassolini dalle scarpe", è stata ribadita la ferma richiesta di una "legge speciale per il lago", finanziata da "coloro che i danni li hanno provocati".



giovedì 18 luglio 2013

Lago, Edipower rinuncia al raddoppio - II

Stop alla super-centrale sul lago


di Piero Cargnelutti
Messaggero Veneto, 17 luglio 2013

Edipower rinuncia definitivamente al progetto di potenziamento della centrale sul lago. Il progetto non è più ritenuto strategico per la società, che non lo ha nemmeno confermato nel suo piano industriale. La notizia è contenuta nella lettera che Edipower spa ha inviato a ben otto ministeri, a Regione e Provincia, ai Comuni e a tutti gli organi competenti. Ma a rendere pubblica tale notizia non sono stati gli amministratori locali, bensì i rappresentanti dei comitati, riuniti ieri in conferenza stampa nella sede della Regione a Udine, che così cantavano vittoria. «I Comuni e gli amministratori locali – ha detto Franceschino Barazzutti dei comitati – prendano atto di avere sbagliato: quel parere positivo ha tenuto impegnati inutilmente ministeri e varie direzioni, uno spreco di soldi per un progetto che non era realizzabile perché fondato solo sulla differenza del costo dell’energia tra la notte e il giorno, oltre che rischioso per falde acquifere di cinque paesi». E ora i comitati fanno festa ma per loro l’impegno non è terminato: sia gli studi del “loro tecnico” Dino Franzil che dell’ingegner Garzon, coinvolto direttamente dai Comuni, prevedono infatti che in cento anni il grande bacino rischia l’interrimento per i fanghi che continuano a depositarsi nei suoi fondali e per questo ribattono la necessità di una condotta sotterranea che dalle turbine di Somplago riversino le acque sul Leale: «Se gli amministratori locali vogliono lasciare ai giovani una pozza di fango – hanno detto Dino Rabassi e Valter Stefanutti – lo dicano chiaro e tondo. Per quanto ci riguarda noi chiediamo che tutte le realtà, da Edipower alle autostrade, all’oleodotto Siot, si impegnino per rinaturalizzare il lago, e alla Regione chiediamo una legge speciale per il lago». Il 29 luglio i comitati si incontreranno con i gruppi consiliari regionali di M5S e Sel, ma chiederanno di essere ascoltati anche dagli altri gruppi consiliari.

mercoledì 17 luglio 2013

Quattro candeline per il Blog. Grazie ai lettori


Festa di compleanno anche per il Blog. Si era partiti il 17 luglio 2009 … e siamo ancora qui, dopo quattro anni e 1467 post.
Grazie allora a Voi lettori per le più di 226 mila visualizzazioni di pagine,  per i 2050 commenti lasciati finora…. con l’augurio che ci sia sempre interesse verso questo strumento di informazione e di confronto sulle “tematiche valdelaghine” e che esso possa arricchirsi  ulteriormente di collaborazioni costruttive.
Mandi a ducj
A&D

martedì 16 luglio 2013

Lago, Edipower rinuncia al raddoppio - I

I Comitati hanno convocato per questa mattina a Udine una conferenza stampa per annunciare che, a proposito del Lago, "i nodi stanno venendo al pettine". Ed effettivamente, la notizia è stata di quelle "col botto": già da metà giugno  in Regione si sapeva  che Edipower ha rinunciato definitivamente al progetto di raddoppio della centrale di Somplago!
Se ne discuterà certamente parecchio, nelle prossime giornate: sul significato di tale scelta, sulle motivazioni che l'hanno determinata, sulle prospettive future per il Lago. Aggiungiamo anche un altro tema, quello della correttezza informativa. Se la notizia era pubblica, chi era tenuto a divulgarla? Non avrebbe avuto un altro senso la "passeggiata" del 30 giugno se si fosse saputo che Edipower aveva già "gettato la spugna", come ha titolato il tgr?  (A&D)
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STOP AL PROGETTO DI RADDOPPIO DELLA CENTRALE DI SOMPLAGO
Edipower rinuncia
16.07.2013Edipower rinuncia definitivamente al progetto di raddoppio della centrale idroelettrica di Somplago. La notizia è stata diffusa dai comitati contrari all’opera che hanno resa nota una comunicazione dell’amministratore delegato di Edipower Massimiliano Masi inviata alla Regione Friuli più di un mese fa ma fino ad oggi non comunicata dall’amministrazione. Nella lettera Masi fa presente la rinuncia alla procedura per l’autorizzazione al sistema di pompaggio. Più che soddisfatti i comitati che ora intendono continuare la battaglia per la rinaturalizzazione del lago di Cavazzo.

Tra Lago e San Simeone, torna l'XTriM

"E’ luglio ormai ed è tempo di triathlon nella nostra Regione.
Il caldo va d’accordo con il triathlon e in Friuli è il momento migliore per gareggiare. Il primo appuntamento con questa disciplina è per il week end del 20 e 21 luglio al Lago dei Tre Comuni in provincia di Udine.
Il CUS Udine in collaborazione con tutti i Comuni della zona organizza una 2 giorni di Triathlon che consacrerà il territorio del Lago dei tre Comuni come scenario ideale per le competizioni di triathlon e duathlon.

                                              
Si parte sabato 20 luglio con la 4^ tappa del circuito Duathlon Italiano Fitri, gara di duathlon sulle distanze di 5km di corsa nella zona del parco del lago , 30 km di ciclismo con 3 giri dello splendido circuito del Lago, bello e valido tecnicamente, e altri 5km di corsa identici a quelli della prima frazione. Zona cambio e ritrovo per tutti presso la sponda sud del lago nell’abitato di Alesso. Una gara ottima sotto il profilo tecnico che vedrà in gara i più forti interpreti della disciplina in Italia.

                                       
Il giorno successivo, domenica 21 luglio, tocca alla manifestazione più affascinante e cioè il Triathlon XTriM che per il 2013 prevede la distanza sprint con 750 m. di nuoto nelle acque del Lago di Cavazzo , 12 km di ciclismo tutti in salita con l’ascesa al Monte San Simeone da pedalare tutti d’un fiato con 1000 di dislivello. La terza frazione di corsa si corre infatti sull’altopiano del Monte e prevede 5km di corsa molto tecnici ed impegnativi tra sterrati e saliscendi.
Gli spettatori oltre a gustarsi la prima frazione di nuoto e la partenza della frazione ciclistica potranno nell’attesa dell’arrivo dei concorrenti vedere le immagini della gara presso il Camping lago dei Tre Comuni e sostenere i giovani virgulti del Triathlon impegnati nel Duathlon Kids MTB alle ore 12.30.

Al termini di ognuna delle due giornata di gara festa e degustazione con le Pro Loco del Lago dei Tre Comuni.
Un programma intenso e completo per una due giorni davvero emozionante".

Da:  http://www.triathleti.it/2013/07/xtrim-week-end-2013/

                                              

lunedì 15 luglio 2013

"Lago di Trasaghis, nice place"

Sono state pubblicate sulla rete diverse fotografie, molto belle, scattate durante il recente campionato Acromax sui cieli sopra il Lago, per opera di  Julian Cisterna. I commenti positivi si sprecano, anche per il "nice place" del Lago, un inaspettato "bel posto" adattissimo anche per gli sport dell'aria.

The first ACRO COMP of the world series, in lago di trasaghis, nice place to spend fly times!!!




Per vedere tutte le foto:



Un'estate "simpri ator". Mercoledì caccia fotografica sul Tagliamento

Mercoledì  17  luglio, sesto appuntamento del progetto “Simpri atôr!”, programma di attività educative per ragazzi frequentanti le scuole secondarie di primo grado. L’iniziativa è promossa dall'amministrazione comunale di Trasaghis  in collaborazione con le amministrazioni di Bordano e Osoppo, dal Servizio sociale dei Comuni, da Aracon e da numerose realtà dell’associazionismo. Il tema dell'uscita è: Caccia fotografica … intas gravas dal Tajament.

 «Alla scoperta dell’ambiente: fotografiamo il Tagliamento» 

In collaborazione con Auser Ecologia, Biblioteca di Braulins e con il Gruppo Fotografico Gemonese

Ore 9.30: ritrovo presso la Biblioteca di Braulins. Visione di un video su flora e fauna del Tagliamento con  la partecipazione della bibliotecaria Fabiana Zilli
Ore 10.00: con l’esperto Nanni Stefanutti (AUSER Ecologia), uscita sul fiume Tagliamento lungo il sentiero  della Comunità Montana, da Braulins fino alla confluenza con il torrente Leale
Ore 11.00: merenda e gioco
Ore 11.30: laboratorio di fotografia con l’esperto Bruno Londero del Gruppo Fotografico Gemonese
Ore 12.30: chiusura dell’attività
Ai partecipanti è richiesto un abbigliamento adeguato all’attività (scarpe da ginnastica, felpa, giacca …) e la macchina fotografica.



domenica 14 luglio 2013

"Il Gazzettino" rilancia la discussione del Blog sul Palar

La rubrica del Gazzettino "Blog Notes", curata da David Zanirato, nell'edizione di oggi, riprende e rilancia (addirittura dedicandovi il titolo) le discussioni avviate dal Blog "Alesso e Dintorni" sul Palar d'estate, tra afflussi da regolamentare, ticket richiesti, ticket evasi, rifiuti da smaltire ... e la proposta del "federalismo fiscale" che  auspica di reinvestire direttamente sul Palar buona parte degli utili derivanti da parcometri e multe.
E', si vuole, anche un pubblico riconoscimento al ruolo assunto dal Blog come "palestra di discussione"  sulle tematiche locali.
La discussione sul Blog vuole essere soprattutto un contributo   per fare superare l'annoso slogan dello "ch'a stèin a cjasa lôr" per arrivare a una discussione aperta, franca, e soprattutto propositiva.
Attendiamo quindi ancora contributi: dai dalèssàns, certamente ma - magari - anche da chi sul Palar ci arriva da fuori e, forse, magari non percepisce nemmeno l'eco di queste problematiche.
Ovviamente lo spazio è sempre aperto anche agli eventuali interventi e ai pareri dell'Amministrazione comunale cui - è il caso di ricordare - spetta la concreta "politica gestionale" del problema. (A&D)


"Cè talento nell'aria...", lunedì l'incontro di chiusura (per la riprogettazione, però).

LUNEDÌ 15 LUGLIO, a Bordano,  sesto e ultimo incontro del progetto "C'è talento nell'aria", promosso dai Comuni di Bordano, Trasaghis e Osoppo con la collaborazione dell'Aracon e del Servizio Sociale dell'A.S.S. n. 3.

ORE 15.30-17.30

BORDANO
Biblioteca Comunale
Via Venzone, 8


15.30
LAVORO
DI GRUPPO
per la progettazione  di una mostra- esposizione itinerante.